Fino al IV secolo a.C. i tratti somatici dei ritratti ellenistici erano idealizzati, realizzati a servizio della polis (città-Stato) più che per il singolo, che arrivava a vietare l'esposizione di immagini "private" in luoghi pubblici. Fino al tardo ellenismo le statue greche erano solo a figura intera, alle volte a mezza figura, soprattutto in ambito funerario.
Le teste che conosciamo oggi sono copie romane, anche le teste su erme furono copiate dai Romani. Il famoso Lisippo, scultore e bronzista greco attivo fino al IV secolo a.C., rappresentò i tratti somatici degli individui come nel ritratto di Alessandro Magno, Aristotele, Socrate ed Euripide.
Dopo di lui, tra il II e il I secolo a.C., si ebbe un amplissimo sviluppo del ritratto fisiognomico greco che riguardò i sovrani, gli uomini illustri e i semplici privati. Lysistratos, fratello di Lisippo, prendeva un calco di gesso dai volti dal quale creava un modello in cera che usava per la fusione in bronzo creando opere veritiere, tra i capolavori di questo periodo ci sono i ritratti di Demostene e di Ermarco (280-270 a.C.), il patetico ritratto di Eutidemo di Battriana (sovrano del regno greco-battriano) e il ritratto di ricostruzione dello pseudo-Seneca di Napoli, in origine creduto Seneca ma non ancora attribuito, del 200 a.C. circa, di produzione romana.
Nei ritratti ufficiali si privilegiava un aspetto più nobile con espressioni più distaccate, che riflettesse un'ascendenza divina. Tra i migliori esempi i ritratti di Antioco III di Siria, di Tolomeo III, di Berenice II, di Tolomeo VI, di Mitridate VI, ecc.
Leggendo questi post sulla ritrattistica romana e greca, si parte dal presupposto che la prima sia veritiera e la seconda idealizzata. Pur essendo questa una caratteristica fondamentale di distinzione, il continuo scambio culturale e artistico tra i due popoli fece nascere in ognuno di loro degli stili abbastanza ibridi poiche' entrambi sperimentarono le peculiarita' dell'altro. Credo si arrivo anche a opere estreme tra le quali quelle romane in cui un perfetto volto di anziano provato veniva installato su di un corpo aitante o quelle di Lysistratos che riempiva il muso di gesso ai personaggi famosi al fine di rifarli tali e quali :oD Indubbiamente tra un'estremo e l'altro ci saranno dei ritratti talmente 'equilibrati' che solo i bravi esperti riescono a riconoscerne la provenienza. Questo e' quello che ho recepito leggendo i tuoi post sull'arte ... e spero di aver capito bene ;o) In ogni caso, basandomi sulle varie foto, capisco che ... ognuno dei due filoni, seppur avvicinandosi e a volte sovrapponendosi, e' rimasto sempre il piu' bravo nella propria specificita'. I volti romani li trovo, oltre che ben fatti, anche carichi di espressioni e stati d'animo mentre la corporatura ellenica e' in assoluto la piu' perfetta e aggraziata. Bellissimo lo Pseudo-Seneca!
RispondiElimina@ ZeN: I Romani erano Maestri nelle architetture, nelle strade, nel creare avveniristici acquedotti lunghissimi, nel creare strutture a beneficio "sanitario e sociale" come le Terme, e molto altro. Per la scultura e la ritrattistica si sono un pò "appoggiati" agli Etruschi e ai Greci crecando però di "personalizzare" in alcuni casi le loro opere. La Grecia faceva la parte del leone eppure, nei ritratti privati, Roma ha espresso sè stessa, è scivolata alle volte nell'assurdo cercando di unire le due civiltà anche nell'arte, ma la sua vera personalità sboccava da tutte le parti. Ahahahaha! Facevano statue quasi "allegoriche" per il grande pubblico ma nel privato era tutt'altra cosa, credo perchè i familiari volevano riconoscere e loro antenati per com'erano veramente, non per come erano effigiati in pubblico. I Greci, invece, se ne fregavano. Loro volevano il bello e il "perfettamente proporzionato" anche se non era "umano", anzi, meno era umano e più era divino. :D
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