sabato 28 gennaio 2012

A tutti i costi

Protesi seno PIP
Foto: salute.pourfemme.it


Generale panico per le protesi al seno PIP, prodotte da un'azienda francese. Protesi con silicone di scarsissima qualità, nocive per la salute. Le donne coinvolte sono circa 5000. Il Tribunale per i diritti del malato ha attivato un indirizzo email per venire in aiuto: protesipip@cittadinanzattiva. Anche su Facebook è nato un gruppo di sostegno alle donne coinvolte. Il Consiglio superiore di Sanità non considera cancerogene le protesi PIP, anche se sono a maggior rischio di rottura. 
La mastoplastica nasce negli anni '50 in Usa, ad oggi ben 10milioni di questi interventi sono stati praticati. Questo non è il primo "allarme rosso".
Nel 1962 fu installato il primo seno nuovo in America, precedentemente sperimentato su una cagnolina...
Nel 1977 un'azienda americana fu citata in giudizio per una rottura delle protesi: dovette risarcire 170mila dollari.
Una delle prime dive ad aumentarsi il seno fu Jane Fonda, nell'82.
Nel 1988 la moda del seno rifatto scoppia anche in Italia.
Nel 1990 un'inchiesta della Cbs imputa al silicone il rischio di cancro e di lupus. Ci vorranno 14 anni per riabilitarlo.
Nel 1994 una class-action americana riscuote 3,2miliardi di dollari a causa di protesi che provocavano malattie auto-immuni.
Nel 2009 scoppia lo scandalo delle protesi PIP, nel 2010 vengono ritirate dal mercato e nel 2011 viene ordinata la loro rimozione gratuita in Francia. 
Nel mondo gli interventi di mastoplastica sono stati circa 1.450.000. In Italia 80mila. Il 70% per motivi estetici.

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E si vede che delle anime non s'interessa nessuno. E si vede che l'insicurezza dilaga. E si vede che è un mondo di illusioni. Una donna bellissima ha più chance di una donna normale, in tutti i campi. La meritocrazia è andata a farsi benedire. Non è che un par di poppe a melone ci faccia donne migliori. Rimaniamo quelle che siamo solo col portafoglio più vuoto. Certo, alcuni uomini ci cascano, attaccati come sono alla vista esterna piuttosto che al nucleo. Meglio sfoggiare una strafiga? Come una macchina di lusso? Beh. Meglio perderli che trovarli. Meglio una notte e via. Sono vuoti come le protesi PIP. Alcune donne credono di essere migliori se sono fisicamente "perfette". Al di là dei gusti, credo a loro manchi qualcosa. E quel "qualcosa" mancherà sempre.
  

2 commenti:

  1. ....povere femministe... dopo anni di lotte si ritrovano davanti una miriade di donne con le 'extra-poppe' .... loro manco depila' si volevano! :o( Scherzi a parte, mi ripeto dicendo che sarebbe bene evitare qualsiasi 'soluzione radicale' laddove non esistano gravi malformazioni naturali o a seguito malattie. Molte volte un bravo psicologo fa' piu' miracoli che non un chirurgo plastico ;o)

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  2. @ ZeN: Le femministe rifiutavano anche il reggiseno...adesso, anche chi è piatta come una tavola da surf, lo porta. E' tutta una questione di sex appeal...mi chiedo perchè si debbano spendere soldi per avere delle "protesi" imbottite... :o/
    Potessi non portarlo, risparmierei dei bei soldini, considerando che un reggiseno mediocre costa almeno 25 euro. :o(
    Nel post è specificato che il 70% delle mastoplastiche viene praticato solo per questioni estetiche, il chè vuol dire che il 30% è praticato per il motivo giusto: per necessità. Uno psicologo costerebbe molto meno di un intervento come questo che, fra l'altro, non dura una vita. Circa ogni 10 anni va ripetuto. I problemi maggiori se li fanno le donne, ma anche gli uomini dovrebbero essere meno superficiali... :o(

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