lunedì 9 gennaio 2012
I nostri animali in condominio
Notoriamente i condomini non sono sempre un'oasi di tranquillità, civiltà, tolleranza e buoni rapporti fra le persone. Se poi ci aggiungiamo la presenza di animali le cose possono anche peggiorare. La parola d'ordine, in ogni caso, è "buonsenso". Chi non ne conosce il significato, vada a vedersi il vocabolario, potrebbe essere una scoperta.
Prima di ospitare un animale in casa (o di un trasferimento) meglio leggersi il regolamento condominiale in possesso dell'amministratore per conoscere regole e limiti riguardanti gli animali domestici. La legge considera gli animali come "beni mobili", purtroppo, e come tali nessuno può vietarvi di tenere in casa un cane, un gatto o un criceto proprio come fosse un'aspirapolvere, un frigo o un pianoforte. Il problema è che gli animali sono esseri viventi, potrebbero sporcare le scale, miagolare o abbaiare per tutto il giorno come, per esempio, una musica stereo ad alto volume la notte o un'aspirapolvere attivo all'alba. In questi casi scattano le contromisure di coloro che si ritengono danneggiati. Il regolamento condominiale quindi non può vietare il possesso di animali, ma ne regola la civile convivenza. Il regolamento contrattuale (quello redatto dall'unanimità dei condomini) può essere più restrittivo, ma i divieti non possono essere generici, devono essere specifici, per esempio può vietare la presenza di cani negli appartamenti in nome della quiete del condominio. Può anche succedere che, se una famiglia porta un cane in casa, e quest'ultimo non dà fastidio a nessuno, il giudice dia torto al condominio. Solo il giudice può allontanare un animale dal condominio, e lo fa solo dopo aver verificato che l'animale dia davvero disturbo o disagio. Se un cane viene portato in ascensore nonostante un divieto specifico, il giudice, viste le prove, probabilmente ribadirà il divieto e farà pagare un risarcimento al proprietario dell'animale.
La regola è che il proprietario sia attento a non arrecare danni a persone o parti comuni condominiali.
L'amministratore non dispone di alcuno strumento di legge per imporre l'ordine, può solo chiedere, anche per iscritto, il rispetto delle regole condominiali. Se non si sblocca la situazione rimane la strada del tribunale, l'azione legale può essere fatta da un signolo condomino o dall'amministratore (a seguito di una specifica delibera condominiale). Il giudice deciderà sul caso, può fissare un'indennizzo o un rimborso in caso di danni causati dall'animale, se dimostrati e quantificati.
Chi malsopporta cani, gatti e ogni altro animale, se ne faccia una ragione, rischia di passare dalla parte del torto se prende con rabbia ogni piccolo accadimento. Se poi minaccia l'animale si becca una denuncia alla polizia.
Per legge i problemi causati dagli animali (rumori, odori, ecc) sono ritenuti illeciti solo quando causano danno a persone con una normale sopportazione, proprio come tutte le altre attività quotidiane svolte dagli stessi condomini.
(Foto: blog.lalocandina.it)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nella maggior parte dei condomini vige la regola della 'disumana' convivenza ..... ed e' a questo punto che tornano utili gli articoli di Legge e i regolamenti interni. Io sono dalla parte degli animali da compagnia, ma i loro padroni, a volte sono maleducatissimi ..... come a volte sono esageratissimi alcuni condomini ...... che magari non vogliono l'animalino nell'ascensore ma tranquillamente lo insudiciano con la nettezza sgocciolante.... :o( .... si' la signora Tolleranza non abita piu' qua' :o(
RispondiElimina@ ZeN: L'abitazione è un pò la "tana" delle persone, tutto quello che disturba è visto come un'invasione di campo. Le zone comuni pure. Le persone che, a priori, detestano gli animali, non li vogliono nemmeno vedere e il fatto di SAPERE che uno di loro coabita nella stessa struttura li indispettisce. Cominciano a campare scuse assurde, come quelle della "sporcizia" che emanano, degli "odori", dei rumori, ecc. Ricordo avevo i cani anziani e Mirò alzò la gamba sullo stipite del portone condominiale. Per non tornare indietro trascinando i cani di nuovo in casa, mi sono ripromessa di pulire al ritorno dalla passeggiatina (15 minuti). Non l'avessi mai fatto! Nonostante fossero le 14, ora notoriamente del pisolino pomeridiano, la vicina anziana mi ha trattata malissimo e ha riferito il fatto a tutti gli altri condomini. Lei, invece, poteva far scorazzare libero il cagnolino della figlia nel giardino condominiale. Non sono mai andata a controllare quanto ci metteva a tirare su le cacchine del suo cagnolino! Come vedi, le discussioni nascono anche fra proprietari di animali, figurati con chi non li sopporta! E' che ognuno vuol fare come gli pare, critica gli altri ma non guarda sè stesso. Si sa. "Solo io faccio bene". :o(
RispondiElimina