Il fiume Arno (241 km, nasce dal Monte Falterona a 1358 mt sul mare e sfocia nel Mar Ligure) percorre solo la Toscana attraversando le provnce di Arezzo, Firenze, Prato e Pisa, la sua sorgente di Capo D'Arno si trova nell'Appennino Tosco-Romagnolo. Con l'indiscriminato prelievo delle sue acque per uso agricolo e industriale presenta magre quasi totali lungo tutto il corso, per contro in autunno è soggetto a piene assai violente e impetuose talvolta recanti alluvioni, l'ultima nel 1966. Per limitare i danni e far defluire velocemente le piene il suo corso è stato progressivamente rettificato e arginato tagliando pericolose anse che rallentavano il suo corso regolare, specie nel Pisano.
La sua sorgente si trova nel Comune di Pratovecchio (Arezzo), dopo San Giovanni Valdarno entra in provincia di Firenze uscendone presso San Miniato e da qui nella provincia di Pisa, fino alla foce. Attraversa, fra le altre, Firenze, Empoli, Fucecchio, Santa Croce sull'Arno, Pontedera, Cascina e Pisa. Il corso dell'Arno attraversa il Casentino, la piana di Arezzo, il Valdarno superiore, medio e inferiore e la piana di Pisa, fino a Bocca d'Arno.
Con la II guerra mondiale quasi tutti i ponti sul fiume furono distrutti, tre soli furono risparmiati: il Ponte Vecchio a Firenze, il Ponte di Buriano (Arezzo) e il Ponte Bruschetto (Comuni di Figline e Incisa Valdarno). Il Ponte Vecchio non fu risparmiato dai nazisti, furono due orafi fiorentini che, tuffandosi da esso, riuscirono a sganciare le mine posizionate sui pilastri del ponte e a salvarlo.
L'Arno è stata un'importante via di trasporto fluviale fino alla costruzione, nel XIX secolo, della ferrovia Firenze-Livorno, nel periodo estivo il suo carattere torrentizio non garantiva una portata idrica in grado di far raggiungere Firenze ai pur piccoli navicelli perciò le merci proseguivano per via terrestre. Uno dei trasporti più importanti tra il XVI e il XIX secolo era quello del "ferraccio", cioè la ghisa dell'Isola d'Elba ottenuta negli altiforni di Follonica, Cecina, Valpiana, Accesa e Campiglia. Il ferraccio veniva imbarcato a Livorno o Pisa e dopo vari trasbordi proseguiva con barrocci presso Pistoia e le sue montagne.
E cosi', senza ombra di dubbio, abbiamo appreso che l'Arno e' toscano DOCP, nasce in Toscana, scorre in Toscana e termina il suo percorso sulle coste Toscane! Altro che vino, e' l'acqua il vero liquido caratteristico! (termino qua altrimenti gli estimatori del buon vino mi scorticano viva) Dall'animo un po' irruento e un po' burlone, difatti se vuole puo' essere in secca o in piena, le sue acque hanno agevolato tantissime attivita' umane ma, un po' come accaduto al Tevere, oggi, laddove possibile, e' di sostegno quasi esclusivamente per l'agricoltura. Dighe, vasche di espansione, correzione di anse e barriere varie, disseminate in punti strategici, ne regolano la portata al fine di evitare i grandi disastri ma, nel contempo, hanno fatto sparire la totale navigazione, costringendo le varie imbarcazioni a fare solo avanti e indietro sempre nei medesimi tratti. Pur attraversando tante localita' e citta' importanti, il suo nome e' quasi indissolubilmente legato a Firenze e alla sua storia. Molto ignorantemente affermiamo sempre: a Firenze c'e' l'Arno, a Roma c'e' il Tevere, a Milano il Po ... e via dicendo, come se questi corsi d'acqua fossero secondari rispetto agli agglomerati umani. E' bene invece rendersi conto, proprio al fine di rispettarli meglio, che invece i fiumi esistevano gia' prima ed e' stato l'uomo, sempre bisognoso della natura, a far sorgere le proprie citta' sulle loro sponde ;o) Molto bello Ponte Vecchio e tutti gli altri ponti un po' piu' datati che sono riusciti a sopravvivere ad ogni guerra e ad ogni avversita'!
RispondiElimina@ ZeN: Molto raramente si parla dell'Arno, un fiume che si "traveste" da torrente ma che dal Fiorentino in poi diventa una via d'acqua importante. Agricoltura, fabbriche e fabbrichette si impossessano delle sue acque che, per quanto alimentate dai suoi affluenti, hanno portate molto diverse a seconda delle stagioni. Molte "deviazioni" e opere di contenimento sono state fatte nei secoli per evitare intemperanze del mariuolo ma ogni tanto esagera lo stesso ... :o/
RispondiEliminaLe città più grandi che attraversa sono Firenze e Pisa, che hanno i loro Lungarni, per il resto bagna numerose cittadine e borghi specie nel tratto Aretino. Diciamo che lo vedo come un fiume "inquieto" dall'anima profondamente ribelle. :o)