sabato 16 maggio 2020

Roma e le sue chiese n.10




Molte le chiese barocche in Roma fra cui la chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza; la chiesa del Santissimo Nome di Gesù o del Gesù in Piazza del Gesù; Sant'Ignazio di Loyola in Campo Marzio; Santa Maria in Vallicella o Chiesa Nuova nella piazza omonima (con l'Oratorio dei Filippini); la chiesa di Sant'Agnese in Agone in Piazza Navona; la chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane, Rione Monti; chiesa di Sant'Andrea al Quirinale nel Rione Monti; Santa Maria della Vittoria in Via XX Settembre e la basilica di Sant'Andrea della Valle in Piazza Vidoni.
La chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza è dedicata a Sant'Ivo Helory (1642-62), si trova nel Rione Sant'Eustachio, fu realizzata dall'architetto ticinese Francesco Borromini.
Per i suoi valori artistici, tecnici e simbolici è considerata uno dei capolavori dell'architetto, del Barocco e della storia dell'architettura.
Borromini era l'architetto della Sapienza, si occupò della chiesa che doveva sorgere all'interno del complesso universitario, tema difficilissimo perchè condizionato dalla presenza del palazzo e del cortile che lasciavano uno spazio molto limitato per la sua costruzione. La creazione odierna è molto diversa dal progetto del Borromini infatti, essendo un progetto molto complicato, venne modificato negli anni.




 

2 commenti:

  1. La Chiesa di Sant'Ivo non l'ho mai vista dal vivo. Esteticamente non mi fa' impazzire pero' riconosco che il Borromini ha fatto un grandissimo lavoro ingegneristico riuscendo ad edificarla in uno spazio ristretto, e quasi completamente privo di piazza antistante, senza farla assomigliare ad uno sgabuzzino ;o) Viene considerata 'barocca' pero', io che non conosco alla perfezione gli stili architettonici, la vedo edificata in uno stile tra il barocco e il neoclassico. Del primo ne ha utilizzato le forme per la struttura: concave o comunque tondeggianti; del secondo, alcune forme degli elementi secondari come gli archi, le colonne e i finti pilastri. Indubbiamente se gli interni fossero stati chiassosi e orpellosi il risultato sarebbe stato quello di farli apparire ancor piu' ristretti di quello che in relta sono, facendolo assomigliare ad un magazzino dove sono appesi salami e formaggi. Dovendo scegliere, preferisco gli esterni agli interni in cui spicca una bellissima cupola (proprio da 10 e lode) e delle decorazioni in marmo, raffiguranti animalini o simboli, veramente degni di nota. Come al solito, il biglietto da visita per gli interni, per me e' dato dalla pavimentazione, stavolta di poco spicco, formata da mattonelle bicolori alternate a mo' di scacchiera. Forse per apprezzarla meglio bisognerebbe visitarla perche' i video spessissimo sono ingannevoli ;o)

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  2. @ ZeN: Il Barocco fu uno stile che "usufruì" degli stili precendenti adattandoli ai nuovi articolati spazi che persero la "staticità" asprendo a soluzioni innovative, come le pareti curve, il grande contrasto fra luci e ombre e l'eccesso di decorazioni che in certi casi furono pesantemente responsabili della "copertura" di qualsiasi cosa ci fosse dietro. Sant'Ivo invece è un Barocco "pulito" che lascia respirare le architetture e le fonde con le decorazioni. Difficilissimo conciliare i metriquadri disponibili con una realizzazione d'impatto, ma lui c'è riuscito in pieno anche se ci son da considerare tutti gli aggiustamenti successivi non progettati da lui. Il risultato è un cortile scenografico "chiuso" dalla chiesa che non lo soffoca ma ne fa parte integrante. :o)

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