Stemma della famiglia Salviati
foto da wikipedia.org
Antica famiglia ducale di Firenze risalente a Gottifredo vissuto nel XII secolo, ma il primo personaggio accertato storicamente è Cambio di Salvi priore e gonfaloniere di giustizia a Firenze nel 1335.
Importanti le cariche pubbliche ricoperte a Firenze con il record di 63 priori, 21 gonfalonieri di giustizia e 6 alti prelati, la loro ricchezza era data dall'attività bancaria e dal commercio delle lane.
Nel XVI secolo gravitarono intorno alla corte medicea a partire dal matrimonio di Jacopo Salviati con Lucrezia de' Medici, figlia di Lorenzo il Magnifico e sorella di papa Leone X.
I Salviati erano contrari all'affermazione del principato di Cosimo de' Medici ma Averardo si mostrò favorevole anche per i suoi stretti vincoli finanziari con i Medici e progressivamente tutti i Salviati riallacciarono i rapporti commerciali e politici con i Medici.
Palazzo Portinari Salviati si trova in Via del Corso a Firenze, chiamato anche Palazzo Cepparello qui Folco Portinari, padre di Beatrice, la musa di Dante Alighieri, aveva alcune case che nel Quattrocento vennero trasformate in un palazzo, nel 1456 fu acquistato da Jacopo Salviati che lo fece ampliare e rimodernare forse dal Michelozzo, poi sviluppato da Giuliano da Sangallo.
Maria Romola Salviati (1499-1543)
del Pontormo
Vi abitò la figlia di Jacopo Maria Romola Salviati, madre di Cosimo de' Medici. Venduto ai Ricciardi, nel 1808 fu ereditato da Pietro Leopoldo di Giannozzo da Cepparello, nel 1865, durante il periodo di Firenze capitale, fu sede del Ministero di Grazia e Giustizia. Oggi è proprietà del gruppo taiwanese LDC (Luxury Dreams & Culture) che ha progettato il recupero e il restauro e realizzato 44 unità abitative con garages e al piano terra qualche attività commerciale, ma il principale palazzo familiare era l'attuale Palazzo Borghese in Via Ghibellina.
A Firenze i Salviati fecero edificare la Cappella Salviati o di Sant'Antonino Pierozzi nella chiesa di San Marco.
Giovanni Salviati (1490-1553) cardinale e vescovo
di Pier Francesco Foschi
Con la morte del cardinale Salviati i beni e i titoli furono ereditati da Anna Maria Salviati moglie del principe Marcantonio IV Borghese.
Scipione Salviati si oppose al nuovo Stato italiano, fondò l'Ospedale Bambin Gesù a Roma e fece realizzare Villa Salviati a Migliarino (Pisa).
Palazzo Salviati in Via della Lungara a Roma (XVI secolo) fu progettato da Giulio Romano, costruito per il camerario segreto di Leone X Filippo Adimari e venduto nel 1552 al cardinale Giovanni Salviati. Nel 1794 passò ai Borghese, oggi è sede dell'Istituto Alti Studi della Difesa.
Prospetto di Via Canova, Roma
Il cardinale Anton Maria fu protettore dell'Ospedale di San Giacomo degli Incurabili in Via del Corso e Via Canova a Roma che rifondò nel XVI secolo, oggi chiuso e al centro di una contesa in quanto la casata non vuole diventi oggetto di speculazione immobiliare.
Palazzo Salviati-Quataresi o Salviati dell'Isola delle Stinche si trova in Via Ghibellina a Firenze, è un interessante esempio del periodo di transizione fra le case-torri e i palazzi. Risale al XIII secolo ampliato e trasformato nei secoli XVI e XVII.
Altro palazzo della famiglia a Firenze si trova in Borgo Pinti: Casino Salviati o Borghese. Del Seicento, con ingresso di forme neoclassiche del XIX secolo, passò ai Borghese nel 1794, negli anni Sessanta una porzione di giardino fu acquisita dal Comune, il Giardino del Borgo, tuttora aperto al pubblico.
Villa Salviati o Villa del Ponte alla Badia si trova in Via Bolognese a Firenze, oggi è sede degli Archivi Storici dell'Unione Europea. Era un castello dei Montegonzi, nel 1445 lo acquistò Alamanno Salviati che lo fece ridurre a villa, passò poi agli Aldobrandini-Borghese, oggi è proprietà del Governo italiano.
Palazzo Salviati a Pisa ha la facciata cinquecentesca che ingloba edifici del XII secolo.
Le vicende dei casati storici il piu' delle volte sembrano delle vere e proprie telenovele incentrate sul potere e sull'affermarsi di una famiglia piuttosto che di un'altra. Ecco questo ho pensato leggendo il post di oggi :oD Da qui mi immagino le fatiche fatte, spesso proprio a suon di spallate, da ogni 'capostipite' per emergere dalla massa e guadagnarsi il proprio posto in societa'. Una volta raggiunta questa meta, si son 'mangiati' gli uni con gli altri a suon di matrimoni, tradimenti e di sgambetti economici, proprio come avrebbero fatto delle belve in un'arena. I piu' capaci hanno resistito e si son cibati delle proprieta' e dei titoli altrui, altri si sono estinti o comunque hanno perso tutto. La maggior parte del 'percorso' dei piu' antichi Salviati e' stato fatto in maniera autonoma, senza aiutini diciamo, attraverso cariche pubbliche e lavori bancari. Poi, tramite l'imparentamento con i Medici, c'e' stato un vero e proprio salto sociale e qualitativo. Da questo punto in poi, ufficialmente entrarono nell'elite patrizia. Forse e' stato proprio questo il loro maggior momento di gloria ben vissuto tra palazzi, ricchezze e con loro prelati che li riparavano dalla vita. In questo lasso di tempo sono comunque anche emersi per una sorta di impegno sociale attraverso la fondazione di svariati ospedali. Il Bambin Gesu' e' resistito negli anni, anzi, si e' migliorato aumentando le sedi e praticando una medicina all'avanguardia. Purtroppo invece il San Giacomo, amatissimo e rinomato tra i romani, e' caduto in disuso :o( Le loro abitazioni, sparse tra la Toscana e il Lazio, piu' o meno sono stilisticamente simili, severe e tristine, in quella sorta di rinascimentale che molto ha radicato in quelle zone. La mia preferenza e' caduta sulla Villa del Ponte alla Badia, una bella dimora in signoril-castellifero :o) Ma come asserivo prima del leone mangia leone, i Borghese subentrarono nel cognome e nelle proprieta' ;o)
RispondiElimina@ ZeN: In effetti Villa del Ponte alla Badia, per quanto cambiata, è la dimora più bella da vedere oggi. E' un'altra famiglia che è emersa dal "volgare popolino" in tempi antichi aprendosi la strada fra la nobiltà anche di Roma. Mi ha molto incuriosita il San Giacomo di cui ignoravo l'esistenza e le cui sorti sono nebulose... O.o'
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