giovedì 21 maggio 2020

Il grande fiume sacro n.2





Oltrepassato il confine con il Bangladesh il ramo principale del Gange cambia nome in Padma.
Il Gange inizia a ricevere le prime acque inquinate poco dopo le sorgenti, attraversando zone ad alta intensità abitativa raccoglie grandi quantità di inquinanti e berne le acque o immergersi comporta un alto rischio di infezione.
La sua pianura (di 1milione di Kmq) è una delle zone del pianeta più densamente popolate e abitate al mondo (quasi mezzo miliardo di persone) inoltre le Nazioni Unite hanno indicato che i ghiacciai dell'Himalaya che lo alimentano potrebbero scomparire entro il 2020 con il rischio che lo scorrere del fiume diventi un evento stagionale risultante dai monsoni.
Gli Indù credono che bagnarsi nel Gange, specie in alcune occasioni, permetta il perdono dei peccati e un aiuto a raggiungere la salvezza e far salire l'anima al cielo, per questo ci sono strutture dedicate alle abluzioni chiamate "ghats" (i ghats possono essere scalinate che scendono a un corso d'acqua, una piscina o un lago e sono usati anche per la cremazione).


2 commenti:

  1. Il Gange, fiume sacro per eccellenza, e' anche uno dei fiumi piu' inquinati al mondo perche' nelle sue acque viene veramente scaricato di tutto. Ai nostri occhi puo' sembrare quasi un paradosso il fatto che sia cosi' religiosamente importante ma nel contempo cosi' poco rispettato e salvaguardato. Per trovare il bandolo della matassa bisogna adeguarsi al modo di pensare induista che vede il Gange come la rappresentazione di una benefica Dea dalla forza purificatrice ... quindi qualsiasi cosa entri nel suo corso viene automaticamente purificata ;o) Personalmente invece credo maggiormente alla tua teoria dei du' anticorpi grandi cosi'! Ahahaha :oD Bagnarsi piu' volte al giorno nel fiume fa' parte dei riti quotidiani dell'induismo ma non tutti possono farlo a causa della lontananza. In questo caso credo che per assolvere alla ritualita' quotidiana possa andar bene qualsiasi altro corso d'acqua. Molti usano anche portarsene un po' a casa da usare per i malati o come protezione per la famiglia. Il top di gamma per gli induisti e' riuscire, almeno una volta nella vita, a partecipare ad una ricorrenza a Varanasi: capitale religiosa che, con la sua scalinata che si tuffa nel Gange, detiene una delle piu' belle scenografie indiane. Durante i festeggiamenti si vede proprio di tutto, a partire dalle cremazioni per finire con le abluzioni personali. Non e' raro anche osservare persone che 'regalano' una candelina o dei fiori al fiume mentre sollevano e rilasciano delle piccolissime quantita' d'acqua, in quel caso stanno pregando gli Dei o i propri avi. E' un mondo che mi intriga si'!

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  2. @ ZeN: Se non fosse un fiume sacro sarebbe solo un grande fiume altamente inquinato vietato alla pesca e alla balneazione, gli Indiani ne sfatano la pericolosità continuando a bagnarvisi, a farci abluzioni, a mangiarne il pesce e usando le sue acque per l'agricoltura ma credo sia una prerogativa riservata solo a loro, che per generazioni si sono quasi immunizzati. Rimane la sede più suggestiva al mondo per i meravigliosi riti che si perpetuano da secoli nelle città bagnate da questo fiume, riti che attirano gente da tutto il mondo e di tutte le religioni. :o)

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