venerdì 19 maggio 2023

Le strade di Roma Antica, Via Salaria

 




In rosso Via Salaria,
in blu Via Flaminia,
in rosa Via Tiburtina Valeria
foto da wikipedia.org


L'Obeliso del Pincio,
Roma,
Via Salaria Vetus


Porta Pinciana,
Roma (iniziata nel 403, nelle Mura Aureliane),
Via Salaria Vetus

Per il trasporto merci nell'Antica Roma era utilizzato il carro con ruote in legno, per quello di persone esistevano vari tipi di calessi e carrozze, anche in affitto.


Torricella in Sabina
(Rieti)


Giulianova Lido
(Teramo)


Rieti

Per le lunghe percorrenze si usava una carrozza a quattro ruote con alte sponde e alcuni sedili, portava quattro persone con i loro bagagli e veniva tirata da una muta di buoi, muli o cavalli e poteva essere coperta con un telo in caso di cattivo tempo.


Cittaducale
(Rieti)


Borgo Velino
(Rieti)


Valle del Tronto
(Marche, Lazio e Abruzzo)


Pescara del Tronto
(Ascoli Piceno)
macerie dell'abitato lungo la Vecchia Salaria,
terremoto del 2016-17

La carruca, più recente, portava fino a 6 persone, era coperta da un tendone e ne esisteva una versione attrezzata per consentire ai passeggeri di dormire durante il viaggio.


Quintodecimo
(Ascoli Piceno)


Ascoli Piceno,
Piazza del Popolo


Martinsicuro
(Teramo)
Torre Carlo V

La Via Salaria (Lazio, Abruzzo e Marche, lunga meno di 200 km) inizia da Roma Porta Salaria e Porta Pinciana e finisce a San Benedetto del Tronto. Fu tracciata dagli antichi Sabini nel II millennio a.C. per il trasporto del sale e fu poi migliorata dai Romani. In Roma passava dal Pincio e dai Parioli per proseguire a Settebagni, Giulianova (Teramo), le gole del Velino, Ascoli Piceno e Martinsicuro.


2 commenti:

  1. La Via Salaria e' una di quelle tante consolari che conosco di meno, sia nel tratto cittadino che extraurbano. Di importanza vitale per il trasporto di merci e persone, tra la Capitale e le coste del Medio Adriatico, sin dai tempi dei Romani, soltanto negli ultimi cinquant'anni ha veramente perso importanza poiche' sostituita da altre superstrade, bretelle e autostrade che effettivamente pero' non ne hanno ricalcato il tracciato. Degli interminabili viaggi sulla Salaria ne ho ascoltati molti da persone con radici reatine, abruzzeri o marchigiane. Il loro tornare in visita alle famiglie d'origine percorrendo tratti stretti, in salita, in discesa, su fondi innevati e attraversando ogni piccolo villaggetto era quasi un incubo perche' scavalcare gli Appennini cosi' non era assolutamente facile oltre che costare tantissimo tempo. I tanti tipi di carri dei Romani che ho letto nel post, mi hanno fatto pensare che dopotutto questo tipo di mezzo di trasporto, dissimile solo per forme, e' stato usato per migliaia di anni ... fino ai nostri bisnonni ;o)

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  2. @ ZeN: La Via Salaria all'epoca dovrebbe essere stata la "Via dell'Oro" tant'era importante il sale. Col sale si pagavano i soldati, per esempio, è da questo che deriva il nome "salario" quindi il suo valore era molto alto, come l'oro. Questa via utilissima e indispensabile però attraversava difatti terre montane impegnative per poter approdare sull'Adriatico e i viaggi non erano certo rilassanti ... :o/
    Gli Antichi Romani, non sapevo, avevano creato persino gli "autobus", carri che portavano più persone insieme ai loro bagagli. Mi è sorto un pensiero sui loro fondoschiena ... niente pneumatici, niente ammortizzatori, strade a pietroni ... io sarei morta già alla fermata. Ahahahaha! :D

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