mercoledì 28 febbraio 2024

Strade panoramiche pericolose: Strada Statale 38 dello Stelvio, Italia

 

Passo dello Stelvio





foto da wikipedia.org









La Strada Statale 38 dello Stelvio è lunga 224,290 km, collega la Valtellina con la Val Venosta (Lombardia e Trentino Alto Adige) attraverso il Passo dello Stelvio (Altezza 2.758 mt sul mare), prosegue in Val d'Adige e raggiunge Bolzano. La parte iniziale che attraversa la Valtellina risale al 1809-10, tocca Morbegno, Sondrio e Tirano, entra nell'Alto Adige attraverso il Passo dello Stelvio che è il più alto valico europeo asfaltato e ridiscende in Val Venosta attraverso gli abitati di Trafoi, Prato allo Stelvio, Lasa, Silandro e Merano. 











Tutte le foto riguardano il Passo dello Stelvio

La strada fu progettata e costruita all'inizio dell'Ottocento per ordine dell'Impero d'Austria, per valicare il Passo dello Stelvio furono realizzati 34 tornanti in Valtellina per superare 1530 mt di dislivello, sul versante altoatesino i 1870 mt di dislivello furono superati con 48 tornanti, la pendenza media è del 9% con punte dell'11% studiata per consentire il passaggio ai carri trainati da cavalli. Fino al 1859 la strada fu mantenuta in perfetta efficienza e aperta anche d'inverno, lungo il percorso si trovavano 8 cantoniere per il ricovero dei viaggiatori e il cambio dei cavalli delle diligenze. In inverno il trasporto era garantito solo con slitte trainate da cavalli. Negli anni Ottanta furono effettuati importanti lavori per realizzare una variante con caratteristiche di superstrada o di extraurbana o di strada a scorrimento veloce riservata ai veicoli a motore.

Ho percorso in auto questa strada molti anni fa ma la ricordo benissimo, rivedendo le foto capisco il perchè. A parte la paura (viste curve a gomito, salite, traffico e mezzi pesanti) ho ben vivido il ricordo che eravamo in salita dietro un grosso camion carico di grandi tronchi d'albero e ci chiedevamo come fossero legati ... credo che la mia matrigna, visti gli occhi sbarrati dal terrore di venir sepolta dai tronchi, sia invecchiata di 10 anni. 😁


2 commenti:

  1. Dopo aver visto la Carrettera de la Muerte, in Bolivia, tutte le altre strade mi appaiono migliori e piu' sicure ... almeno si arriva a destinazione :oD Detestando guidare sul 'dritto', quando vedo curve e tornanti mi sento molto piu' a mio agio che in autostrada o superstrada. L'unica pecca potrebbero essere per me le panoramiche altezze spoglie di quella natura a bordo strada che attenua le vertigini, pero' la Statale 38 non ha le carreggiate cosi' strette, non scende a picco e soprattutto ha sempre muretti e guard rail ... che sollievo! Ai suoi tempi credo fosse un'opera utilissima oltre che faraonica visto che permetteva un cammino sicuro e continuo, mentre oggi, oltre a queste caratteristiche, si guardano molto i tempi di percorrenza e la comodita' di guida. Sorrido al pensiero di come sia facile riconoscere il 'locale' dal turista, il primo andra' abbestia qualsiasi mezzo abbia, il secondo procedera' comunque a lumachina. Gli scenari estivi, immersi nell'immacolatura natura del Parco, li immagino meravigliosi, d'inverno ho capito che non e' transitabile ma in ogni caso sarebbe stato comunque meglio un percorso alternativo o addirittura il treno ;o) Concordo con il fatto che andrebbe percorsa almeno una volta nella vita, non dico cosi' lentamente tanto da rischiar di essere scalzati e buttati di sotto, ma magari sostando laddove possibile e visitando i limitrofi paesini. Me piase, si'!

    RispondiElimina
  2. @ ZeN: Panoramicissima, questa strada intorcinata è l'unica del genere in Italia, ricordo la nostra fermata al Passo dello Stelvio, dove si ferman tutti per ristorarsi, c'era un'aria finissima ed era preso d'assalto da tutti i viaggiatori come il percorso stradale, una lunghissima fila di auto, moto e camion che, ordinati, formavano un serpentone. L'auto era sempre in salita ... :D

    RispondiElimina