Le carte Napoletane sono in stile spagnolo tra le più diffuse in Italia, la loro struttura è quella siviliana del XVI secolo. Il mascherone centrale del 3 di bastoni è detto "Gatto Mammone" per i suoi baffi.
Le carte Piacentine sono in stile spagnolo.
La carte Piemontesi sono a semi francesi con figure in stile franco-belga.
Le carte Romagnole sono in stile spagnolo, a metà strada tra le carte napoletane e le piacentine.
Le carte Salisburghesi sono dell'Alto Adige, le uniche a semi tedeschi (cuori, sonagli, foglie e ghiande), possono avere 36 carte (in Oltralpe) o 40 (in Italia), sono prive di assi, 3 e 4, hanno tre tipiche figure tedesche: fante minore (Unter), fante maggiore (Ober) e re (Konig), la matta si chiama Well, è il 6 di sonagli.
Le carte Sarde hanno forti rapporti culturali fra Spagna e Sardegna e figure intere.
Le carte Siciliane sono simili alle spagnole, a figure intere. Nei primi mazzi il cavallo di bastoni o di spade raffigurava Garibaldi e uno dei re aveva le sembianze di Vittorio Emanuele II.
Le carte Toscane sono a seme francese e a figura intera, le Fiorentine sono le carte da gioco più grandi d'Italia, il fante è chiamato "gobbo", il re "regio", i quadri "mattoni o denari".
Le carte di oggi che conosco di piu' e con le quali usualmente mi capita di giocare sono le Piacentine, tipiche della mia Regione. Graficamente mi appiono tra le piu' belle ... forse perche' e' proprio cosi o forse perche' mi sono familiari, quindi questo mio giudizio non e' proprio da prendere seriamente ;o) Oltre alle Piacentine mi e' capitato di giocare sia con le Napoletane che con le Toscane, preferendo le prime alle seconde poiche' in determinati giochi mi viene piu' naturale riferimi ai semi spagnoli anziche' a quelli francesi. Tra i mazzi che invece non conoscevo, hanno attirato la mia attenzione quello Sardo e quello Salisburghese. Le carte Sarde, che non sapevo essere usate normalmente in Spagna, sono veramente molto belle e anche di facile utilizzo per chi normalmente gioca con le Napoletane o con le Piacentine. Le carte Salisburghesi, con i loro semi tedeschi e con la mancanza di assi, 3 e 4, credo che possano mettere abbastanza in difficolta' chi normalmente usa altre carte italiane. A parte cio', mi sono piaciute graficamente poiche' corredate sempre di piccole scenette antico-bucoliche o comunque ottocentesche. Diciamo quindi che preferisco osservarle anziche' pernsarci di giocare. Quelle che invece mi sono piaciute di meno sono le Piemontesi poiche', se non si e' abituati a usarle, sono di difficile riconoscimento. Potrebbe quindi accadere di esser costretti a contare spessissimo il numero dei semi raffigurati dato che, le carte 'svestite', ovvero le 'non figure', addirittura sono 10 e anche molto simili tra loro. :o(
RispondiElimina@ ZeN: Le salisburghesi son carte completamente diverse da quelle spagnole e francesi, hanno semi diversi e sicuramente i giochi sono in tema. Fra i mazzi odierni, graficamente parlando, mi intrigano le sarde perchè le figure paiono "in movimento" invece che impalate lì, chiaramente anche le salisburghesi sono molto interessanti da questo punto di vista. Non mi pronuncio sulla praticità di gioco ... ;o)
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