domenica 11 novembre 2018

Castelli & Rocche



Matsumoto-Jo è uno dei pochi castelli monumentali del Giappone, si trova a Matsumoto (Nagano), chiamato Castello del Corvo per le sue mura nere e le ampie tettoie che sembrano ali. Del XV-XVII secolo, nel donjon si trovava la residenza del feudatario e all'interno delle mura c'erano numerosi magazzini per le armi e la biblioreca. All'interno del perimetro più esterno c'erano gli alloggi delle elite dei samurai e la guardia personale del feudatario e dei suoi consiglieri.




Il castello di Himeji-Jo (Giappone, 1333-46, espansioni del 1581, 1601-09, 1617-18) è un edificio militare che sorge a Himeji (Hyogo) Patrimonio UNESCO. E' chiamato "Airone bianco" per il suo colore bianco brillante, tipico castello giapponese. Il maschio fu eretto nel 1601, famoso il suo dedalo di stradine che conducono al maschio centrale, le costruzioni sono posizionate in modo da condurre le forze nemiche in un percorso a spirale con numerosi vicoli ciechi che permettevano ai difensori di tenere sotto tiro gli assalitori. Fu uno degli ultimi possedimenti dei feudatari espulsi nel 1868 dal nuovo governo giapponese.




Qasr al-Kharana è un palazzo fortificato nel deserto a 60 km. da Amman (Giordania), fa parte dei tre Castelli del Deserto forse costruiti per il controllo del territorio e dei punti d'acqua ma che funzionarono anche come residenza estiva di califfi omayyadi. Il castello pare funzionasse più che altro come residenza di caccia, fu costruito in due fasi, nel 661-84 e nell'VIII secolo.




La fortezza di Derawar si trova a Bahawalpur, nel Punjab pakistano. Ha 80 bastioni, le mura sono alte 30 mt. e fu costruito dalla famiglia reale Bhati di Jaisalmer del ceppo induista Rajput. Rimase nelle loro mani fino al 1747, oggi è di proprietà della famiglia Abbasi.





La Rocca di Baltit è un antico edificio fortificato di Karimabad (Pakistan) che fino al 1945 ha ospitato i signori della regione dello Stato di Hunza. Ricostruito e ampliato nei secoli anche a seguito di terremoti e altri eventi distruttivi, nel XVII secolo fu rifatto a seguito del matrimonio dei signori dell'epoca, come parte della dote. Quanto è rimasto testimonia chiaramente le influenze tibetane sulla cultura baltisana. Abbandonata, iniziò un periodo di decadenza anche per via del vasto utilizzo di legno e mattoni di fango per la sua costruzione. I lavori di recupero iniziarono nel 1990 con fondi di istituzioni britanniche e dell'Agha Khan. Oggi è un museo, Patrimonio UNESCO.





Il Palazzo di Caterina o Grande Palazzo di Carskoe Selo (Puskin, San Pietroburgo, Russia, 1752-56) è in stile barocco russo. Di Bartolomeo Rastrelli, è Patrimonio UNESCO. Era la residenza estiva degli zar di Russia in stile rococò iniziato su ordine dell'imperatrice russa Caterina I, venne più volte ricostruito nel corso del XVIII secolo e dopo il crollo degli zar l'Unione Sovietica aprì il palazzo al pubblico come museo. Danneggiato gravemente durante la II guerra mondiale, il suo recupero non è ancora terminato. Il palazzo è conosciuto soprattutto per la sua caratteristica "enfilade" che consiste in un susseguirsi di stanze comunicanti fra loro lungo un unico asse. La sala da ballo ha uno stupendo soffitto dipinto e, attraverso numerose stanze finemente decorate, termina nella riproduzione della Camera d'ambra. La sala da ballo fu progettata da Rastrelli e copriva un'area di 1000 mq., poi c'è la Stanza dei Ritratti, il Salotto di Alessandro con le pareti ricoperte di seta cinese, la Sala da Pranzo bianca e quella verde.



Il Palazzo d'Inverno (San Pietroburgo, Russia, 1711-1837) è in stile barocco russo. Di Bartolomeo Rastrelli, ospita il Museo Hermitage. Fu residenza invernale degli zar, ricostruita nel 1837, gli interni vennero ridisegnati con varietà di gusti e stili ma con prevalenza dello stile rococò. Rifatto tre volte, quando la corte imperiale si spostò a Mosca il palazzo sembrò perdere il suo status di palazzo imperiale. Internamente appare una commistione di elementi barocchi e neoclassici, il rococò del Rastrelli trionfa nella Grande Cappella Imperiale e nello Scalone d'Onore. Nel 1837 scoppiò un grande incendio che distrusse gran parte del palazzo.

2 commenti:

  1. Molto scenografici i due castelli giapponesi, il corvo e l'airone bianco. Orientativamente la progettazione e' simile: base rocciosa a scivolo con sopra una costruzione tipica a tettoni e a piani sempre di minor ampiezza. Gli interni sono eleganti e gradevoli cosi' come i giardini ben curati :o) Quando li vedo mi viene immediatamente da fare un confronto con tutte le altre fortificazioni europee di pari periodo ... e la domanda che 'sorge spontanea' e': contro chi dovevano difendersi? ribelli? contadini? drappelli disorganizzati? Ecco! A lume di naso sono di legno ... e sarebbe bastati pochi arcieri con le frecce infuocate! In occidente ... mura, torri e maschi gia' erano a prova di cannone! Belli pero' si'!
    Il Qasr al-Kharana e' un palazzo molto fortificato dalla linea essenziale ma non privo di quell'eleganza tipica delle architetture omayyade. Pur essendo una casina di caccia me lo immagino che, nel periodo del califfato, fosse pieno di confort e molto accogliente. Il deserto stesso e' una forma di fortificazione perche' i nemici non hanno nessun tipo di riparo ... e se si e' poi protetti da possenti mura ... si puo' stare abbastanza tranquilli ;o)
    La fortezza di Derawar doveva essere meravigliosa! Le sue tantissime torri si degradano in altezza, a mo' di contrrafforti, e donano quel senso di chiusura, di protezione! Per non parlare poi dei 'disegni' e degli ornamenti che sono stati creati disponendo in maniera particolare alcuni mattoncini di costruzione. Anche negli interni c'e' tanta bella architettura che induce a pensare che non fosse solo una fortificazione ma una bella residenza degna dello status del suo proprietario :o) Unica pecca e' che pare sia stato bombardato ieri ... le macerie giacciono la' indisturbate :o(
    La Rocca di Baltit effettivamente assomiglia molto di piu' a un monastero tibetano che a un castello :o) Ha anche quel nonsoche' tipico tibetano del 'mo'rimango sotto le macerie' ahahah e poi invece queste costruzioni resistono secoli :o) Anche gli ambienti interni, molto stretti e frugali, fanno venire in mente una vita religiosa. Interessanti i gradoni che circondano l'edificio e che ricordano molto l'agricoltura a terrazze, ma qua sicuramente saranno stati creati sia per avere un comodo accesso alla fortezza, vista la sua posizione dominante, sia per tenere eventuali nemici allo scoperto.
    Anche i palazzi russi, come le fortezze giapponesi, li ho voluti accumunare perche' hanno molte similitudini :o) Opere entrambi del Rastrelli assolvono appieno il loro compito ... di mostrare la magnificenza degli zar e nel contempo, qualsiasi sia stato il grado e la ricchezza dell'ospite, di farlo sentire impotente e disgrassia' :o) I volti esterni sono barocchi, caratteristica mantenuta negli interni del palazzo d Caterina, sostituita invece con lo stile roCcoco' nel palazzo D'Inverno. Il palazzo di Caterina ha un grandissimo giardino e capricci molto eleganti. Negli interni, se l'occhio riesce a sfuggire a questa sorta di pesante rapimento fatto di bianco e oro che la luce risalta e riflette, si nota la bellezza dei pavimenti e degli enormi affreschi che coprono la maggior parte dei soffitti. Nel palazzo D'Inverno gli ornamenti delle pareti sono piu' discreti e roCocheggianti, il bianco e l'oro lasciano lo spazio ad altri colori e, mentre l'occhio a sto punto si riposa ... ci si accorge pero' che i grandi affreschi dei soffitti hanno lasciato il posto a cassettoni e a piccoli disegni ripetitivi, spesso geometrici (e secondo me di piu' scarso valore). Bhe' ... entrambi belli!

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  2. @ ZeN: Credo che i castelli giapponesi siano un misto di legno e pietra o affini e che all'epoca ci fossero scontri fra i vari potenti dello Stato per prevalere, ma è una mia ipotesi. Preferisco l'Airone Bianco per la complessità della movimentata struttura.
    Mi piace Qasr al-Kharana, un parellepipedo che quasi si confonde con la sabbia ma che all'interno doveva essere fastoso, visto l'utilizzo che ne facevano i califfi.
    Imponente la fortezza di Derawar, quasi una cittadella non fortificata, di più! Mi immagino i viaggiatori che la vedevano apparire all'orizzonte...anche lei sicuramente un tempo fastosa, oggi vediamo l'ombra di quello che era all'interno. Speriamo sia possibile restaurarla perchè merita. ;o)
    In effetti la Rocca di Baltit ricorda il Tibet, almeno in facciata. Poche volte esce il Pakistan per i castelli e le rocche, questa è notevole, molto semplice ma estesa. :o)
    Non potevano mancare i più famosi palazzi russi! Il nostro Rastrelli ha trovato qui l'Eden, ahahaha! Una profusione di oro, dipinti, decorazioni, intarsi, specchi, velluti, ecc. Nulla è stato messo a caso e tutto inneggia alla potenza degli zar. Io preferisco il Palazzo di Caterina, specie all'esterno. :o)

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