martedì 27 agosto 2019

Primati italiani




Sono 10 anni che in Italia mancano i medici, specie negli ospedali di provincia, nel 2025 sono previsti 16000 medici in meno negli ospedali soprattutto gli specialisti in medicina d'emergenza, pediatria, chirurgia generale, medicina interna, rianimazione e terapia intensiva con la conseguenza che tanti reparti chiuderanno.
Questo è il risultato di anni di tagli alla spesa sanitaria e il blocco delle assunzioni. Abbiamo medici decisamente attempati che sono prossimi a lasciare il lavoro. Ci sono i giovani laureati ma non possono lavorare negli ospedali perchè non hanno la necessaria specializzazione e non riescono ad accedere alle scuole per diventare cardiologi, ortopedici, pediatri, ecc.
Per specializzarsi bisogna frequentare scuole presenti nelle università e negli ospedali, le lezioni durano fino ai 5 anni e si percepisce una remunerazione di circa 25.000 euro l'anno, si accede tramite un concorso nazionale ma i posti sono pochi a causa dei tagli e la mancanza di programmazione.
C'è un tentativo di cambiamento con un decreto che autorizza gli specializzandi del quarto e quinto anno di inserirsi in tutto il Paese, questo per permettere a tutti i laureati di specializzarsi.
Quelli che si specializzano all'estero non tornano in Italia per lavorare perchè qui gli stipendi partono da 2400 euro al mese, in Germania invece da 5500 e in Gran Bretagna da 4300.



I NUMERI



In Italia presso le strutture pubbliche lavorano 213 medici per 100mila abitanti, nel 2025 di questo passo si arriverà a 181; in Francia ogni 100mila abitanti ci sono 264 medici; in Germania 237 e in Spagna 227.
In Italia il 35% dei medici lascia l'ospedale prima del pensionamento per operare nel settore privato dove guadagna di più ed è meno stressato.
Ogni anno oltre 10.000 laureati del settore rimangono disoccupati.



2 commenti:


  1. Gli ospedali sono allo sbando ... diciamolo :o( Tagli al personale, tagli su medicinali e medicamenti ... e tagli pure agli ospedali stessi :o( Il primo passo e' stato quello di far chiudere gli ospedali piu' piccoli per accorpare tutto nei piu' grandi, ma spesso piu' lontani e scomodi. Nel contempo c'e' stato un taglio di assunzioni per il personale infermieristico, medico e specialistico :o( Hai ragione che non vengono assunti nuovi dottori e che quando andranno in pensione i piu' vecchi, i novelli camici bianchi non avranno neanche avuto il tempo di crearsi l'esperienza necessaria. E' fondamentale che i nuovi laurati, per quanto bravi, possano affiancare chi il mestiere lo ha ormai nel sangue ... per rubare con gli occhi manualita' e consigli che nessuna scuola da'. Spero sinceramente che qualcosa cambi altrimenti saremo costretti a vedere tanti buoni cervelli che espatriano.

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  2. @ ZeN: E' una delle dimostrazioni pratiche di come la nostra politica e le gestioni statali e amministrative siano da molti anni incapaci e disinteressate al benessere degli Italiani. Non ci sono controlli interni contro lo spreco e al personale (milioni buttati al cesso che si sarebbero dovuti investire sulla quantità e qualificazione dei medici), gli ospedali spesso sono fatiscenti e sporchi, e adesso non c'è nemmeno il necessario per far andare avanti un ospedale. Nessuno sorveglia e corregge nessuno. Questa lascività ricade, naturalmente, sui più deboli e i bravi medici (quelli che vogliono lavorare bene) se ne vanno dove sono accolti e pagati adeguatamente. Rimaniamo noi, statue di sale, sperando non ci capiti mai niente. :o/

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