Stemma della famiglia Cybo
foto da wikipedia.org
La famiglia Cybo o Cibo è di origine genovese, le prime notizie risalgono al XV secolo ad Arano, nobile genovese che ebbe alti uffici a Napoli e a Roma e fu senatore romano.
La fortuna arrivò in famiglia con l'elezione al soglio pontificio di Giovanni Battista Cybo col nome di Innocenzo VIII.
Giovan Battista Cybo (1432-92) papa Innocenzo VIII
I Cybo si imparentarono con alcune delle famiglie italiane più famose e importanti tra cui i Medici di Firenze, i Della Rovere di Urbino, i Malaspina di Massa Carrara.
Lorenzo Cybo (1500-49)
del Parmigianino
Conte di Ferentillo e Marchese di Massa
Il matrimonio fra Lorenzo Cybo e Ricciarda Malaspina originò la dinastia Cybo-Malaspina che regnò su Massa e Carrara sino al XVIII secolo.
I Cybo si stabilirono a Genova nel X secolo e formarono uno degli alberghi genovesi (una sorta di consorzio di famiglie nobili legate da vincoli di sangue o da interessi economici, spesso abitanti in palazzi vicini).
Nel 1484 papa Innocenzo VIII donò ai Cybo il feudo dell'abbazia di San pietro in Valle a Ferentillo (Terni) che acquisirono anche il Ducato di Massa grazie al matrimonio tra Lorenzo Cybo e Ricciarda Malaspina.
L'abbazia di San Pietro in Valle (VIII secolo) è romanica e di proprietà privata, adibita a residenza alberghiera.
La chiesa, visitabile, risale al VII secolo, l'abside al XII. Ha pregevoli affreschi medievali e rinascimentali di scuola umbra e 4 sarcofagi del II secolo forse di artisti orientali. Le lastre dell'altare principale sono d'epoca longobarda.
"Altinora Peto"
I Doria Landi Pamphilj o Doria Pamphilj sono stati un'illustre famiglia di antica nobiltà genovese e romana.
I tre cognomi derivano da importanti matrimoni: nel XVII secolo Giovanni Andrea II Doria Landi Pamphilj sposò Maria Polissena Landi principessa di Val di Taro (Parma) acquisendo patrimonio, cognome e blasonatura dei Landi; nel 1763 per volere di papa Clemente XIII il cognome, gli stemmi e i beni della famiglia Pamphilj furono concessi a Giovanni Andrea IV Doria a seguito del matrimonio con Anna Pamphilj e per sanare la disputa sul destino di Villa Pamphilj Doria di Roma.
Villa Doria Pamphilj, Roma
Parco storico
Sede di rappresentanza del Governo italiano
Nel 1717 Andrea IV Doria Pamphilj, con la moglie, si trasferirono a Roma per un decreto pontificio che obbligava i titolari di ingenti patrimoni immobiliari di risiedere dentro il territorio dello Stato, prendendo dimora nel Palazzo Doria Pamphilj
di Roma, in Via del Corso (XVI-XVIII secolo)
residenza privata e Galleria Doria Pamphilj, che fu dei Della Rovere e poi degli Aldobrandini. I Pamphilj lo ingrandirono su progetto di Carlo Maderno fino a farne il più importante palazzo abitato della città. Continua ancora oggi a essere residenza della famiglia e ospita la prestigiosa Galleria. Nel 1767 i soffitti delle stanze di rappresentanza furono affrescati in stile barocco.
Giuseppe Maria Doria Pamphilj (1751-1816) Cardinale e arcivescovo
Palazzo Pamphili di Piazza Navona (Roma) risale al 1644-50, in stile tardo rinascimentale fu voluto da papa Innocenzo X. Il piano nobile ha 23 stanze affrescate da grandi artisti e la Galleria è stata progettata dal Borromini. Oggi è proprietà della Repubblica Federale del Brasile.
Giovanni Battista Pamphilj (1574-1655) papa Innocenzo X
Palazzo Doria Pamphilj a Valmontone (Roma) risale al 1652-70, palazzo baronale con 365 stanze, al primo piano si trovano importanti affreschi. La stupenda Sala del Principe ha le pareti decorate a trompe l'oeil e due cappelle, gli affreschi sono del 1657-61. Al piano terra si trova il Museo. Il proprietario è la città di Valmontone.
Palazzo Doria Pamphilj di San Martino al Cimino
San Martino al Cimino (Viterbo)
Un altro palazzo sorge a San Martino al Cimino, del Seicento, la stanza da letto di Olimpia Maidalchini (Donna Olimpia), moglie del marchese Pamphilio Pamphilj, ha una particolarità: il soffitto a cassettoni si può abbassare tramite un sistema di carrucole per ridurre il volume della stanza favorendone il riscaldamento, questo accorgimento è presente solamente in altri due palazzi in Europa.
La famiglia si è estinta nel 2000 con la morte della principessa Orietta Doria Pamphilj.
Altri due casati blasonati si si si :o) I Cybo non li conoscevo ma i Pamphilj qua son rinomatissimi! :o) I Cybo gia' facevano parte della nobilta' e delle elite cittadina quando ebbero la fortuna che un loro personaggio divento' Papa ;o) Da questo punto in poi hanno seguito la medesima sorte di tutti gli altri ... si sono ulteriormente arricchiti e hanno intrecciato matrimoni d'interesse. Per le 'tasche' moderne, anche le piu' facoltose, viene comunque difficile comportarsi come l'epoca ovvero comperare interi paesi con tutto quello che c'era sopra ;o) Questa famiglia, di provenienza genovese, ha comunque mantenuto i propri interessi soprattutto nel centro-nord Italia e non a Roma. Veramente bella l'abbazia di San pietro in Valle la cui punta di spicco e' la Chiesa con gli interni riccamente decorati con antichi affreschi e abbelletica con dei sarcofagi da leccarsi i baffi! :o)
RispondiEliminaI Doria Landi Pamphilj ... gia' erano il 'prodotto' di vari casati incrociati tra di loro quando, il loro Papa, dette la benedizione per i cambi di cognome al fine di evitare il termine della linea di sangue blu che, al tempo, significava soprattutto perdere prestigio benche' si potesse rimanere facoltosi ;o) Questo casato, di indiscussa origine ligure, tramite matrimoni ad hoc si e' ben naturalizzato a Roma ... e lo si vede dai loro possedimenti ;o) Certo siamo lontani dai Colonna eh, ma anche loro non si sono fatti mancare nulla e lo si vede benissimo dai loro palazzi romani e da quelli della prima provincia! Oltre ai possedimenti che hai ben illustrato, la cittadinanaza romana e' grata per aver ottenuto Villa Doria Pamphilj, o semplicemente Villa Pamphilj, un enorme parco e polmone cittadino ;o) Le loro dimore, preziose e decorate, dimostrano appieno quale tipo di potenza potevano aver raggiunto nella Capitale ;o) Interessante il soffitto che si cala nel palazzo di San Martino ... eheheh la' siamo belli alti e quando vuole fa' un freddo che si bubbola :oD
@ ZeN: Due casate di origine ligure, i Cybo defilati nei loro territori di origine e i Pamphilj che si sono installati anche a Roma. Il loro percorso verso il più alto prestigio è uguale: papi,prelati e matrimoni calcolati "a tavolino". Logicamente i Pamphilj a Roma dovevano sfoggiare, vista l'agguerrita concorrenza, e lì hanno dato il massimo per sfoggiare la loro potenza e la loro ricchezza. I Cybo ebbero la bellissima abbazia di San Pietro in Valle a Ferentillo con tutto il territorio annesso, i Pamphilj ebbero gatte ben più dure da pelare per emergere a Roma. Ecco Villa Doria Pamphilj, Palazzo Doria Pamphilj di Via del Corso e quello a Piazza Navona, l'apogeo del lusso. Il loro palazzo di Valmontone impallidisce al confronto, per quanto nobile e ricco, quello di San Martino al Cimino da fuori sembra una scuola, sobrissimo. Ho notato che spesso è proprio a Roma che sono state spese le più ingenti somme di denaro per i palazzi e le ville delle casate, cosa che spesso non si ripete fuori dalla capitale dove non esiste competizione o quasi con le altre famiglie nobiliari. In effetti in un feudo il palazzo è uno solo, poi passa di mano fra i vari feudatari che ne fanno modifiche, ma il simbolo del potere rimane uno. A Roma invece c'è una forte concentrazione e innumerevoli palazzi che, nonostante la magnificenza, non troneggiano come quelli di feudi. :o)
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