San Francisco di Quito, Patrimonio Unesco, è la capitale dell'Ecuador, ha circa 2.240.000 abitanti e sorge sulle Ande a 2850 mt sul mare, è la seconda capitale amministrativa più alta del mondo dopo La Paz (Bolivia).
Incerta la data della sua fondazione, quella ufficiale è considerata nel 1534, con la conquista spagnola.
Sorge nella valle di Quito sovrastata da due vulcani: l'Atacazo e il Casitagna.
Di origine pre ispanica, con l'arrivo degli Inca ebbe un'importanza politica, economica e militare. Gli Inca non dominarono la popolazione bensì ne rispettarono la cultura arricchendola. Quando arrivarono gli Spagnoli il condottiero inca Ruminahui preferì distruggere la città e nascondere i tesori in modo che gli invasori non trovassero nulla.
Con l'arrivo di numerose comunità religiose la città crebbe velocemente e acquisì grande importanza culturale e religiosa.
Fu la prima città americana a scacciare gli Spagnoli, nel 1822.
Quito ha la più ricca e importante collezione di arte coloniale d'America, gli artisti indigeni e meticci hanno lasciato un'eredità senza paragoni, di grande valore.
Il centro storico, Patrimonio Unesco, ospita 40 chiese e cappelle, 16 convitti e monasteri con chiostri, 17 piazze, 12 sale capitolari, 12 musei e innumerevoli cortili di straordinaria bellezza.
Fra i monumenti più importanti la chiesa della Compagnia di Gesù (1535-1630, ispirata alla chiesa del Gesù di Roma) considerata una delle più importanti opere barocche del Sud America, Patrimonio Unesco. Comprende la chiesa di Sant'Ignazio de Loyola e il convento della Compagnia di Gesù il cui portale principale è scavato nella roccia vulcanica ed è una delle più importanti espressioni di architettura barocca del mondo. All'interno è decorata con una lamina d'oro.
La chiesa di San Francisco (1534-1650) è detta El Escorial del Nuevo Mundo, evoluta in 143 anni ha subìto cambiamenti negli stili architettonici. Patrimonio Unesco di architettura mudejar.
Il centro storico è di per sè un monumento che dimostra l'abilità e l'origine meticcia da cui proviene la cultura ecuadoriana.
Quito appare come una bellissima capitale con un vasto centro storico contenente edifici e chiese molto importanti. Da quello che leggo, e soprattutto da quello che vedo, la tradizione Inca di rispettare usi e costumi dei popoli preesistenti si e' perpretata nel tempo dando a Quito quel volto che e' la somma dei saperi e delle culture di molti popoli. E come i Romani dove arrivavano piantavano una 'terma', gli spagnoli invece incuculavano una chiesa ahahah :oD Interni rivestiti di oro, portali scolpiti su roccia vulcanica, conventi e monasteri dalle grandi cubature ... insomma un mondo religioso fatto di edifici dai materiali pregevoli, dagli stili elaborati, in cui hanno lavorato bravissimi artisti e artigiani. Anche proporzioni e ariosita' sono stati egregiamente rispettati e gli spazi verdi, giardini, panchine e aiuole appaiono ben curati e molto presenti. Ho gradito molto cio' che hanno voluto mostrare di loro stessi ai turisti. Difatti, citta' a parte, si presentano come un popolo dalle grandi tradizioni artigiane, con una cultura ove passato e presente, riti antichi e religione, convivono armonicamente fianco a fianco. Insomma, niente strimpellate di chitarra e gente che ti insegue per vendere paccottiglia! Mi piace questo amor proprio e questa orgogliosita' che vanta il primato di aver fatto fare le valigie ai colonizzatori per primi. Ottimi ambienti e ancor migliore atmosfera :o) Me piase tutto, si', anche l'incontaminata e ben protetta natura del circondario.
RispondiElimina@ ZeN: In effetti Quito appare come una città ideale, almeno nel centro storico. Concepito dagli Spagnoli, è ricco di chiese e basiliche molto belle e preziose. Qui gli Spagnoli si sono sfogati. Ahahahaha! Per loro dev'essere stata una location importante! Nel Sudamerica son convinta che la gente non abbia mai abbandonato le sue radici nonostante l'imponenza delle costruzioni cattoliche che quasi li intimidivano, hanno saputo coniugare e far convivere culture molto diverse. Diciamo che l'una ha arricchito l'altra. Giusto sia Patrimonio Unesco non solo per i monumenti ma anche per le "diversità" che hanno permesso a questa città di arricchirsi di significati. :o)
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