Arequipa è il capoluogo dell'omonima regione, ha circa 610.000 abitanti (nel 2007), è conosciuta come la Ciudad Blanca dal colore della pietra con cui sono stati costruiti tutti gli edifici principali del centro storico che è stato dichiarato Patrimonio Unesco.
foto da wikipedia.org
Fondata nel 1540 da Garci Manuel de Carbajal, sorge ai piedi del vulcano El Misti.
La Cattedrale fu ricostruita nel XIX secolo dopo l'incendio del 1844 e il terremoto del 1868, è in stile neorinascimentale, costruita con tufo vulcanico.
Parte blu
Parte rossa
Il Monastero de Santa Catalina fu edificato a partire dal 1579 per volere di una ricca signora del posto, si sviluppa per 20.460 mq ed è considerato il più grande convento del mondo e il maggior complesso religioso del Perù.
Ha diversi cortili, vie e piazzette.
Le celle delle monache a volte sono piccole e spartane, a volte veri e propri appartamenti con più locali e terrazze private.
Vi entravano obbligatoriamente le secondogenite delle famiglie spagnole che, dopo aver preso il velo, vi uscivano solo alla loro morte.
Nel 1970 smise di essere un luogo di clausura assoluta e fu aperto al pubblico.
La chiesa de la Compania del Gesù fu eretta dai Gesuiti a partire dal 1595, è realizzata con pietra vulcanica chiara e fu ricostruita nel 1698 dopo un terremoto. La facciata è in stile barocco andino, conserva numerosi dipinti della scuola di Cuzco.
Sotto i portici sono stati realizzati alcuni negozietti di artigianato e uffici.
Inizio a pensare che il Peru' sia una nazione molto piacevole :o) Sono luoghi che generalmente vengono molto pubblicizzati con immagini rurali e indios ma, senza nulla togliere alle loro radici piu' antiche, bisogna ammettere che le citta' qua fondate dagli spagnoli, usando tra l'altro un 'coloniale' per niente povero, sono molto interessanti. Al tempo gli spagnoli, un po' come facevano i romani, iniziarono ad edificare questi nuovi luoghi riproducendo quasi fedelmente le urbanizzazioni presenti nella loro madre patria ma, avendo grandi spazi a disposizione, ne amplificarono l'ariosita'. Vedendo oggi cio' che rimane del loro lungo passaggio, salta immediatamente all'occho il grande amore per queste terre poiche' non le hanno riempite di baracche ma di fini capolavori architettonici. Arequipa pare addirittura dotata di una marcia in piu' visto l'uso della pietra bianca per gli edifici piu' importanti ... senza contare che anche avere per panorama un vulcano non e' proprio una cosa da tutti i giorni! La maestosita' e la bellezza della Cattedrale non e' seconda a nulla ma immagino che il luogo piu' intrigante da vedere sia il Monastero de Santa Calarina. Si scrive 'monastero' ma si legge 'prigione', perche' altro non era che un luogo detentivo per tutte quelle donne di nobili famiglie che si erano macchiate solo della colpa di non nascere primogenite. La clausura non faceva altro che amplificare questo stato di fatto. Viene considerato la piu' grande residenza religiosa al mondo ed e' strutturato come una sorta di citta' murata situata nel cuore piu' antico di Arequipa. Passeggiandoci all'interno attraverso i video si ha l'impressione di essere dentro a quei fortini, forse missioni, tipici dei film di Zorro. Gli alloggi delle monache non erano tutti uguali e il decorato e arioso e' affiancato dallo stretto, angusto e spoglio. Chissa' se la varie celle erano state assegnate secondo l'anzianita' religiosa, secondo la gerarchia monacale o seguendo solo il principio dell'importanza della famiglia di provenienza. A costoro non credo comunque che l'abitare una stanza di un paio di metri piu' larga avesse in qualche modo sostanzialemnte cambiato la vita ... sempre in gabbia erano! :o( L'architettura potra' essere piacevole ma l'aria che si respira dovrebbe ancora essere intrisa di disperazione :o( Molto bella anche la facciata della Chiesa de la Compagnia del Gesu' e in generale tutta la citta'!
RispondiElimina@ ZeN: Trovo Arequipa antica uno scrigno di bellezza, mi son molto meravigliata che in Perù esistano queste realtà così articolate, curate, sorprendenti a ogni angolo. Qui di peruviano non c'è nulla ma tutto riporta alla Spagna che si è creata un "nido" familiare. Il monastero di Santa Catalina è un'attrazione a livello mondiale non solo per le sue esagerate dimensioni ma proprio per come è stato concepito: una cittadella di "religiose per forza". Già avevo letto che i nobili spesso non possedevano abbastanza denaro per dare una dote adeguata alle figlie femmine ed ecco la soluzione: chiudere l'esubero in un convento, casomai facendo qualche lascito, sempre di portata inferiore alla dote. Credo che, a seconda del lignaggio, la dote dovesse essere più ricca, chi avesse avuto più figlie si sarebbe "rovinato" economicamente, d'altronde non potevano dare le loro figlie ai futuri mariti senza un'adeguata dote che desse lustro alla potenza della casata...
RispondiEliminaIl monastero ha la particolarità di essere diviso fra "zona rossa" e "zona blu", sicuramente c'è una ragione che però non conosco. Questi colori accesi vivacizzano la "prigione" insieme alle piazzette e agli archi dando un'aria più allegra all'interno della cittadella. Mi immagino fosse stata invece tutta grigia... :o(
E' nel complesso una città bella e interessante che merita di essere conosciuta. :o)