domenica 25 febbraio 2024

Regno dell'Arabia Saudita

 







foto da wikipedia.org



Diriyah (43.000 abitanti) è la sede originale della dinastia saudita, è stata capitale dal 1744 al 1818. Il distretto di al-Turayf è stato inserito nella lista dei Patrimoni Unesco, la cittadella risale al XV secolo.


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Masjid an-Nabawi o Moschea del Profeta





Moschea di Quba,
in periferia,
è la più antica del mondo.
La prima pietra fu posta dal Profeta Maometto
e fu completata dai suoi compagni.
La vecchia moschea è stata demolita,
l'odierna risale al XX secolo


Moschea al-Qiblatayn,
tra le moschee più antiche,
recentemente ristrutturata


Taibah University

Medina (1.400.000 abitanti) è chiamata "La città illuminatissima", sorge in un'oasi ed è nota fin dai tempi più antichi. L'ingresso in città è permesso ai non musulmani ma è interdetto nelle moschee e nei luoghi di culto.




2 commenti:

  1. Di questo Paese tante cose le comprendo benissimo ma altre, molto ma molto meno. Ad esempio, capisco la grande maniacalita' con cui viene conservata Diryad, sede originale della dinastia saudita, ex capitale del regno, primo semino che diede vita alla moderna Ryad, ieri piccolo e isolato villaggetto oggi quartiere storico, ma periferico, della metropoli. Edificata e urbanizzata secondo antichi metodi e in stile tradizionale, e' splendidamente mantenuta e visitabile. Puo' essere definita come un grandissimo museo a cielo aperto ed e' sotto tutela Unesco. Quello che invece comprendo poco e' il perche' siano state rase al suolo (e non solo restaurate) le antiche Moschee per riedificarle in stile moderno. Certo, sono molto belle, ricche di ornamenti e decorate in quello che quasi definirei un barocco-arabo ... soprattutto in colori bianco e oro. A queste architetture, che comunque seguono i tipici schemi religiosi, e' stata aggiunta una superba tecnologia. Mi sono rimasti impressi, ad esempio, gli ombrelloni-lampioni in stilizzata forma di palma che all'occorrenza si aprono per ombreggiare o si accendono per illuminare, cosi' come i soffitti creati in pannelli semoventi che, scorrendo, arieggiano gli interni. Tutto questo va' benissimo perche' se ci sono le possibilita' e' giusto stare comodi, pero' ... perche' completamente privarsi di un antico edificio e quindi della propria storia? ... lo spazio c'era, perche' non edificare il 'nuovo' un po' piu' in la'? :o(

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  2. @ ZeN: Credo che gli Stati divenuti velocemente molto ricchi come questo diano molta più importanza alla tecnologia che alla tradizione. Le antiche moschee accolgono molti più fedeli e vanno allargate e già che ci siamo dotiamole del comfort inesistente in quelle "vecchie"... è anche una questione di principio: che pensa il mondo di una grande moschea ferma "all'età della pietra" in uno Stato così sfarzosamente ricco? Un cazzotto in un occhio ... Credo che "pregare sudando" non sia in cima ai loro pensieri ... O.O
    L'Arabia Saudita e i suoi stati "gemelli" vanno sempre avanti e anche se questo comporta demolire completamente gli antichi edifici sacri il loro cammino avanza inesorabile. Rimane Diriyah a memoria delle origini, quel posto limitato Patrimonio Unesco che ha dato vita a questa rincorsa perenne ai primati tecnologici per propria soddisfazione personale e per far vedere al mondo "dove sono arrivati", con tanto di luci al led ed effetti spettacolari. Il punto è il concetto di "arrivo", per loro è questo, per altri potrebbe essere tutt'altra cosa. :o)


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