domenica 22 gennaio 2012

Fra religione, mito e realtà

Supernova
Foto: lapromenadecult.wordpress.cpm


Molti credono che Gesù sia nato in una stalla o in una grotta, ma non c'è nessun evangelista che ne parla e non appare nemmeno nei Vangeli cattolici. Luca parla di pastori e mangiatoia, ma non di asino e bue. Difatti è una leggenda molto più recente riportata da un testo apocrifo: il Vangelo dello pseido-Matteo, dell'VIII-IX secolo.
Solo Matteo parla dei Re Magi, più diffusamente li citano i Vangeli apocrifi, soprattutto il Vangelo degli Ebrei, del II secolo, che li descrive come indovini dalla pelle scura e dai calzoni alle gambe dando loro i nomi di Melco, Caspare e Fadzarda. Cesario di Arles, nel VI secolo, li definisce Re. Nel VII secolo ebbero i nomi definitivi: Melchior, Gaspare e il nero Balthazar. 
In tutti i presepi, sopra la grotta che ospita la Sacra Famiglia, viene posta la stella cometa che aveva guidato i Magi in quel luogo. Gli astronomi però pongono molti dubbi che in quell'epoca fosse apparsa una stella con quelle caratteristiche. L'ipotesi più accreditata, considerando la nascita di Gesù fra il 7 e il 4 a.C., è che fosse stata una supernova. Negli annali astronomici cinesi è difatti riportata una registrazione di un oggetto brillante che rimase visibile per 70 giorni posto fra le costellazioni dell'Aquila e del Capricorno. 
L'albero di Natale è di origine tedesca. Lo rese simbolo del Natale una duchessa tedesca nel 1611 che lo creò per decorare un angolo di un suo salone. Le decorazioni invece furono usate per la prima volta in Alsazia, a Strasburgo. Gli inglesi lo conobbero nell'800 e poi la moda si diffuse in tutto il mondo. 
 

2 commenti:

  1. Chiamarli 'Misteri della Fede' a questo punto e' fargli un complimento :o( Intorno a tutte le religioni c'e' talmente tanto folklore che se veramente le cose si fossero svolte come raccontano, e noi ci credessimo incondizionatamente, potremmo essere definiti una massa di babbei :o( Io personalmente Credo, ma cerco di non scambiare per 'verita'' tutte le varie dicerie.... forse questi racconti andavano bene nel medioevo per fare 'colpo' su di una massa assai ignorante :o(

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  2. @ ZeN: E' la classica fine delle cose riportate a voce, come i pettegolezzi che, alla fine, stravolgono il fatto realmente accaduto. Poi c'è la fantasia di chi mette tutto nero su bianco e, come se non bastasse, poi c'è l'interpretazione personale degli scritti. Un bel peso ce l'ha anche chi vuole portare acqua al suo mulino...credo che il primo seme dell'intelligenza sia quello di non credere mai ciecamente alle cose. Anch'io Credo. Ma non fa rima con "credulona" ;o)

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