lunedì 11 maggio 2020

Il grande fiume sacro

Il ghiacciaio di Gangotri che si sta ritirando di 25 metri l'anno
foto da wikipedia.org




Gangotri, le sorgenti del Gange



Il fiume Gange è lungo 2.507 km, nasce dall'Himalaya e sfocia sul Golfo del Bengala, localmente si chiama Ganga e attraversa l'India e il Bangladesh.



 Gangotri



Nasce sul ghiacciaio di Gangotri a 7756 mt sul mare nell'Uttarakhand, da millenni ha una grande importanza nella religione indù ed è adorato nella sua forma personificata della dea Ganga.
Nel IV-I millennio a.C. i grandi fiumi erano l'Indo e il Sarasvati, più tardi il Gange assunse il posto principale e diventò la storia della civiltà e della cultura dell'India. Il sacro fiume ha origine dopo la confluenza di 6 fiumi, da questo punto prende il nome di Gange.



 La discesa di Ganga



Il fiume e la dea Ganga hanno un grande significato spirituale e simbolico nell'induismo, Ganga ("che va veloce") personifica il fiume in forza di divinità femminile. Tranne l'Indo, i fiumi indiani hanno nomi femminili e sono venerati come divinità, secondo la mitologia la dea è in realtà un flusso di acque cosmiche. I Veda lodano il fiume Saraswathi più di ogni altro, pare che quando si è prosciugato per i cambiamenti climatici la gente si sia spostata sul Gange che ha acquisito un significato religioso.



 Pianura indo-gangetica



Sulle sue sponde si trova la maggior parte dei siti antichi e storici, per secoli gli indù l'hanno usato con i suoi affluenti per coltivare le terre, dissetarsi e purificarsi l'anima.
Ganga è la sorella di Parvati e moglie di Shiva, lei e i suoi affluenti sono associati alla nascita del figlio di Shiva, Kumaraswami, a Krishna e a numerosi personaggi epici.






Il Buddha e Mahavira vagavano sulle sue rive e bevvero le sue acque, molte storiche battaglie vi sono state combattute.
Il suo bacino è di fondamentale aiuto per il settore agricolo e l'economia indiana e del Bangladesh, con i suoi affluenti fornisce una perenne fonte di acqua per l'irrigazione di una vastissima regione.
Vi si coltivano riso, canna da zucchero, lenticchie, semi oleosi, patate, grano, legumi, peperoncino, senape, sesamo e iuta, importante è anche la pesca anche se le sue acque sono inquinate.
 

2 commenti:

  1. Il Gange direi che e' il fiume sacro per eccellenza :o) In quasi tutte le religioni antiche le acque dei fiumi e dei laghi sono state associate a dei e a forze rigeneranti e benevole ... d'altronde l'acqua e' fonte di vita ;o) Ricordiamo per importanza ad esempio il Nilo o, se vogliamo, perfino il Tevere, anche se i romani, unici nel loro modo di fare, avevano divinizzato anche la cloaca massima ahahah :oD Ma le religioni si sono mutate col mutare degli uomini e la maggior parte di loro non relaziona piu' le forze e gli elementi della natura con i vari Dei, eccezion fatta per l'India e quanche altra nazione limitrofa. Ecco perche' il Gange e' da consideransi il fiume sacro per eccellenza: le religioni piu' arcaiche ancora sopravvivono ed e' venerato oggi al pari di secoli e secoli fa' ;o) Le sue acque sono inquinatissime ma e' talmente talmente forte la credenza che: 'ogni cosa che vi si bagni si purifica', al punto che e' facilissimo vedere abluzioni, immersioni e riti vari in contesti di totale degrado. Probabilmente avranno du' anticorpi cosi' ahahah, se no non si spiega! :oD Anche i suoi affluenti sono divinizzati, ma in forma minore o comunque subordinata a quella del Gange e della dea Ganga. E' stato bello vedere la sua sorgente ma e' ancor piu' bello vedere le cerimonie della gente in suo onore :o)

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  2. @ ZeN: Inzia qui un piccolo viaggio lungo il Gange con alcune città sorte sulle sue rive che sono tutte meta di pellegrinaggi.In questo fiume sopravvive il "delfino del Gange", quasi estinto, ma ci sono tentativi di tutela. Credo che sopravvivere alle abluzioni nelle sue acque e nutrirsi dei vegetali annaffiati con esse senza andare all'ospedale sia una questione di "immunità" conquistata in decenni di pratica, altrimenti non si spiega...è comunque un fiume sacro e mitico di grande rilevanza per i vivi e per i morti. Partiamo dalle sue sorgenti percorrendo il suo corso per conoscerlo un pò meglio. :o)

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