L'Isola di Falster (514 Kmq, 42.000 abitanti) è rinomata per le sue marine e le spiagge, molto popolari i numerosi borghi medievali e un museo all'aperto che ricostruisce la vita in Danimarca nel tardo XIV secolo.
Gli scenari dell'isola danese di Falster sono incantevoli tanto da sembrare quasi surreali. Oltre che catapultarci indietro nel tempo, cio' che veramente risulta interessente e' vedere una realta' profondamente antico-rurale a due passi dal mare. L'acqua, pur essendo la grande protagonista di ogni isola, qua appare vissuta pochissimo, quasi tralasciata, e lei, freddissima e relativamente immobile, si mostra come una cornice panoramica laddove ci si aspetterebbe di vedere montagne e colline. Gli edifici sono architettonicamente molto semplici e bassi ed e' piu' facile imbattersi in case sparse anziche' in cittadine ... cittadine che qua, nel loro massimo, hanno ampiezze e caseggiati da simil-paesoni. Forse alla fin fine e' proprio questa generale modestia che, unita ad una natura pressoche' incontaminata, regala a tutta Falster delle atmosfere quasi magiche. Le innumerevoli chiesette sono delle chicchine, si' ;o)
@ ZeN: Questa è la dimostrazione reale che si vive meglio senza tanti fronzoli. E' tutta una questione di sentirsi liberi, essere liberi e non schiavi sempre del caos del traffico, delle piazze, dei locali, delle stazioni gremite del treno e dell'autobus, ecc. Qui siamo "dall'altra parte del mondo" scevri dall'alienazione di molte città. In effetti "star troppo a gomito" l'uno sull'altro non è naturale per la nostra specie, la socialità dovrebbe essere una scelta, non un'imposizione. A parte i mie pensieri, è chiaro che sull'isola Falster gli spazi liberi sono molto ampi anche se il clima non è quello di Sorrento. Ahahahaha!
Gli scenari dell'isola danese di Falster sono incantevoli tanto da sembrare quasi surreali. Oltre che catapultarci indietro nel tempo, cio' che veramente risulta interessente e' vedere una realta' profondamente antico-rurale a due passi dal mare. L'acqua, pur essendo la grande protagonista di ogni isola, qua appare vissuta pochissimo, quasi tralasciata, e lei, freddissima e relativamente immobile, si mostra come una cornice panoramica laddove ci si aspetterebbe di vedere montagne e colline. Gli edifici sono architettonicamente molto semplici e bassi ed e' piu' facile imbattersi in case sparse anziche' in cittadine ... cittadine che qua, nel loro massimo, hanno ampiezze e caseggiati da simil-paesoni. Forse alla fin fine e' proprio questa generale modestia che, unita ad una natura pressoche' incontaminata, regala a tutta Falster delle atmosfere quasi magiche. Le innumerevoli chiesette sono delle chicchine, si' ;o)
RispondiElimina@ ZeN: Questa è la dimostrazione reale che si vive meglio senza tanti fronzoli. E' tutta una questione di sentirsi liberi, essere liberi e non schiavi sempre del caos del traffico, delle piazze, dei locali, delle stazioni gremite del treno e dell'autobus, ecc. Qui siamo "dall'altra parte del mondo" scevri dall'alienazione di molte città. In effetti "star troppo a gomito" l'uno sull'altro non è naturale per la nostra specie, la socialità dovrebbe essere una scelta, non un'imposizione. A parte i mie pensieri, è chiaro che sull'isola Falster gli spazi liberi sono molto ampi anche se il clima non è quello di Sorrento. Ahahahaha!
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