La Basilica di Santa Chiara o Monastero di Santa Chiara (1310-30, gotica) è tra i più importanti e grandi complessi monastici della città e la più grande basilica gotico-angioina di Napoli, il monastero comprende 4 chiostri monumentali. Gli scavi archeologici nell'area circostante e diverse sale ospitano l'omonimo Museo dell'Opera, nella visita sono compresi il coro delle monache con resti di affreschi di Giotto, un grande refettorio e la sacrestia. Voluta da Roberto d'Angiò e sua moglie Sancia di Maiorca, fu costruita in forme gotiche provenzali, nel Settecento venne ristrutturata in forme barocche ed eseguito il pavimento marmoreo. Durante la II guerra mondiale fu bombardata dagli alleati, un incendio distrusse alcuni interni e causò la perdita di tutti gli affreschi, la ricostruzione del 1944 riportò la basilica all'aspetto trecentesco, la chiesa fu riaperta al pubblico nel 1953. Il Monastero di Santa Chiara ospita anche un'area archeologica d'epoca romana, la biblioteca, diverse sale conventuali e la chiesa delle Clarisse.
Questo magnifico complesso preferisco chiamarlo Monastero anziche' Basilica perche' rende meglio l'idea di cio' che era. Credo che i napoletani piu' veraci siano d'accordo con me ... e poi basta farsi girare in testa qualche antico ritornello per ricordare 'Munasterio 'e Santa Chiara' ;o) Bisogna ammettere che Roberto d'Angiò e Sancia di Maiorca fecero proprio un bel regalo alla citta', scegliendo con gusto lo stile di edificazione e senza lesinare sulle ampiezze e sui decori. Durante la guerra subi' tanti danni e la perdita di molte opere d'arte, nella ricostruzione fortunatamente scelsero di farlo apparire nuovamente nella sua veste trecentesca, senza quindi le modifiche barocche del settecento. Il settecento, diciamolo, 'Abbarocco'' molto, anche troppo! Certo questo stile andava bene per le nuove edificazioni ma non sempre per rimodernare il piu' vecchio. Pensando proprio al Monastero, gia' nato in gotico, alle Clarisse (Ordine fondato da Santa Chiara e San Francesco) che lo gestivano e immaginarlo tutto trine e fronzoli, sinceramente mi fa' un po' orrore. La Basilica e' molto semplice, quasi spoglia la navata centrale, un po' piu' decorate alcune cappelle, antiche e di valore le poche opere presenti. I chiostri sono piu' d'uno ma il piu' bello e' senza dubbio quello delle Clarisse, impreziosito da maioliche tipo azulejos e, nel porticato, da incantevoli affreschi. E' presente anche un museo e un piccolo sito archeologico esterno. Devo ammettere che c'e' veramente tanto bello da vedere che, se si va' a Napoli, il Monastero di Santa Chiara e' una meta imperdibile. Vorrei fare una precisazione che vale per tutti i monasteri e i conventi ... quando li vedo non piu' abitati dai vari ordini, mi rattrista perche' mi sembra che abbiano perso il motore umano portante, l'anima.
RispondiElimina@ ZeN: Difatti per i Napoletani è Monastero ma nei testi appare anche come Basilica, grande architettura di origine trecentesca, le opere che conserva sono notevoli, perlopiù monumenti funebri come la tomba di Maria di Durazzo, la sobrietà degli interni contrasta con i colori vivaci del famosissimo Chiostro delle Clarisse del Settecento, e qui c'è da chiedersi come mai fu voluto un impianto così lontano dal resto della costruzione. Mi vien da pensare che nulla è più azzeccato di quel chiostro per descrivere i Napoletani. :o) Monastero amatissimo e notissimo, è una meta imprescindibile per chi visita Napoli. :o)
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