La Basilica di Santo Spirito (1444-87) è rinascimentale, di Filippo Brunelleschi e Antonio Manetti.
Si trova nel quartiere Oltrarno, fu fondata dall'Ordine degli Eremiti Agostiniani, ordine mendicante, e ingrandita con l'espansione dell'urbanistica della città.
Gli Agostiniani ne fecero un importante centro artistico teologico e culturale con una ricca biblioteca, sede privilegiata per il ritrovo dei circoli intellettuali fiorentini.
Ultima grande opera del Brunelleschi, alla sua morte passò a tre suoi seguaci: Antonio Manetti, Giovanni da Gaiole e Salvi d'Andrea che apportarono numerose modifiche anche sostanziali al progetto del maestro.
Qui Michelangelo potè studiare l'anatomia dei cadaveri favorito dal priore che gli permise di scorticare i cadaveri dell'ospedale del convento per studiarne l'anatomia. Ospite del convento quando aveva 17 anni, l'artista come ringraziamento donò un crocifisso.
Il campanile è di Baccio d'Agnolo (1503-70), numerosi furono gli interventi nei secoli, diverse opere furono trafugate nel periodo napoleonico, mai restituite non essendo mai state richieste dai Lorena.
La chiesa ha 38 altari laterali più due absidiole, decorati da un ricchissimo corredo di tesori e opere d'arte.
La sagrestia è un piccolo gioiello rinascimentale, iniziata da Giuliano da Sangallo nel 1489 e terminata da Simone del Pollaiolo nel 1492.
I chiostri sono tre: il Chiostro dei Morti (1620), il Chiostro Grande dell'Ammannati (1564-69) di Bartolomeo Ammannati e un terzo piccolo chiostro.
Quando ho letto che la Basilica di Santo Spirito era stata progettata dal Brunelleschi gia' avevo immaginato che mi sarebbe piaciuta :oD E' incredibilmente armonioso il suo uso della matematica sui volumi e sugli spazi che quasi non ci si accorge della poca presenza di ornamenti e abbellimenti. Le sue opere appaiono 'compiute' cosi' come sono e qualsiasi altra sovrapposizione di decori puo' solo che peggiorare quell'atmosfera di 'perfetto' scaturita dal suo genio. Il colore della pietra serena in combinazione con il bianco (o comunque il chiaro) di molte pareti e' ottimamente dona quel tocco di giusta eleganza. Oltre gli interni, ho gradito molto la bella piazza antistante e la minimale facciata che ben si integra con le altre abitazioni circostanti. A proposito della piazza ... ho come la sensazione che sia un angolino di Firenze in cui la vita cittadina: passeggiate, caffettino e quattro chiacchiere, ben si combinano con la religiosita' della Basilica. Insomma non il classico sagrato che si spinge oltre i suoi confini dedicando tutti gli spazi vuoti all'esaltazione dell'edificio religioso stesso ma una normale piazza piena di vita! Tutto molto bello si'!
RispondiElimina@ ZeN: Santo Spirito per me rappresenta la perfetta piazza fiorentina "di quartiere", quella vera, un tempo popolare e vivibile. E' circondata dall'omonimo quartiere che confina col "mio" scolastico: Porta Romana, quindi "territorio studentesco e di botteghe artigiane", le ultime credo in città. E parlo degli artigiani veri veri eehhh! Vicino la chiesa stava la "famosa" trattoria "studentesca" con scritto all'interno "Fuori c'è il sole" per invitare i clienti a togliersi velocemente di hulo, che c'era sempre la fila per sedersi. Si chiamava "Da Nello", pochi piatti fatti bene e prezzi bassi.Ancora ricordo le sue penne strascihate... :oP
RispondiEliminaSo che il centro è cambiato molto, come tutti i centri storici è stato "comprato" da stranieri e società prestigiose e quindi non credo ci saranno ancora molte signore come quella che mi ha venduto un cassettone e, parlando, mi disse "Io non pulisco sul pulito!". Frase memorabile e giustissima. :D
Come molte chiese fiorentine, al di là dell'evidente bellezza, anche Santo Spirito non si limitava a "dir messa" ma era proprio un centro di riferimento laico che accoglieva circoli culturali e artisti.Questa usanza metteva costantemente in contatto i religiosi con la città e la sua gente che dovrebbe essere d'esempio anche oggi. :o)