domenica 10 gennaio 2021

L'arte islamica

 


L'arte islamica comprende le arti prodotte dall'Egida (esodo di Maometto dalla Mecca) del 622 fino al XIX secolo, riguarda vari ambiti, dall'architettura alla calligrafia, dalla pittura alla ceramica, ecc.


Calligrafia araba 
Moschea di Nasir-ol-Molk, Shiraz, Iran 
foto da wikipedia.org


Inizialmente l'arte islamica si è ispirata a quella bizantina, a quella romana, a quella paleocristiana, poi persiana e poi cinese.

Quest'ultima ha sempre praticato l'astrazione e la stilizzazione delle forme degli esseri viventi per valorizzare lo spirito dell'uomo, evita il naturalismo che include l'uso dello spazio tridimensionale, della prospettiva e dell'uso della figura umana in luci e ombre.


Dettaglio di un arabesco dell'Alhambra, 
Torre della Cautiva, Granada, Spagna


Vari i periodi storici, quello degli Omayyadi (dinastie di califfi arabi) dal 660 al 750; quello degli Abbasidi (dinastia califfale musulmana) dal 750 al 1250;  e quello dei Selgiuchidi (dinastia turca musulmana sunnita) dall'XI al XIV secolo. Quello dei Safavidi (dinastia-confraternita mistica di lingua e cuktura turca) dal 1501 al 1736 e quello sotto gli Ottomani (Impero turco) dal 1299 al 1922.

L'arte islamica è focalizzata sulla produzione  della calligrafia araba, i musulmani credono che la riproduzione delle forme umane possa essere accusata di idolatria contro Allah, proibita dal Corano e che imitare la natura possa essere inteso come un tentativo di copiare l'opera dello stesso Allah.


Cappella Palatina (1140) 
Palazzo dei Normanni, Palermo


La rappresentazione delle figure umane è riservata ai luoghi di carattere profano, l'arte islamica è essenzialmente l'arte del bello oltre a essere un mezzo di culto.

Viene sviluppato l'arabesco, stilizzazione di forme vegetali, e la rappresentazione di temi geometrici e simboli presi in prestito dalla calligrafia.

Significative e pregevoli, oltre ai mosaici, le pitture architettoniche come nella Cappella Palatina del Palazzo dei Normanni di Palermo, i mausolei, la produzione di ceramiche, la lavorazione del vetro e del bronzo e i tappeti.

 

2 commenti:

  1. Dopo aver letto il post, viene facile capire che per quanto sia stato lungo il periodo e per quanto sia stata portata avanti da popolazioni diverse, l'arte islamica non ha mai perso i suoi connotati di base: piana, stilizzata, spesso astratta ma sempre legata ai principi religiosi. Cosi' come, salvo il primo periodo saudita, il ceppo proveniente o comunque legato alla Turchia e' stato il piu' florido e considerato quindi il piu' rilevante. Per quanto a livello teorico possa sembrare come un'arte stagnante e sempre ripetitiva di se' stessa, a livello pratico le differenze 'visibili' sono numerosissime. Ogni periodo ha le sue forme, i suoi colori e la sua concezione di spazi; cosi' come l'abbondanza o la scarsita' dei decori ... nelle loro differenti tecniche di realizzazione e di materiali. Non dico che sia facilissimo ma un buon appassionato d'arte, anche con poche basi ma con l'occhio attento, puo' riuscire ad individuare la dinastia d'appartenza di cio' che vede ... sempre che si parli di edifici o monumenti perche' immagino che quando si entra in altri campi, come ad esempio l'oggettistica o i filati, sia estremamente piu' difficile. Bellissimo il video! :o)

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  2. @ ZeN: Quest'arte in campo religioso soprattutto si è espressa in modo totalmente diverso da altre culture perchè ha sempre rifiutato di riprodurre l'uomo e la natura. Ha dovuto "inventarsi" altri modi per decorare i suoi luoghi sacri e l'ha trovato: usare la scrittura! I loro caratteri sono così armonici da essere essi stessi decorativi, la geometria ha permesso la stilizzazione della natura trasformandola in pura fantasia. Insieme ai bellissimi colori il risultato è magnifico e prezioso. :D

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