Particolare degli affreschi (lavaggio dei piedi) di Teofane di Creta (XVI secolo)
Il monastero di Stavronikita è quindicesimo nell'ordine gerarchico dei monasteri del Monte Athos, nel 1990 aveva circa 30 monaci.
E' il monastero più piccolo dello Stato, probabilmente fondato nel IX secolo.
La chiesa risale al XVI secolo, decorata con affreschi di Teofane di Creta.
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Il monastero di Xenophontos è al sedicesimo posto nella gerarchia dei monasteri, nel 1990 aveva 57 religiosi.
In stile bizantino, fu fondato nel 1010 dal monaco Senofonte Xenofon con l'appoggio dell'imperatore bizantino Basilio.
Si spopolò nel XV secolo, poi fu occupato da monaci serbi e bulgari, nel 1817 un incendio distrusse gran parte della struttura. Ricostruito nel XIX secolo, la chiesa più antica ha affreschi del XVI secolo, la cappella ha affreschi di Teofane di Creta.
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Il monastero di Osiou Grigoriou è il diciassettesimo nella gerarchia dei monasteri, nel 1990 contava 71 religiosi.
Fondato nel 1345 fu abbandonato dopo pochi anni per le minacce turche, fu restaurato nel XVI secolo da un comandante militare moldavo. Nel 1761 subì un incendio devastante e poi fu ricostruito. La chiesa risale al 1779, è affrescata.
Questi monasteri hanno tutti delle architetture molto interessanti. Quello di Stavronikita sembra a tutti gli effetti un castello con tanto di torrione, quello di Xenophontos assomiglia ad una bella citta-stato con la fortuna di avere sabbia e mare fuori dalle mura e infine quello di Osiou Grigoriou che si erge arroccato su di un leggero promontorio a strapiombo sul mare. Tutti questi monasteri hanno, nel corso del tempo, piu' o meno subito pesanti aggiustamenti soprattutto a seguito di incendi. Capisco che nella religione ortodossa candele e ceri vengono accesi in abbondanza ma non penso che sia l'unica causa di tanti disastri. Vedere le strutture ma non frequentarle non ci da' il modo di sapere se abbiano, per esempio, corrente e gas oppure devono arrangiarsi ancora con la legna o con il petrolio ... elementi pericolosissimi se non si sta' sempre piu' che attenti. In tutti questi video, a parte pregare, non si e' mai visto come questi monaci passino le giornate. Nessuno fa' l'orto, ne' pesca ne' cerca in giro i frutti spontanei che la terra a modo suo regala: sempre e ovunque! Niente pollame, ne' bestiame ... salvo qualche gatto che girovaga, sembra ci sia il vuoto assoluto. Per certi versi sembrano i passerotti che aspettano l'imboccata :o( Vabbe' ... contenti loro, contenti tutti! Il mio preferito di oggi e' quello di Xenophontos con le sue architetture piu' variate, arioso, e a due passi dall'acqua :o)
RispondiElimina@ ZeN: Bello anche il monastero di Stavronikita che pare un castello. Sono più belli fuori che dentro, molto imponenti con le loro fortificazioni. Nel passato molti monumenti sono stati devastati dalle fiamme, di sicuro non è stato un corto circuito...fra fiaccole, ceri, camini, lanterne & affini non si conosce il colpevole dei misfatti...mi viene in mente l'incendio di Roma attribuito erroneamente a Nerone, o quello di Londra, la sì che hanno "fatto strage"...saltano all'occhio per la loro entità ma è anche vero che il fuoco ha sicuramente divorato villaggi e capanne in tutto il mondo.
RispondiEliminaI monasteri vicino al mare erano meta preferita dai predoni, quasi un casa-bottega di rifornimento vicino alla nave, credo inoltre che quelli sulla montagna abbiano potuto avvistare il nemico che arrancava potendosi in un certo modo organizzare di più alla difesa. Dev'essere per questo che son tutti così battaglieri sti monaci... O.o'