Meymand (105 abitanti nel 2016), nella contea di Shahr-e Babak, provincia di Kerman, è Patrimonio Unesco, è un villaggio troglodita di caverne risalente a 12.000 anni fa, le case sono scavate a mano nella roccia, alcune abitate.
Meymand e' un villaggio iraniano scavato nella roccia che ha un qualcosa di molto diverso rispetto alle classiche abitazioni similmente realizzate. Innanzi tutto i panorami circostanti, in cui l'elemento molto presente e' il pianoro. Quindi a colpo d'occhio tutto appare molto ordinato perche' all'orizzonte si vede una lineare natura, poi facendo scendere lo sguardo verso i costoni, si notano le varie entrate delle abitazioni, su piu' livelli, cosi' come le cavita' adibite a finestre o a prese d'aria. Alcuni ambienti sono semplicemente scavati, in altri invece sono presenti cumuli di rocce, e muretti a secco, pochissimi i materiali edilizi piu' recenti. Questo villaggio e' talmente antico che viene facile pensare che gli abitanti, nel corso del tempo, abbiano effettuato molte modifiche per adattare meglio gli spazi alle proprie esigenze. Ho notato con piacere che sono dotati di energia elettrica, sicuramente avranno pozzi d'acqua ma temo che i servizi igienici, cosi' come li intendiamo noi, non siano contemplati. Le abitazioni hanno porte in legno e internamente sono discretamente arredate. Questo villaggio e' Unesco, credo anche meta turistica e percio' in qualche modo si saranno organizzati per fornire vitto e alloggio ai villeggianti. Ecco, diciamo che tra tutti i villaggi scavati, Meymand e' una passo avanti. Molto spesso si pensa che chi vive in questi luoghi lo faccia perche' talmente indigente da non potersi permettere un'abitazione classica. Invece, in determinate zone del mondo, soprattutto quelle con il clima sfavorevole, abitare in grotta e' meglio che stare tra il cemento, dentro una capanna o addirittura incuculati in tenda. Meymand e' al centro dell'Iran e credo che di giorno si scoppiera' dal caldo mentre di notte si bubbolera' dal freddo ... quindi, queste abitazioni, con la loro bella temperatura freschettin-stabile, e' quanto di piu' vivibile possono offrire quei luoghi. Vabbe', non ci saranno le fogne, ma un bel secchiettino si'! ;o) Bel villaggio, mi e' piaciuto molto!
@ ZeN: Benedetti i tappeti! Ahahahaha! In questi Paesi il tappeto è anche il pavimento di casa dimostrazione che non sono poi così delicati. Un bel tappeto fatto a mano isola dal pavimento, scalda, è comodo per sedercisi, è colorato e si può sbattere fuori nonchè lavarlo, insomma arreda ed è utile. Pochissimi i mobili, proprio l'indispensabile per non stare sempre per terra, vedo che le stoffe la fanno da padrone. Questo mix estemporaneo riesce a trasformare una buia grotta in una casa gradevole e confortevole. Certo mancano i nostri lussi occidentali come il bagno, la camera, il salotto e il tinellino, ma qui vivono nel futuro! E' quello che sta accadendo, per esempio, con gli affitti nelle grandi città che comprendono monolocali in cantine, sottotetti e garages. Su Milano c'è un famoso film di Pozzetto che lo vede alle prese con una visita a un "monolocale dotato di tutti i comforts". Ahahahaha! A parte questo, Meymand è diversa dalle case della Cappadocia che son scavate sotto il livello stradale per molti piani quindi buie e poco aerate, è diciamo un villaggio che sfrutta la natura presente in loco con un certo successo. Chi ha detto che i Trogloditi erano poco intelligenti? :D
Meymand e' un villaggio iraniano scavato nella roccia che ha un qualcosa di molto diverso rispetto alle classiche abitazioni similmente realizzate. Innanzi tutto i panorami circostanti, in cui l'elemento molto presente e' il pianoro. Quindi a colpo d'occhio tutto appare molto ordinato perche' all'orizzonte si vede una lineare natura, poi facendo scendere lo sguardo verso i costoni, si notano le varie entrate delle abitazioni, su piu' livelli, cosi' come le cavita' adibite a finestre o a prese d'aria. Alcuni ambienti sono semplicemente scavati, in altri invece sono presenti cumuli di rocce, e muretti a secco, pochissimi i materiali edilizi piu' recenti. Questo villaggio e' talmente antico che viene facile pensare che gli abitanti, nel corso del tempo, abbiano effettuato molte modifiche per adattare meglio gli spazi alle proprie esigenze. Ho notato con piacere che sono dotati di energia elettrica, sicuramente avranno pozzi d'acqua ma temo che i servizi igienici, cosi' come li intendiamo noi, non siano contemplati. Le abitazioni hanno porte in legno e internamente sono discretamente arredate. Questo villaggio e' Unesco, credo anche meta turistica e percio' in qualche modo si saranno organizzati per fornire vitto e alloggio ai villeggianti. Ecco, diciamo che tra tutti i villaggi scavati, Meymand e' una passo avanti. Molto spesso si pensa che chi vive in questi luoghi lo faccia perche' talmente indigente da non potersi permettere un'abitazione classica. Invece, in determinate zone del mondo, soprattutto quelle con il clima sfavorevole, abitare in grotta e' meglio che stare tra il cemento, dentro una capanna o addirittura incuculati in tenda. Meymand e' al centro dell'Iran e credo che di giorno si scoppiera' dal caldo mentre di notte si bubbolera' dal freddo ... quindi, queste abitazioni, con la loro bella temperatura freschettin-stabile, e' quanto di piu' vivibile possono offrire quei luoghi. Vabbe', non ci saranno le fogne, ma un bel secchiettino si'! ;o) Bel villaggio, mi e' piaciuto molto!
RispondiElimina@ ZeN: Benedetti i tappeti! Ahahahaha! In questi Paesi il tappeto è anche il pavimento di casa dimostrazione che non sono poi così delicati. Un bel tappeto fatto a mano isola dal pavimento, scalda, è comodo per sedercisi, è colorato e si può sbattere fuori nonchè lavarlo, insomma arreda ed è utile. Pochissimi i mobili, proprio l'indispensabile per non stare sempre per terra, vedo che le stoffe la fanno da padrone. Questo mix estemporaneo riesce a trasformare una buia grotta in una casa gradevole e confortevole. Certo mancano i nostri lussi occidentali come il bagno, la camera, il salotto e il tinellino, ma qui vivono nel futuro! E' quello che sta accadendo, per esempio, con gli affitti nelle grandi città che comprendono monolocali in cantine, sottotetti e garages. Su Milano c'è un famoso film di Pozzetto che lo vede alle prese con una visita a un "monolocale dotato di tutti i comforts". Ahahahaha! A parte questo, Meymand è diversa dalle case della Cappadocia che son scavate sotto il livello stradale per molti piani quindi buie e poco aerate, è diciamo un villaggio che sfrutta la natura presente in loco con un certo successo. Chi ha detto che i Trogloditi erano poco intelligenti? :D
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