(1284-1333, di Arnolfo di Cambio. Parte delle mura della città)
Villino del 1870
oggi Caserma Cesare De Laugler
(1382, dal 1850 le antiche testimonianze furono perse)
(1911-35),
raro esempio di edilizia bibliotecaria in stile eclettico
con qualche accenno Liberty
Del tardo Ottocento il Lungarno della Zecca Vecchia, oggi la zona, pur avendo molti alberghi, è percepita come area di parcheggio e di transito per i turisti che si recano al centro storico.
Lungarno della Zecca Vecchia capisco che viene percepito come posteggio e luogo di passaggio per i turisti che si recano in centro, come se tutto questo fosse quasi un demerito ... ma questa sua particolare funzione la reputo importantissima per una Firenze storica fatta soprattutto di vicoli stretti e di zone pedonali. In questo caso 'la comodita'' ha regalato una seconda opportunita' a livello di importanza a questo spaccato cittadino che altrimenti non sarebbe poi cosi' piacevole da visitare. A parte la bellissima Torre della Zecca e l'arretrata facciata della Biblioteca Nazionale, il maggior spazio e' occupato da una Caserma e da altri palazzi dalle simili facciate ottocentesche. Insomma, per farla breve, senza particolari bellezze artistiche, senza negozi e botteghe artigiane, se non avesse avuto la fortuna di essere un po' piu' ampio e quindi adatto a ospitare un parcheggio, ho il sentore che sarebbe solo una landa un po' desolata, transitato solo di passaggio o da persone il cui punto d'arrivo era proprio in questa zona.
RispondiElimina@ ZeN: Ci stiamo allontanando dal centro storico, il lungarno si allarga e permette, appunto, l'arrivo e il parcheggio di auto e bus. Gli stabili per lo più sono coevi alla realizzazione degli argini ottocenteschi per limitare le esondazioni dell'Arno, sono molto simili fra loro ed è un luogo strategico per prenotare un albergo, di facile accesso e vicinissimo al centro senza subirne le limitazioni. Spicca la caserma Cesare De Laugler (ex convento di San Girolamo), che ha perso tutte le componenti artistiche originali, e la Biblioteca Nazionale, quella che dopo l'alluvione del 1966 divenne famosa per gli Angeli del fango che recuperarono moltissimi antichi e preziosi volumi immersi nella mota. L'assetto urbanistico quindi è Otto-Novecentesco, fuori dagli stretti vicoli medievali con botteghe, ristoranti, oreficerie, fast food, osterie, paninerie, e chi più ne ha ne metta. :o)
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