El Jadida (195.000 abitanti) è Patrimonio Unesco come "città fortificata portoghese di Mazagan", i Portoghesi la conquistarono nel 1562 e la tennero fino al 1769.
Chiesa dell'Assunzione
in stile manuelino o tardo gotico portoghese
Fortezza
La città fortificata portoghese di Mazagan è un eccezionale esempio di interscambio culturale tra la cultura europea e quella marocchina.
Medina, strada
Cisterna portoghese, 1514
Storicamente era sede di una cospicua comunità ebraica (3800 unità) che negli anni 1950-60 emigrò in massa verso Israele e Francia, incoraggiata da agenti sionisti e poi dal mossad.
Quando vedo post come quello di oggi mi rallegro perche' penso che il semino del 'bello e del particolare' possa germogliare ovunque. I portoghesi, al pari delle piu' grandi nazioni colonialiste, hanno avuto le loro 'occasioni' e le hanno fatte fruttare. Incuculati nelle coste marocchine hanno, per un paio di cento anni, abitato e trasformato la citta' di Mazagan fino a farla diventare una perfetta (secondo i loro schemi) citta' marittima murata con tanto di castello e di porto. Particolarmente interessante e' lo stile usato che, utilizzando materiali e colori locali, riesce a riassumere sia le forme semplici e lineari marocchine che i guizzi ornamentali e razionali tipicamente portoghesi. All'occhio, questo intreccio di modi di fare, regala una visione architettonica che nel contempo e' essenziale ma anche elegante. Mi e' piaciuto transitare virtualmente tra le sue strade, mediamente ampie, ben strutturate e lastricate, e osservare come i colonizzatori si erano riprodotti un loro piccolo mondo. Un mondo fatto di dispute e di difese, di cannoni e di castelli ma anche di protezioni religiose, come testimonia l'immancabile chiesetta. Oggi, l'antica Mazagan e' solo un quartiere storico, perfettamente conservato, nella piu' grande citta' di El Jadida. C'e' veramente da congratularsi per come e' stato curato e mantenuto. Ieri sicuramente rappresentava l'invasore ma oggi e' fonte di richiami turistici, di commerci ma anche testimone di una storia passata che e' ancora possibile toccare con mano ;o) Spettacolare, si! :oD
RispondiElimina@ ZeN: Ho notato che nel passato le nazioni colonialiste avevano l'intelligenza di adeguare le proprie architetture all'ambiente e alla civiltà in cui erano progettate, ma anche di personalizzarle con la loro sfruttando l'esperienza e le necessità del luogo. Credo anche che la "manovalanza" locale sia stata determinante: inutile farle costruire strutture a loro totalmente sconosciute...in più il clima non era certo (in questo caso) quello del Portogallo! Il risultato è un felice compromesso che non ha tolto nulla a nessuno. El-Jadida è un bellissimo centro ben tenuto e curato, meritevole di entrare nella Lista Unesco che ha molto a cuore tutte le differenze ma anche le unioni delle varie civiltà. :o)
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