venerdì 18 gennaio 2019

I Ki-en-Gir (Sumeri)

Nippur


Le città divennero vere città-Stato indipendenti in perenne lotta fra loro (Uruk, Eridu, Lagash, Umma, Adab, Shuruppak, Nippur, Kish, Eshnunna e Mari), ogni città aveva la propria divinità protettrice.



Mari


Durante la dinastia Lagash ci furono violente lotte tra il potere reale e la casta sacerdotale, questi ultimi alla fine persero potere. L'economia fu risanata, fu istituito il primo codice legale e furono avviati programmi sociali che contemplavano la protezione e l'assistenza alle vedove e agli orfani.
Sargon II il Grande, re degli Accadi (popolazione semitica) conquistò tutte le principali città sumeriche unificando la Mesopotamia sotto il suo dominio, il suo successore Naram-Sin realizzò un impero unificando tutto il territorio da mare a mare, poi l'impero accadino iniziò a decadere.






La capitale era Akkad, il governo era centrale e il re era visto come una sorta di divinità che controlla l'impero, difatti Naram-Sin è stato il primo re ad autoproclamarsi dio ma varie città sumeriche si ribellarono.
L'impero accadico fu invaso dai Gutei, un popolo montano proveniente dai monti Zagros (catena montuosa tra Iraq e Iran), erano barbari poco civilizzati che depredarono tutte le città trucidando le popolazioni e distruggendo la capitale Akkad. In questo periodo non ci fu un potere centrale, i re gutei avevano il loro centro di potere sulle montagne.
Le città sumere del Sud però mantennero la loro indipendenza e si distinsero per un'intensa attività culturale.
Gudea fu un re pacifico che si dedicò alla costruzione di numerosi canali, edifici e templi fra cui l'E-Ninnu, il tempio del dio Ningirsu, costruito con la collaborazione di altre città senza badare a spese. Il re Utuk Heral di Uruk nel 2120 a.C. con una sola battaglia sconfisse e scacciò i Gutei dissolvendo il loro dominio.






Con re Ur-Nammu il potere ritornò centrale, fu un re pacifico che ricostruì Ur e altre città, rifece strade, canali, templi e varie ziqqurat, dette impulso alla cultura ed emanò il primo codice di leggi che si conosca.



2 commenti:

  1. La civilta sumera, prima coi sacerdoti poi coi re, ha cosi' passato tutte le fasi riguardanti il potere e l'amministrazione delle citta'. Indubbiamente nel vivere in una citta' stato si ha tutto a portata umana ed e' piu' facile arrivare a colloquiare con gli incaricati ad amministrare. Tutti lavorano e producono per un solo luogo ma in caso di necessita' si e' privi di qualsiasi aiuto esterno. In questo campo, tra tutti i popoli, i piu' furbi furono gli etruschi ;o) Loro capirono sia l'importanza di occuparsi della propria citta', sia quella di mantenere buoni rapporti di collaborazione con tutte le altre (docecapoli). I sumeri invece furono colti dal tipico palletico che hanno le civilta' tribali, ovvero farsi guerra tra di loro. Ma le lotte intestine non portano a mai niente di buono, anzi, aiutano ad aprire le porte agli invasori ... e cosi' fu! Belle citta' e ricchezza sono sempre un bocconino prelibato per chi vive di razzie. Bastonata su bastonata, territorio perso su territorio perso, servi' da lezione per le citta' rimaste a darsi un nuovo ordine politico e un potere centrale. Le ricostruzioni grafiche mostrano dei gradevolissimi ambienti, molto ben studiati urbanisticamente tanto da sembrare delle citta'-giardino circondate da robuste mura :o) Elegantissimi i manufatti che sono giunti siano a noi e che 'riposano' tranquillamente nei musei ... per i siti archeologici invece immagino sia difficile capire quanti danni hanno subito a seguito delle ultime vicende :o(

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  2. @ ZeN: Loro avevano un problemino: l'acqua. Quando una cosa è ricercata porta sempre lotte e guerre, a partire dai cercatori d'oro nel Klondyke. Quello che manca o è più prezioso è l'anticamera delle guerre. I centri situati nelle grandi vie di comunicazione erano batostati dalla vita, come quelli situati su confini contesi, tutte situazioni pericolose. Hai voglia a fortificarli! La gente che ci abita è sempre in pericolo, come le bellissime città sumere. ;o)

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