giovedì 13 dicembre 2007

Valutare le conseguenze: i giovani sanno farlo?

673430_winter_wonderland(Idaho, Boise)

Il Ministro dell'Istruzione ha inviato una circolare a tutte le scuole, con il parere favorevole del Garante della Privacy, che informa i ragazzi delle sanzioni a cui vanno incontro con l'utilizzo improprio dei videotelefonini in aula.
Chi diffonde immagini senza il consenso dell'interessato, tramite internet o mms, sappia dunque che rischia grosso: multe salate e provvedimenti disciplinari. Le multe vanno dai 3 ai 18mila euro o nei casi più gravi (se contengono informazioni relative allo stato di salute, alle convinzioni religiose, politiche, sindacali o altri dati sensibili), dai 5 ai 30mila euro e saranno inflitte dal Garante della Privacy.
Alle scuole spettano le sanzioni disciplinari, la direttiva prevede che tali comportamenti "devono essere sanzionati con opportuno rigore e severità nell'ambito dei regolamenti delle singole istituzioni scolastiche. Le scuole hanno anche il potere di inibire o sottoporre a determinate cautele l'utilizzo dei mms, di registrazioni audio e video, di fotografie digitali.
Questa direttiva è solo un seguito al decreto che vietava l'uso dei telefonini nelle aule., divieti contenuti nelle norme che regolano il rispetto della privacy ma anche del codice civile (abuso dell'immagine altrui) e in quello penale (pubblicazioni oscene).
I ragazzi, dice il ministro, devono avere la consapevolezza che dai loro gesti possono derivare azioni che costituiscono una delazione della privacy altrui e che possono provocare danni che poi vanno risarciti.
D'ora in poi chi vorrà scattare a scuola fotografie o girare filmati e poi diffonderli, dovrà prima informare la persona interessata sulle finalità e modalità, oltre che sui suoi diritti e dovrà pure acquisirne il consenso che dovrà essere scritto, salvo il divieto di divulgare i dati sulla salute. Il Movimento Italiano Genitori precisa che le multe "non possono e non devono gravare sui genitori". (?)
Ormai non passa giorno che le pagine dei giornali riportino notizie di immagini scabrose o poco rispettose della dignità altrui, rubate all'interno della comunità scolastica e diffuse on line o tramite mms.
Ne cito qualcuna: La ragazza di Modena di 16 anni che ha perso la vita travolta da un autobus (scena diffusa su internet). Un ragazzo disabile di 17 anni di Torino venne filmato mentre veniva aggredito, deriso e percosso dai suoi compagni (comparso su internet). Video dello studente che puntava una pistola alla testa del professore. Ad Ancona filmati hard di sesso in classe tra due ragazzini (diffusi in internet). A Palermo uno studente di 16 anni ha diffuso via mms le immagini del rapporto sessuale avuto con una compagna di scuola durante una gita. Nel salentino uno studente down di 17 anni è stato costretto a denudarsi e ad esibire le parti intime, ripreso coi cellulari. In provincia di Imperia sei alunni della seconda media giravano filmini hard in casolari abbandonati col videofonino per poi diffondere le riprese sul web.
L'Associazione dei Presidi ha fatto un appello ai genitori:
"Non mettete in mano ai vostri figli questi strumenti"

6 commenti:

  1. nn passa giorno ke la tv nn diffonda d ttt d +...
    ma la consapevolezza delle conseguense nn nasce spontanea, forse è un modo x insegnarla!

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  2. @ Cyrano: Speriamo! Visto che l'esempio dei genitori non serve (e a volte non c'è), dovrebbe essere uno stimolo sia per i genitori, sia per i figli per prendersi la responsabilità dei propri atti. E farli soprattutto cessare, con le buone e le meno buone... :o(

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  3. già!
    Il buon senso mi sembra che ormai sia solo una parola sul vocabolario..
    Non mi piace la "repressione" ma come dice mio figlio a volte è necessaria per chi non è capace di rispettare la libertà altrui perchè non c'è la maturità per capire che non si fa ciò che non vorremmo ci facessero..

    Notte dolce, Tama
    e buon giorno, sperando che sia migliore di quello di ieri..
    se così non fosse un sorriso illumini le ombre che lentamente svanisco per lasciare posto alla luce..
    Un abbraccio grande, grande
    besitos querida

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  4. @ Lughente: Sai, io non la vedo come una repressione. questa parola la uso per indicare la limitazione della libertà di cui si ha diritto. Fare queste cose non è un diritto di espressione ma una violenza. Togliere i videotelefonini ai ragazzi è una limitazione probabilmente esagerata, ma vedrai che non accadrà. Nella scuola devono comportarsi civilmente (pure fuori) e non pensare di poter impunemente angariare i più deboli. E' giusto, per me, che qualcosa cambi. Devono sapere, anche se non hanno la maturità per capire, che se fanno queste cose verranno severamente puniti dalla società. Non vedo altro modo.

    Buon giorno Lughe! Qui la connessione era in sciopero come i camionisti... ;o)
    Solo ora il mio trappolino funziona.
    Ti auguro che oggi il trascorrere del tempo sia sereno.
    Un grande bacio sulla fronte.
    Muchos besos querida.

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  5. "repressione" era riferita al sequestro del telefono ma concordo con ciò che dici. I ragazzi ma e soprattutto gli adulti devono sapere che ogni azione ha una conseguenza per il rispetto di tutti.

    La riflessione che facevamo ieri a cena è sul fatto che si debba imporre una regola rigida, con conseguenze gravi per far usare il buon senso alle persone, piccole e grandi è questo che mi lascia perplessa...

    Buon giorno, qui è tutto ghiacciato ed è uno spettacolo quasi surreale. La luce non è ancora riuscita a bucare la foschia invernale e lo smog e questo rende tutto ancora più particolare..
    Che questa giornata scorra leggera, anche per te, cara amica.
    Un abbraccio grande
    besitos querida
    Lughe
    :-)

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  6. @ Lughente: Sarà che io non temo le regole rigide... ;o)
    Penso che chi non abbia comportamenti e pensieri "a rischio", non debba temere le restrizioni che cercano di prevenire comportamenti incivili. Chi si arrabbia di più, per me, teme di incappare in queste regole "restrittive". Difatti i genitori si rifiutano di rispondere delle azioni nefande dei figli (quelli descritti nel post).
    Una coscienza pulita, raramente viene scalfita da queste cose. I ragazzi possono usare liberamente i loro videofonini, ma lecitamente, senza alimentare la rete e Youtube di volgarità e violenza. Non mi pare una regola rigida...
    Ti racconto una cosa che mi è capitata.
    Alle scuole superiori (mio figlio Andrea aveva circa 17 anni), Andrea stava per essere denunciato da una mamma isterica. Era già stato arrestato per tentato furto con scasso.:o(
    Sai perchè? Aveva fatto un "collage" con il volto di una sua compagna di classe ed il corpo di una procacissima pin up americana. Fatto col pc, intendo.
    Aveva mostrato questo capolavoro in classe e fra gli amici, pure alla ragazza interessata, che aveva riso. Un amico di Andrea gli ha chiesto una copia e lui gliel'aveva fatta. Questo disgraziato ha fatto parecchie fotocopie e le aveva distribuite in giro. La ragazza si è arrabbiata e l'ha detto ai genitori, così mi sono ritrovata la madre in casa che berciava e minacciava. Ascoltato Andrea che negava di aver fatto più di una copia, ho dovuto rivolgermi ad un legale il quale mi ha detto che non è denunciabile il lavoro in sè, ma la DIFFUSIONE dell'immagine. Come vedi, pure molti anni fa, non si poteva diffondere l'immagine di nessuno, pena la querela. Non vedo perchè adesso si possa diffondere addirittura in rete qualsiasi bischerata senza l'assenso dei diretti interessati.

    E' tutto ghiacciato da te? Qui ci sono 6 gradi! Il cielo è sereno e fra poco arriverà il sole! :o)

    Sono molto felice del nostro odierno scambio di opinioni! :o)

    Serena giornata, cara amica!
    Un caldo abbraccio!
    Muchos besos.

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