venerdì 16 febbraio 2024

Le strade più pericolose del mondo: Via degli Yungas o Camino de los Yungas o Carrettera de la Muerte, Bolivia

 







foto da wikipedia.org





















La Via degli Yungas è probabilmente la strada più pericolosa del mondo, è una via della Bolivia lunga 56 km che collega La Paz a Coroico ritenuta a livello mondiale una delle più pericolose. Ha un dislivello totale di oltre 3.000 mt e un fondo stradale sterrato e stretto totalmente sprovvisto di parapetti e protezioni. Ogni anno ci muoiono tra i 200 e i 300 uomini a causa soprattutto delle uscite di strada o dal cedimento del terreno. Molte croci lungo il percorso ricordano le vittime, nel 1983 oltre 100 persone morirono per un singolo incidente stradale, il più tragico della storia della Bolivia. La strada è diventata un'attrazione turistica per i cicloturisti. Fu costruita negli anni Trenta dai Paraguaiani fatti prigionieri durante la guerra tra Bolivia e Paraguay per il controllo del settentrione del Gran Chaco del Sud America, ritenuto ricco di petrolio, rendendo un collegamento tra la capitale e l'Amazzonia boliviana. Dal 1990 è obbligatorio guidare sulla strada, contrariamente alle altre del Paese, tenendo la sinistra per facilitare gli autisti al controllo del bordo del dirupo. Dal 2006 è aperto al traffico un tracciato alternativo.


2 commenti:

  1. E' una strada che ha piu' di un nome, pero' quello piu' indicato mi pare proprio sia 'Carrettera de la muerte' ;o) Puo' sembrare assurdo che le persone rischiavano la vita per percorrerla ma e' bene ricordare che al tempo (non so' adesso) la Bolivia era uno dei Paesi piu' poveri del Sudamerica e il fatto stesso di avere una strada per agevolare spostamenti e commerci, pur sempre rappresentava una grande benedizione. La Paz e' la capitale piu' alta del mondo e le Ande lo son ancor di piu', quindi transitare su quella stradina strettissima e sterrata, spesso resa polverosa o scivolosa a seconda dell'altezza, del clima e della stagione, significava affrontare un viaggio lungo e pericolosissimo sebbene parliamo solo di una sessantina di chilometri. Tante erano le possibilita' di 'volare' di sotto con tutto il proprio mezzo, e anche se questo significave morire di certo, la generale miseria spesso non lasciava altra scelta. La Carrettera de la Muerte e' andata fuori uso un paio di decenni fa' e il collegamento Coreco-La Paz e' oggi coperto da una moderna e asfaltata strada, indubbiamente piu' sicura e agevole, anche se la reale percorrenza in chilometri si e' raddoppiata. Con la 'dismissione' pero' nulla e' andato veramente perduto perche' la Carrettera si e' trasformata in un'estremo percorso per ciclisti esperti. Anche i contesti faunistici sono migliorati perche' in questa nuova assenza di inquinamento da gas di scarico, polveri alzate e rumori, le specie animali si sono riappropriate dei loro ambienti. Sinceramente non ci andrei ne' in auto, ne' in bici ... ma neanche a piedi! :oD

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  2. @ ZeN: Ahahahaha! Immaginavo ... ;o)
    Questa strada, oggi superata da quella nuova, all'epoca era una benedizione in tutti i sensi, positivi e negativi, per avere un collegamento necessario ma anche per raccomandarsi a Dio di uscirne vivi. Una situazione del genere, con doppio senso di circolazione, era per nervi d'acciaio e per chi era così disperato che per portare il pane a casa era disposto anche a rimetterci la vita. Invece di contenimenti alle frane e alle cadute dei mezzi qui il percorso è costellato da croci a monito di chi sa già che è in grande pericolo. Oggi è una nota attrazione turistica credo perchè probabilmente i grossi mezzi frequentino la nuova strada ma non credo sia così "paradisiaca", nemmeno adesso. :o/

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