La basilica di Santa Maria in Cosmedin (782-1123) si trova in Piazza della Bocca della Verità, è in stile romanico ed è uno dei rari esempi di architettura sacra del XII secolo a Roma, nota per la presenza della Bocca della Verità.
Nel 782 la vecchia struttura raddoppiò in lunghezza, fu suddivisa in tre navate con matronei e fu affidata a una colonia di monaci greci rifugiati a Roma per sfuggire alle persecuzioni di Costantino V, da questi la chiesa prese il nome di Santa Maria in Schola Greca poi nota come Santa Maria in Cosmedin dalla parola greca "kosmidion", denominazione toponomastica tipica bizantina riscontrabile in diverse chiese di Costantinopoli, Napoli e Ravenna, in particolare la comunità greca volle probabilmente ricordare il Kosmidion di Costantinopoli, famoso monastero dedicato a Cosma e Damiano.
Pesantemente danneggiata durante il sacco di Roma nel 1084, nel 1118 furono effettuati lavori di ripristino. Importanti modifiche risalgono a papa Callisto II, i Cosmati edificarono il nartece, la torre campanaria, demolirono il matroneo e l'interno fu affrescato. Fra il XVII e il XVIII secolo la chiesa fu oggetto di una serie di restauri in forme barocche fra cui le volte a botte sulle navate nel 1718, la facciata fu restaurata in stile rococò, ulteriori interventi furono condotti nel XIX secolo compresa la pavimentzione cosmatesca. Il restauro del 1896-99 riportò la basilica allo stato del XII secolo anche se l'architetto fu accusato di aver utilizzato fondi destinati ad altri monumenti e di aver reimpiegato elementi marmorei di epoca romana provenienti dal Foro Romano e dal Colosseo. Nel 1899 le absidi vennero decorate con affreschi in stile neomedievale.
L'ingresso alla chiesa è preceduto da un nartece opera dei Cosmati che ospita la Bocca della Verità, un antico mascherone in marmo bianco con venature violacee murato nella parete nel 1632, interpretato come raffigurazione di Giove Ammone, il dio Oceano, un oracolo o un fauno.
Era un tombino del periodo della Roma Antica quando si credeva avesse il potere di pronunciare oracoli. Varie le leggende su di lei, il cui nome comparve nel 1485.
La torre campanaria risale al XII secolo. Il pavimento ha una ricca decorazione in stile cosmatesco in marmo con inserti musivi. La prima cappella è il battistero (1727), altre cappelle risalgono al Seicento e all'Ottocento.
La Schola Cantorum è stata ricomposta nel 1896-99 integrando gli elementi perduti, la cripta (VIII secolo) forse è il più antico esempio di questo tipo di ambiente, ha un transetto, uno dei rari casi di reintroduzione nell'architettura carolingia di tale elemento tipicamente costantiniano.
Nella basilica sono custodite le reliquie di diversi santi fra cui teste di molti martiri, la gamba di Olimpia e quella di San Giovanni Battista de Rossi.
Santa Maria in Cosmedin mi piace tantissimo! :o) Oltre ad essere in questo stile medievaleggiante, da me sempre gradito, e' posta in zona storica a valle tra l'aventino e il campidoglio e a due passi dal letto del Tevere. E' stata ampliata e rieditata piu' volte fino a poi ritornare al suo stato originario in cui sono comunque presenti delle aggiunte o dei piccoli abbellimenti. Interessantissima e' la torre campanaria che mi ricorda quelle d'avvistamento. In pratica serve anche ad localizzare l'edificio che altrimenti, vista la sua modesta facciata, passerebbe quasi inosservato. Gli interni, dotati di un bel pavimento, sono nell'insieme abbastanza semplici ma comunque molto particolari perche' provvisti di elementi architettonici tipici delle chiese orientali. La bocca delle verita', spettacolare coperchio di tombino romano posto poco prima dell'ingresso, e' esso stesso motivo di richiamo e di curiosita' :o) La leggenda vuole che se si pronuncia il falso mentre la mano e' nella bocca del mascherone quest'ultimo la mangerebbe :oD La maggior parte degli stolti, non interessati ne' alla bellezza della chiesa, ne' alla pregevolezza del reperto romano, si divertono solo a dire fesserie e a fotografarsi con la mano nelle fauci del mascherone che per sua fortuna e' privo di orecchie o le ha ben riparate sotto la folta chioma ahahah :oD Adoro Santa Maria in Cosmedin ... non solo per cio' che vedo ma soprattutto per cio' che sento! Ho la personalissima sensazione di trovarmi in un luogo di confine ... nel momento esatto in cui si varca una porta ma si e' ancora tra gli stipidi e si puo' osservare cosa c'e' negli ambienti confinanti ma senza essere mai completamente in ciascuno dei due. Il viso di un dio pagano fuori dalla porta ma comunque dentro il perimetro di una struttura religiosa latino-bizantina in cui si svolge un rito cattolico si', ma con modalita' antiche e tipicamante orientali :oD E' molto sui generis! Me piase si'!
RispondiElimina@ ZeN: Concordo, è una basilica bellissima che, per fortuna, fu riportata al suo antico aspetto alla fine Ottocento togliendo gli interventi che l'avevano modificata. Bellissimo l'importante campanile e anche il sobrio pavimento. Originale il battistero interno situato in una cappella e notevole la Schola Cantorum. Insomma, a parte la Bocca della Verità (alla faccia dei tombini...un lusso eh!) c'è tanto da vedere. :D
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