Stemma della famiglia Savelli
foto da wikipedia.org
I Savelli o Sabelli sono un'antichissima e nobile famiglia di rilievo centrale nella storia di Roma dal Medioevo al XVIII secolo, dominarono la città con i Colonna e gli Orsini, i Caetani e gli Annibaldi venendo poi adombrata dalla seconda generazione di grandi casate romane come i Chigi, i Borghese, i Barberini, i Doria Pamphilj e gli Sforza Cesarini ai quali ha trasmesso cariche, feudi, palazzi e collezioni in eredità o per cessione in seguito all'estinzione dei suoi rami principali.
Cencio Savelli (1150 circa-1227), papa Onorio III
Infatti nel XIV secolo si divise nei rami dei Savelli di Albano, Ariccia, Rignano e Palombara e nei Giannuzzi Savelli baroni di Pietramala, principi di Terenzia e patrizi di Cosenza che sono un ramo cadetto ancora fiorente.
Giacomo Savelli (1210-87), papa Onorio IV
La famiglia vanta sommi pontefici Come Onorio III e Onorio IV e altri tre papi: San Benedetto II, San Gregorio II ed Eugenio II e innumerevoli cardinali, vescovi, senatori e condottieri.
Luca Savelli ebbe la carica di Maresciallo di Santa Romana Chiesa e di custode perpetuo del Conclave nel 1270, la carica più prestigiosa conferibile a una casata da parte di un pontefice nonchè il privilegio della giurisdizione sulla Corte Savella (tribunale e carcere romano). La detenzione perpetua di entrambe le cariche, caso unico nella storia, e l'eccezionale numero di papi, cardinali, vescovi e condottieri configurano la famiglia come forse quella più connessa con il potere e le istituzioni di Roma in tutta la stora della Chiesa.
Le loro origini si perdono nella leggenda, i Sabelli erano una delle tribù che contribuirono alla formazione di Roma e si narra fossero discendenti da Aventino, re degli Albani.
Papa Onorio III approvò la Regola di San Francesco d'Assisi e incoronò a Roma Federico II di Svevia come imperatore del Sacro Romano Impero.
Luca Savelli (XIII secolo) portò grandi fortune alla famiglia parteggiando per Federico II contro papa Gregorio IX, oltre a procurare alcuni feudi sabini.
Papa Onorio IV aumentò il potere e la ricchezza della casata, nel suo testamento appaiono i possessi di Albano, Castel Savello, Castel Gandolfo, Castrum Leonis (in Sabina), Castrum Faiolae, Castrum Arignani, Cesano, Scrofano, Palombara, Monteverde in Sabina, ecc.
Per molte generazioni gli eredi di Onorio IV continuarono a dare lustro alla famiglia e ad aumentare i possedimenti a Roma e nel Lazio.
Parte del palazzo dei Savelli al Teatro di Marcello
Ricostruzione del Teatro di Marcello
Nel 1368 acquistarono la fortificazione costruita sul Teatro di Marcello poi nota come Monte Savello che fecero costruire su progetto di Baldassarre Peruzzi nel XVI secolo. E' un palazzo rinascimentale che per la sua realizzazione comportò la demolizione di cospicue parti dell'antico teatro e la ricostruzione del terzo ordine, e nella cavea fu installato un giardino.
Il massimo splendore della famiglia fu col cardinale Giulio Savelli che raccolse una ricca collezione di sculture antiche e vi istituì un cenacolo letterario, alla sua morte il palazzo passò agli Sforza Cesarini che lo dettero alla Congregazione dei Baroni (organismo della Curia romana, soppresso), passò poi agli Orsini che apportarono profonde modifiche. Espropriato dalla Cassa di Risparmio di Roma nel XX secolo, fu ceduto in gran parte a Leone Caetani, successivamente fu ceduto e frazionato.
Monumento a Paolo Savelli (1350-1405)
Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari (Venezia)
Paolo Savelli fu un condottiero al servizio della Serenissima; Massimiliano Savelli Palombara, marchese di Pietraforte (1614-85), è stato un alchimista e poeta che fece costruire la famosa porta Magica di Roma, unica testimonianza di architettura alchemico-magica del mondo occidentale ancor oggi esistente il cui significato non è chiaro. Posta nei pressi della chiesa di Sant'Eusebio in Piazza Vittorio Emanuele II, un tempo era collocata all'interno del giardino privato della villa del marchese rasa al suolo nell'Ottocento, oggi è sulla pubblica piazza.
La famiglia si estinse nel 1712.
Oggi ci troviamo di fronte a uno dei piu' antichi e ricchi casati della nobilta' romana ... di nome e di fatto. Tra tutti i post letti sui patrizi, pochi hanno avuto piu' di un papa e, credo proprio nessuno, cosi' tante cariche pubbliche, e prolungate nel tempo, legate alla citta' e alla chiesa. Eheheh inutile quindi chiedersi 'il perche' e il percome' del loro prestigio sociale ed economico. ;o) Immagino quindi che qualsiasi richiesta o favore venisse avanzato da un qualsiasi Savelli non restava disatteso. Oltre che primeggiare a Roma ed emergere in altre citta' italiane, la loro forte influenza condiziono' la storia di molte altre cittadine laziali. Dobbiamo sempre comunque avere presente che buona parte dell'Italia centrale era territorio dello Stato della Chiesa e quindi tutto sommato i Savelli hanno continuato a giocare in casa. Delle proprieta' che portano ancora il loro nome, anche solo come riferimento toponomastico, e' rimasto ben poco a causa della loro estinzione e dell'inevitabile trasferimento dei loro beni ad altri casati. Noi romani quasi non facciamo caso allo scempio effettuato su Teatro Marcello perche' siamo abituati da sempre a vederlo cosi' com'e' ... ma a pensarci bene, oltre che impossesarsi di un monumento lo hanno completamente snaturato :o( Quei secoli sono stati letali per il nostro patrimonio storico perche' tanto e' andato disperso o riedicato. Chi posseva una proprieta' in cui era presente un qualsiasi reperto, poteva tranquillamente usarlo per i propri scopi :o(
RispondiElimina@ ZeN: Abbiamo appurato che all'epoca le nobili casate avevano a libera disposizione i monumenti dell'Antica Roma, credo pure sia stata un'evidente dimostrazione di prestigio e potere arraffare aree antiche costruendoci dentro e fuori, quasi come fosse un' "eredità" di cui avevano il diritto e la continuità, Chiesa compresa. I Savelli se sò magnati parte del Teatro di Marcello col loro palazzo, devo dire che fanno a cazzotti quasi come le chiese cristiane inserite nelle moschee arabe in Andalusia. Sono tutti inserimenti ben pensati che hanno uno scopo ben preciso. Adoro il Teatro di Marcello, e son di parte. Ahahahaha!
RispondiEliminaI Savelli hanno imperversato pesantemente in Roma e fuori per secoli, forti dei loro appoggi e del loro parentado, proiettati alle glorie più alte, e ne hanno fatto la storia. All'epoca ste cose non erano "scandalose" ma facevano parte di una mentalità comune e diritti assodati col beneplacido pella Chiesa, vera sovrana dello Stato. Roma è ricchissima di inserimenti nelle strutture romane antiche, noi profani cerchiamo di immaginare quel che era prima ma questa è anche la sua immagine odierna in cui in ogni angolo puoi trovare un palazzo contornato da antichissime vestigia. :o)