martedì 29 dicembre 2020

L'arte dinastica egizia n.2

 

XI dinastia, modellino di barca
foto da wikipedia.org


Il periodo intermedio interessa dalla VII alla X dinastia, l'arte viene rivisitata con uno stile più realistico.

Nel Medio Regno (XI-XII dinastia) la scultura si divide in due stili: durante l'XI dinastia la figura umana diventa massiccia e poderosa perchè la statua del faraone doveva esprimere forza e stabilità, nella XII dinastia le forme sono più morbide e l'espressione diviene serena.

La pittura prende il sopravvento sulla scultura per la maggiore facilità di esecuzione e si iniziò a dipingere il sarcofago delle mummie.

La gioielleria è ricca di monili e collane con diademi, pettorali dorati con pietre preziose, braccialetti e cinture. Si diffusero i canopi in terracotta per conservare le viscere delle mummie e iniziò una raffinata arte del mobile.

Nel secondo periodo intermedio (XIII-XIV dinastia) e XV-XVI dinastia arrivarono gli Hyksos che assimilarono la cultura egizia mescolandola con quella minoica e introdussero il carro da guerra e il cavallo.


XI dinastia

 


2 commenti:

  1. La storia, le dinastie e i regni dell'Antico Egitto coprono un lasso di tempo veramente lungo. Leggendo di questo popolo sotto il profilo artistico, ma anche in generale su tutti altri aspetti che vanno dal religioso alla vita quotidiana fatta di usi e costumi, ci si rende conto di quanto la loro indole fosse tradizionalista. Pur essendo venuti in contatto con altri popoli, gli egiziani non ne hanno mai assorbiro quasi nulla perche' caparbiamente hanno continuato a fare cio' che sempre facevano. Quindi, parlando proprio di arte, le loro produzioni sono state molto lunghe e con pochi guizzi. Quando molto raramente hanno coltivato il semino del cambiamento, non come libero arbitrio ma come un qualcosa gia' approvato dalle alte sfere, non hanno mai completamente aperto le porte a nuove visioni ma le hanno mantenute socchiuse. L'argomento del post tratta di un periodo addirittura antecedente a quello del regno di Akhenaton, ricordato dalla storia come uno dei pochi faraoni che rapidamente stravolse le credenze e la quotidianeita' della vita dei suoi sudditi. Ho trovato interessante, e anche molto simpatico, capire come muto' il modo di rappresentare il faraone nell'arte scultorea ... che da blasonato antenato del piu' noto Schwarzenegger, tutto forza e rigore, assunse posture e pacatezze quasi buddiste :o) Dipingere e' sempre stata una delle loro grandi passioni, quindi l'aver usato nuove tecniche e l'aver ulteriormente impreziosite sarcofagi e oggettistica con sofisticate pitture, si puo' considerare come un'evoluzione conseguenziale di questa magnifica arte. Come genti, non dico bellicose e attaccabrighe, ma che comunque non si tiravano indietro quando era necessario combattere, mi e' sembrato stranissimo che per usare i cavalli o i carri da guerra ci sia voluta una mescolanza cosi' profonda con gli Hyksos! Concludendo, proprio per il loro particalare attaccamento alle tradizioni, credo che sia stato l'unico popolo che, piu' di una volta e all'occorrenza, sia riuscito a 'riavvolgere il nastro' eliminando completamente il 'nuovo' per tornare al 'vecchio'. Chissa' ... forse proprio questa caratteristica di non abbassare mai la guardia, ha permesso alla loro cultura di sopravvivere cosi' a lungo.

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  2. @ ZeN: Gli "schemi" dalla loro religione erano quasi imposti, di questi schemi rappresentativi faceva anche parte il faraone di turno che cambiava sembianze a seconda delle necessità e del perodo storico. Alle volte serviva un'immagine "forte", altre più accomodante...in sunto, questi presunti ritratti non erano lui ma quello che era reputato servisse rappresentare. Cambiare totalmente modo di dipingere o scolpire voleva dire "confondere" il popolo, così abituato a interpretare certi schemi ripetuti da secoli e di facile comprensione a chiunque, la dimostrazione pratica è l'arte di Amarna che ha spezzato le usanze presentando il faraone e la sua famiglia come esseri "umani", pochissimo apprezzata, con tutti i difetti fisici e scene di intimità familiare, per non parlare delle immagini della natura... fu una vera rivoluzione, non solo religiosa, in un popolo non ancora certamente pronto a un monoteismo fomentato dai sacerdoti (a cui tutti si riferivano) a cui fu scippato lo scranno del potere e il prestigio. Gli Antichi Egiziani non erano ancora in grado di cambiare. ;o)

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