martedì 24 luglio 2018

Specie botaniche italiane



La marruca o cappellini o soldini (Paliurus spina-christi) è un arbusto perenne caduco alto fino a 6 mt. con rami spinosi e a crescita molto lenta, ma molto longevo. In Italia si trova in zone collinari tranne sulle isole, una volta era usata per le siepi. I frutti commestibili hanno il sapore della mela essiccata, tostati e macinati sono un surrogato del caffè, dai suoi fiori le api producono un ottimo miele, ma è molto rara sul territorio italiano.



Il melo fa parte di un genere di alberi da frutto o decorativi, Il melo giapponese da fiore (Malus floribunda) è stato portato in Europa del 1862.

Melo giapponese



La specie più nota è il Malus domestica, un piccolo albero deciduo alto fino a 12 mt. che tollera bene il freddo e preferisce un clima fresco e zone fra i 600 e i 1000 mt. sul mare.



Il Malus pumila è originario del Caucaso, è coltivato intensamente in Trentino Alto-Adige, Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, Lombardia e Campania.



Il melo selvatico (Malus sylvestris) è un arbusto o un alberello che può superare i 10 mt. originario dell'Europa e del Caucaso, è usato come portainnesto per la coltivazione del Malus domestica.



Il melograno (Punica granatum) è coltivato da millenni, originario dell'Asia sud-occidentale è ampiamente coltivato nel Caucaso, in Armenia, Azerbaigian, Iran, Afghanistan, Turchia, Israele e in molti altri Paesi. Presente dall'epoca preistorica sulle coste del Mediterraneo, è stato diffuso da Fenici, Greci, Romani e Arabi. E' un piccolo albero o arbusto caduco che può raggiungere i 6 mt. e vivere oltre i 100 anni. Il frutto è una bacca. In Italia la tipica cultivar è la "dente di cavallo" ma le varietà sono numerosissime, resiste all'arido estivo e alle temperature invernali tipiche del Mediterraneo, ama il sole ed è utilizzato anche come pianta ornamentale. Alcuni studiosi di teologia hanno supposto che l'Albero della Vita del Giardino dell'Eden fosse un melograno. In accordo con il Corano il melograno è citato per crescere nel giardino del paradiso ed è descritto fra le buone cose create da Dio.



La menta fa parte di un genere di piante, la menta d'acqua (Mentha aquatica) è una pianta perenne alta fino a 90 cm. fortemente aromatica comune in tutta Italia sulle sponde dei torrenti e dei fiumi, fossi, canali, prati umidi, paludi e acquitrini, fino a 1200 mt. sul mare.



La menta campestre (Mentha arvensis) è perenne, alta fino a 60 cm., molto aromatica, comune nel Nord Italia ma discontinua al Centro e al Sud. Vive negli incolti, nei prati umidi e i campi fino ai 1600 mt. sul mare.



La menta selvatica o menta a foglie lunghe (Mentha longifolia) è perenne, alta fino a 12 dm., pelosa, con un forte e sgradevole odore dolciastro. E' comune in Italia sulle Alpi, vive lungo le strade, i sentieri, nei prati umidi, bordi dei torrenti e fra le felci dai 900 ai 1200 mt. sul mare.



La menta poleggio o mentuccia romana (Mentha pulegium) è perenne, dall'odore aromatico molto intenso, alta fino a 60 cm. Vive nelle aree umide come le sponde dei corsi d'acqua e degli stagni, fino a 1200 mt. sul mare. Non va confusa con la mentuccia o nepitella (Clinopodium nepeta)

Nepitella

usata a Roma per la preparazione dei carciofi.



Il mentastro verde (Mentha spicata) è alto fino a 10 dm., ha un forte odore aromatico, comune in Italia vive lungo i sentieri, le strade e i coltivi, fino ai 1200 mt. sul mare. Con le foglie si può fare il tè o può essere usata come spezia o condimento.



La Mentha suaveolens è perenne, può diventare infestante, ha un forte odore e un sapore simile a quello dell'ananas.



La menta piperita (Mentha piperita) è perenne, fortemete aromatica, è un ibrido coltivato in tutto il mondo ma talvolta si trova allo stato selvatico. Alta fino a 70 cm., è raramente usata in cucina, della menta piperita viene utilizzata l'essenza per preparare bevande e prodotti dolciari e farmaceutici.

  foto da wikipedia.org

La Mentha cervina è perenne, cresce in zone umide e paludi, ha proprietà antisettiche. Alta fino a 5 dm., è rarissima e si trova solo in Sardegna e Corsica fra i 500 e i 1600 mt. sul mare.



La menta francese (Mentha gattefossei) è una piccola pianta perenne.

Ogni specie o ibrido ha differenti usi alimentari, la menta era molto conosciuta già al tempo degli Egizi e dei Romani.



Il mirtillo (Vaccinium myrtillus) fa parte di un genere di piante ed è un piccolo arbusto.
Il mirtillo nero (Vaccinium myrtillus) è un arbusto da frutto selvatico e caduco alto fino a 60 cm. presente sulle Alpi e sugli Appennini nelle faggete e nei boschi di conifere. I mirtilli erano usati per tingere di blu-violetto i tessuti.



Il mirtillo rosso (Vaccinium vitis-idaea) è una piccola pianta da frutto sempreverde con steli striscianti lunghi fino a 3 mt. e alta fino a 30 cm., vive nelle foreste dell'Eurasia settentrionale.



Il mirto o mortella (Myrtus communis) è una pianta aromatica tipica della macchia mediterranea, un arbusto o cespuglio alto fino a 5 mt. sempreverde, di lento accrescimento, ma longevo. In Sardegna è un arbusto comune nella macchia bassa. Ne esistono numerose varietà per scopi ornamentali. In Sardegna è stato operato un miglioramento genetico fino al 2005 per produrre bacche da destinare alla produzione del liquore di mirto. Usato nella tradizione gastronomica sarda, vi si ricava un miele monoflora piuttosto raro.
Nell'antichità era pianta sacra a Venere.



Il mughetto (Convallaria majalis) è una piantina perenne velenosa alta fino a 20 cm. spontanea nelle zone prealpine italiane. Cresce in luoghi boscoso-cespugliosi, manca nell'Italia meridionale e insulare. Coltivato come pianta ornamentale per luoghi ombrosi, in Toscana una vecchia credenza popolare narra che una pianta di mughetto si trovava ai piedi della Croce e che i suoi fiori si piegarono per non vedere soffrire Gesù, da allora mantenne quella posizione.



Il pino mugo o montano (Pinus mugo) è un cespuglio prostrato sempreverde da cui si estrae un olio, è una pianta officinale spontanea che produce l'olio essenziale di mugolio. Generalmente è un arbusto molto variabile, da prostrato a cespuglio ad alberello eretto, a seconda delle varietà e dell'ambiente. Cresce spontaneo sulle montagne tra i 1500 e i 2700 mt. sul mare nelle Alpi orientali, vive nelle aree rocciose, ama la luce e il freddo. E' presente anche sulle Prealpi e in alcune zone degli Appennini. E' usato come albero ornamentale in molte zone, è una pianta pioniera e stabilizzatrice dei terreni sterili e pietrosi, e protegge il fondovalle dalle slavine. Il camoscio è quasi simbiorico col mugo in quanto si nutre dei suoi germogli e dei suoi aghi in inverno.

2 commenti:

  1. Intrigante la pianta della marruca, molto spinosa si' ma dai fruttini commestibili e usata in fitoterapia. Amatissima dalle api :o)
    Le piante da frutto sono pianticine generosissime :o) I fiori di tutte le specie ornamentali sono belli e appariscenti, invece quelli degli alberi da frutto sono meno colorati e piu' piccini :o) Le melettine selvatiche possono essere usate per innestare i meli mangerecci ma se non erro molti vengono anche lasciati cosi' perche' il uo frutto puo' essere utilizzato come 'mangime' per alcuni animali ... il maiale in primis ;o)
    Il melograno e' molto bello da vedere e i suoi frutti, almeno per me, sono squisitissimi! Chicchino chicchino, con la santa pazienza, sono buona a passarci molto tempo su' :o) Eheheh per non parlai poi delle sue caratteristiche 'salutari'! e' ricchissimo di tante buone qualita'! Melograni, fichi d'india, nespole del giappone e more ... si' ci farei il botto ahahah!
    Per le varieta' menta, mentuccia e nepitella c'e' veramente da sbizzarrirsi per quante sono :oD In linea di massima non ne gradisco nessuna soprattutto se consumata 'pura' o nelle pietanze, al massimo tollero qualche caramellina specialmente se la menta e' accompagnata da qualche altro sapore come per esempio la liquirizia. :o) Al contrario invece amo il suo profumo e i graziosissimi fiorellini :o) A Roma la mentuccia accompagna molti piatti, i carciofi in primisi ma anche la trippa etc etc... de gustibus non disputandum est :o(
    Buoni i mirtillini mentre il mirto lo gradisco assai di meno. In Sardegna effettivamente lo trovi sia 'da bere' che da mangiare, io invece lo trovo piu' gradevole da vedere ;o)
    Il mughetto e' una piccolo e graziosissimo fiorellino formato da campanelline bianche veramente piacevoli da vedere soprattuto in natura :o) In Francia e' legato alla festa dei lavoratori e viene piacevolmente scambiato nel giorno del primo maggio ma e' anche legato all'amore e ai fidanzatini :o)
    Il pino mugo non lo conoscevo proprio e sono rimasta affascinata sia dalle sue buone qualita' sia dalla sua forma contorta e imprevedibile :o) E' utilissimo cibo per i camosci, puo' produrre uno sciroppo salutare e fortifica i terreni ... cosa si vuole di piu' da questa bella pianticina? Me piase! :oD

    RispondiElimina
  2. @ ZeN: In Toscana le melettine son chiamate "mele dè maiali"... non ho una passione per questo frutto, preferisco le pere e le pesche saporite e succose. La mela mi "ingolfa" ma le uso per le mie tortine alle mele... ;o)
    Queste non sono tutte le varietà di menta, ce ne sono altre, ho scelto le più conosciute e le più rare. Considerando il loro forte aroma, per me possono crescere indisturbate. :D
    Non ho mai mangiato il mirto, ma il liquore sì! Mi piace... :o)
    Il mughetto, come sai, fa parte della famiglia dei mie fiori preferiti. Ha un buonissimo profumo e lo considero un "fiore perfetto".
    Avevo già sentito parlare del pino mugo, mi piacciono molto le piante che cambiano forma a seconda del clima e del terreno, invece di morire alzano il dito medio e si adeguano. :D

    RispondiElimina