Il centro storico di Djennè (33.000 abitanti) è Patrimonio Unesco, è una città di grande interesse storico e commerciale famosa per le sue architetture in mattoni di fango fra cui una notevole Grande Moschea ricostruita nel 1907.
La Grande Moschea è in architettura del Sahel, il primo edificio risale al 1240, la moschea fu più volte demolita e ricostruita. L'edificio è costruito con una sovrapposizione di palle di terra cruda bagnata che funziona sia come mattone che come legante, la moschea, per evitare danni dalle acque piovane o dalle inondazioni annuali, è su una piattaforma sopraelevata.
La manutenzione della moschea è frutto del lavoro di tutta la comunità, è necessaria per la fragilità del materiale che subisce una forte erosione per la pioggia, il sole e i cambi di temperatura che provocano spaccature. La città fu fondata nel 300 dai Bozo (popolo africano), divenne importante come mercato e base per i commerci transahariani rivaleggiando con Timbuctù. Fu una città-Stato protetta dalle sue mura e dal delta del Niger. Quando il fiume Bani alla fine della stagione delle piogge cresce Djennè diventa un'isola.
Le architetture in mattoni di fango di Djennè sono un qualcosa di veramente molto bello e particolarissimo da ammirare. Tutto il resto, compresa la situazione umana, non e' che sia una meraviglia :o( L'edificio piu' appariscente, e indubbiamente piu' prezioso, e' la Grande Moschea. Osservandola, la prima cosa che mi e' venuta in mente sono state le opere di Gaudi' ... sara' forse per le gugliette a cono, sara' per la generale fantasia impiegata nell'edificarla ma se un qualcosa di simile fosse stato rifatto in Spagna, immagino che avrebbe potuto avere solo che la sua firma. I mattoni di fango sono una grande soluzione in tutte quelle zone, con un determinato clima, in cui sono carenti altri materiali edilizi. Questa pratica e' tra le piu' antiche ma, se con poco si tira su' un qualcosa, quel qualcosa e' talmente delicato da aver bisogno di una manutenzione quasi costante. A Djennè apprendo che tutta la comunita' si occupa di conservare in ottima salute la Grande Moschea e questo, oltre che far bene all'edificio stesso, presuppongo che consolidi soprattutto i rapporti sociali. Quando il fiume trasforma la citta' in un'isolotto fara' certamente i suoi danni ma, pensando a quanta sete ha questa terra, i benefici che dona saranno sicuramente superiori.
RispondiElimina@ ZeN: Bellissima città, Djennè è il "summit" dell'adobe versione Mali, la città vecchia è un unicus con la Grande Moschea finemente decorata, vi convivono uomini e animali a stretto contatto, per noi quasi una versione bucolica della vita. La Grande Moschea è un edificio essenziale ed elegante, molto decorata considerando il materiale usato, una specie di Duomo di Milano con guglie e gugliette e pareti esterne molto movimentate frutto della tradizione e della fantasia di questo popolo. :o)
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