giovedì 8 agosto 2019

Copertino e Corigliano d'Otranto (Lecce)




Copertino ha circa 23.000 abitanti, fu normanna e poi sveva, con gli Angioini fu ampliato il castello. Vari furono i feudatari, nel Quattro-Cinquecento divenne un polo commerciale grazie alle sue vaste distese di oliveti il cui olio era spedito nei Paesi nordici.
Il periodo aureo fu con gli Aragonesi nel Cinquecento, Alfonso Castriota Granai sviluppò l'edilizia civile incrementando la borghesia, passò poi al Viceregno spagnolo e fu messo all'asta nel 1557. Acquistato da Vittoria D'Oria, divenne marchesato.



Il Castello




Durante il Rinascimento nascono sontuosi palazzi, nel XVI secolo arrivarono i Francescani e i Padri Cappuccini con 6 complessi conventuali.
Il Settecento fu segnato da carestie, terremoti e pestilenze, Copertino si salvò ma non dalla morsa fiscale dei Borbone e i Francesi continuarono le prepotenze. La legislazione napoleonica collocherà ancora una volta uomini avidi di cose e di potere che tolsero la marina alla città (Torre Squillace) e i conventi e le chiese furono depredati e andarono ai Borbone.
L'aspetto attuale del Castello risale al XVI secolo ma il primo nucleo è del XIII-XIV secolo, di epoca normanna. Nella Cappella gentilizia si trovano affreschi del Quattrocento.


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Corigliano d'Otranto ha circa 5700 abitanti, vi si parla il ginko, un antico idioma di origine greca.
La fondazione del paese potrebbe risalire al periodo della Magna Grecia o a quello romano o ai Messapi.
Al suo sviluppo contribuì il cenobio basiliano (comunità religiosa) di San Giorgio costruito nel IX secolo che aveva un'antica scuola di lingua greca e cultura bizantina.
Passò sotto il controllo di molte famiglie feudatarie.
Castello de' Monti è il modello più compiuto di trapasso dalle torri quadre a quelle rotonde, di impianto medievale fu radicalmente ristrutturato e ampliato nel 1514-19, nel Seicento fu adattato a esigenze estetiche e di rappresentanza della famiglia del feudatario, fu ingentilito con una nuova facciata sovrapposta alla preesistente con statue allegoriche e un'elegante balaustra in pietra leccese.







2 commenti:

  1. Copertino e Corigliano sono due realta' molto vicine tra loro e mi sembra quasi impossibile che nella prima ci sia da vedere solo il castello, mentre la seconda sia decoratissima ... presuppongo piu' una mancanza di video anziche' di opere d'arte ;o) In molte cittadine pugliesi ci vedo un certo nonsoche' di spagnolo (del nord)... edifici squadrati, bassi, spesso finemente decorati con sculture su pareti per la maggior parte spoglie. Si', anche oggi ho avuto quest'impressione ;o) La bellezza e la ricchezza di queste terre e' stata spesso avvilita da casati o regnanti avidi che hanno spremuto fino in fondo floride economie e cittadini, lasciando dopo il loro passaggio fame e miseria :o( Il castello di Copertino e' bellissimo nonostante le molteplici opere di ampliamento e riammodernamento, ed oggi e' il monumento di punta di questa cittadina. Deliziosissima la cappella con le pareti completamente affrescate! Corigliano ha invece delle presunte origini greche o comunque la cultura locale ha assorbito tantissimo dal vicino oriente. Sono letteralmente rimasta a bocca aperta nel vedere il video in cui sono mostrati tutti i monumenti di spicco, dal castello alle decoratissime case nobiliari :oD La voglia di bello non si e' fermata solo qua perche' ha coinvolto anche gli archi cittadini e le porte d'accesso al centro storico! Ebbene si', Corigliano mostra al visitatore tutto il suo splendore gia' solo passeggiando per i vicoli e osservando facciate e portali ;o) Benche' non datatissimo e' stupendo il pavimento a mosaico della Chiesa Madre ... e per me e' il 'mezzo meglio' di tutti gli interni ;o) Di particolarita' ce ne sono tantissime ... a partire dal castello finemente trasformato in dimora gentilizia dopo aver finito il suo scopo difensivo! La facciata e tutte le pareti decorate con le statue sono da 10 e lode! magnifico si' ;o) Il tutto merita una visita :o)

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  2. @ZeN: Qui stiamo di fronte a due cittadine da 10 e lode. Le architetture mescolano la Spagna col barocco pugliese, oltre gli stili classici del periodo. Il risultato è ben visibile: grande armonia ed eleganza valorizzati dalla pietra usata. Notevole il pavimento a mosaico, un grande "quadro" che va dall'entrata della chiesa all'altare, molto difficile da vedere (per me è il primo), il cui tronco d'albero "accompagna" come fosse una passatoia fino in fondo. C'è solo l'imbarazzo della scelta su cosa vedere. Da visitare tutti e due, sì. :o)

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