martedì 26 gennaio 2021

L'arte islamica n. 2

 

 
Minareto della Grande Moschea del Venerdì, Samarra, Iraq


Dell'arte omayyade la Grande Moschea degli Omayyadi a Damasco (Siria), la Moschea al-Aqsa a Gerusalemme come la Cupola della Roccia, i Castelli del Deserto della Palestina, i caravanserragli e la cittadina di Anjar, Patrimonio Unesco, in Libano, nota per essere un centro archeologico di notevole importanza, oggi prevalentemente popolata dai discendenti di circa 6000 armeni che abitavano la regione. E' un complesso architettonico di epoca omayyade forse edificato dal califfo Walid nel 705-15, un insediamento fortificato cinto da mura che riprende il modello urbanistico ellenistico-romano. Con la fine della dinastia e l'avvento della dinastia abbaside nel 750 la città venne abbandonata e cadde in rovina.



 

Grande Moschea degli Omayyadi (706-15) 
Damasco, Patrimonio Unesco 
foto da wikipedia.org


Capitali abbasidi furono Baghdad e Samarra in Iraq. La città archeologica di Samarra è Patrimonio Unesco, fu una delle più sontuose metropoli dell'emisfero boreale, ospita la Grande Moschea del Venerdì ricoperta di maioliche smaltate fiancheggiata da 44 torri e circondata da poderose mura. Rimangono le mura esterne e il gigantesco minareto a spirale (Malwiyya) che indica la forma a spirale ispirata alla ziqqurat mesopotamica.


 
Malwiyya (IX secolo) 
Patrimonio Unesco, Samarra, Iraq


Ci furono due importanti innovazioni nell'arte della ceramica: l'invenzione della maiolica (faenza) e quella del lustro metallico.

Si moltiplicarono le imitazioni delle porcellane cinesi, i motivi sono abbastanza ristretti: motivi vegetali ed epigrafie.

 

Castello nel deserto di Qusair Amra (forse del 711-15) 
Giordania, Patrimonio Unesco


Caravanserraglio Izadkhast, Abadeh, Iran


La prima dinastia che si installa in Spagna (o al-Andaluz) è quella degli Omayyadi, discendenti da quelli della Siria decimata nel IX secolo. Nell'XI secolo due tribù berbere si mettono alla testa del Maghreb e della Spagna in piena Reconquista: gli Almoravidi e gli Almohadi, che apportarono influenze maghrebine nell'arte.

 

2 commenti:

  1. L'arte islamica e' molto bella e preziosa ma, anche se all'occhio inesperto puo' sembrare tutta uguale, si differenziava molto tra un califfato e un'altro tanto che questi periodi possono essere letti come delle vere e proprie epoche. Nello stesso calderone troviamo allora genti vissute in tempi diversi, con proprie peculiarita' religiose e provenienti da svariate regioni orientali, quindi con cultura e tradizioni molto dissimili. Il tutto ebbe origine con gli Omayyadi, popolo prettamente arabo, che si stanzio' sulle coste libanesi e nel suo entroterra. La loro cultura e le arti, seppur di ispirazione siriana, entro' a stretto contatto con il mondo bizantino e romano tanto da usarne le linee guida architettoniche e spesso anche i materiali. Ho trovato bellissimo il video di Anjar, antica citta' islamica con la disposizione viaria romana e con altri elementi tipicamente greci. Gli Omayyadi lasciarono (per forza) il passo agli Abbasidi che provenivano dalle regioni piu' interne (irachene). L'attenzione e l'importanza di questo nuovo mondo islamico trovo' sede nei loro luoghi di provenienza con il conseguente svilimento e spesso abbandono di tutte le citta' omayyadi. L'arte islamica ebbe un nuovo impulso e nuovi canoni. Completamente svincolati dalla cultura sia omayyaide che bizantina, gli spazi assunsero disposizioni diverse e l'uso della maiolica trovo' terreno fertile. A qusto punto della storia entra sempre in ballo l'Andalusia ahahah :o) Eggia'! ;o) Pare che un flusso di Omayyadi, per non cadere sotto gli Abbasidi, trovarono rifugio nel Magreb islamico e, aiutati proprio da queste genti , giunsero in Spagna portando con loro anche un po' di cultura africana. Eheheh ... spero di aver capito bene :o)

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  2. @ ZeN: L'Andalusia in questi casi entra sempre...ahahahaha!
    Ultimo baluardo arabo in Europa, ha segnato la fine delle grandi opere antiche in tutto l'Islam con la sua caduta.
    Pur conservando alcune caratteristiche comuni, le dinastie succedutesi, provenienti da vari territori con una specifica cultura, hanno "personalizzato" le loro arti. C'è poi da considerare lo scorrere dei secoli in cui tutto si può evolvere o può declinare. In genere qualsiasi grande cultura, quando si mescola con altre, perde le sue particolarità, la sua specifica e unica identità, e inizia a confondersi con tutto il resto. Quindi sparisce. :o/

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