Nippur
Le città divennero vere città-Stato indipendenti in perenne lotta fra loro (Uruk, Eridu, Lagash, Umma, Adab, Shuruppak, Nippur, Kish, Eshnunna e Mari), ogni città aveva la propria divinità protettrice.
Mari
Durante la dinastia Lagash ci furono violente lotte tra il potere reale e la casta sacerdotale, questi ultimi alla fine persero potere. L'economia fu risanata, fu istituito il primo codice legale e furono avviati programmi sociali che contemplavano la protezione e l'assistenza alle vedove e agli orfani.
Sargon II il Grande, re degli Accadi (popolazione semitica) conquistò tutte le principali città sumeriche unificando la Mesopotamia sotto il suo dominio, il suo successore Naram-Sin realizzò un impero unificando tutto il territorio da mare a mare, poi l'impero accadino iniziò a decadere.
La capitale era Akkad, il governo era centrale e il re era visto come una sorta di divinità che controlla l'impero, difatti Naram-Sin è stato il primo re ad autoproclamarsi dio ma varie città sumeriche si ribellarono.
L'impero accadico fu invaso dai Gutei, un popolo montano proveniente dai monti Zagros (catena montuosa tra Iraq e Iran), erano barbari poco civilizzati che depredarono tutte le città trucidando le popolazioni e distruggendo la capitale Akkad. In questo periodo non ci fu un potere centrale, i re gutei avevano il loro centro di potere sulle montagne.
Le città sumere del Sud però mantennero la loro indipendenza e si distinsero per un'intensa attività culturale.
Gudea fu un re pacifico che si dedicò alla costruzione di numerosi canali, edifici e templi fra cui l'E-Ninnu, il tempio del dio Ningirsu, costruito con la collaborazione di altre città senza badare a spese. Il re Utuk Heral di Uruk nel 2120 a.C. con una sola battaglia sconfisse e scacciò i Gutei dissolvendo il loro dominio.
Con re Ur-Nammu il potere ritornò centrale, fu un re pacifico che ricostruì Ur e altre città, rifece strade, canali, templi e varie ziqqurat, dette impulso alla cultura ed emanò il primo codice di leggi che si conosca.
La civilta sumera, prima coi sacerdoti poi coi re, ha cosi' passato tutte le fasi riguardanti il potere e l'amministrazione delle citta'. Indubbiamente nel vivere in una citta' stato si ha tutto a portata umana ed e' piu' facile arrivare a colloquiare con gli incaricati ad amministrare. Tutti lavorano e producono per un solo luogo ma in caso di necessita' si e' privi di qualsiasi aiuto esterno. In questo campo, tra tutti i popoli, i piu' furbi furono gli etruschi ;o) Loro capirono sia l'importanza di occuparsi della propria citta', sia quella di mantenere buoni rapporti di collaborazione con tutte le altre (docecapoli). I sumeri invece furono colti dal tipico palletico che hanno le civilta' tribali, ovvero farsi guerra tra di loro. Ma le lotte intestine non portano a mai niente di buono, anzi, aiutano ad aprire le porte agli invasori ... e cosi' fu! Belle citta' e ricchezza sono sempre un bocconino prelibato per chi vive di razzie. Bastonata su bastonata, territorio perso su territorio perso, servi' da lezione per le citta' rimaste a darsi un nuovo ordine politico e un potere centrale. Le ricostruzioni grafiche mostrano dei gradevolissimi ambienti, molto ben studiati urbanisticamente tanto da sembrare delle citta'-giardino circondate da robuste mura :o) Elegantissimi i manufatti che sono giunti siano a noi e che 'riposano' tranquillamente nei musei ... per i siti archeologici invece immagino sia difficile capire quanti danni hanno subito a seguito delle ultime vicende :o(
RispondiElimina@ ZeN: Loro avevano un problemino: l'acqua. Quando una cosa è ricercata porta sempre lotte e guerre, a partire dai cercatori d'oro nel Klondyke. Quello che manca o è più prezioso è l'anticamera delle guerre. I centri situati nelle grandi vie di comunicazione erano batostati dalla vita, come quelli situati su confini contesi, tutte situazioni pericolose. Hai voglia a fortificarli! La gente che ci abita è sempre in pericolo, come le bellissime città sumere. ;o)
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