martedì 10 luglio 2018

Specie botaniche italiane

foto da wikipedia.org


Il giunco spinoso (Juncus acutus) forma cespugli alti fino a 2 mt., le foglie e il fusto sono pungenti. Molto comune in Italia, predilige le zone umide delle regioni costiere ad alto tasso di salinità. I gambi sono usati per intrecciare cestini, stuoie, nasse da pesca, ecc.



Il giunco comune (Juncus effusus) è un cespuglio perenne acquatico diffuso nelle zone marittime di tutti i continenti, alto fino a 1,30 mt.



Il giunco marittimo (Juncus maritimus) è un cespuglio perenne, vive su terreni sabbiosi, umidi e salati.



La gramigna rossa (Cynodon dactylon) è un'erba perenne, molto competitiva, considerata infestante, alta fino a 30 cm. probabilmente di origine indiana da dove si è diffusa in tutto il mondo. Predilige climi caldi e tropicali e vive fino a 2200 mt. di altitudine. Nell'antichità era usata per la panificazione e per la preparazione della birra, le foglie tenere si possono mangiare in insalata, i teneri germogli bolliti.



L'ilatro (Phillyrea latifolia) è un arbusto o un piccolo albero tipico della macchia mediterranea, sempreverde, è alto fino ai 7 mt., predilige climi miti e soleggiati e si trova fino agli 800 mt. sul mare.



L'ippocastano o castagno d'India (Aesculus hippocastanum) è un albero ornamentale alto fino a 30 mt. originario della penisola balcanica e del Caucaso diffuso in tutta Italia fino ai 1200 mt. sul mare. Nel passato i frutti erano utilizzati come mangime per gli animali (il nome significa castagno per cavalli), coi semi si produceva una farina e, tostati, un surrogato del caffè. I semi non trattati sono tossici e il legno è di cattiva qualità. In alcune zone d'Italia si usa portare una castagna d'India con sè contro il contagio delle malattie da raffreddamento.



Il kaki o cachi, diospiro, diospero o loto (Diospyros kaki) è un albero da frutto originario dell'Asia orientale, è una delle piante da frutta più antiche coltivate dall'uomo, conosciuta in Cina più di 2000 anni fa. Il suo nome deriva dal greco Dios (Zeus) e pyros (grano), grano di Zeus. Detto mela d'Oriente, fu definito dai Cinesi l'albero delle 7 virtù: vive a lungo, dà grande ombra, dà possibilità di nidificare agli uccelli, non è attaccato dai parassiti, le sue foglie giallo-rosse in autunno sono decorative fino ai geli, il legno dà bel fuoco e il fogliame caduto dà un ricco concime. Alla metà dell'Ottocento fu diffuso in Europa, i primi impianti specializzati in Italia sorsero nel Salernitano, poi in Sicilia e in seguito in Emilia. Oggi i maggiori produttori sono in Campania e in Emilia. Il kaki è considerato l'albero della pace perchè alcuni esemplari sopravvissero al bombardamento atomico di Nagasaki nel 1945. Sono alberi molto longevi e di crescita lenta, caduci, alti fino a 18 mt., subtropicali che, con un opportuno portainnesto, sopportano il clima della Pianura Padana e del Trentino. Nel Napoletano è chiamato legnasanta perchè una volta aperto il frutto al suo interno si vede un'immagine del Cristo in Croce; in Sicilia il seme era sacro in quanto, spaccato a metà, mostra il germoglio della nuova piantina che assomiglia a una mano bianca ritenuta "manuzza di Maria".

  
La gruaria (Erodium gruinum) è una pianta autunnale, cresce sui terreni incolti, fino al 300 mt. sul mare. Erodios in greco significa airone, gruinum, gru.



Il lampone (Rubus idaeus) è un arbusto da frutto che cresce negli spazi aperti all'interno di un bosco o colonizza parti di bosco incendiate o dopo il taglio del legno. Facilmente coltivabile nelle regioni temperate, si diffonde rapidamente.



Il larice comune (Larix decidua) è una conifera decidua molto comune in tutte le Alpi fino oltre i 2500 mt. sul mare, è molto longevo, il suo legno è conosciuto fin dall'antichità per la sua durata e robustezza, per la facile lavorazione, il suo bel colore rosso intenso. Apprezzato in falegnameria specie per gli esterni, immerso nell'acqua diventa resistentissimo. Dalla sua resina si estrae la trementina, da sempre è utilizzato in Trentino, Alto Adige e Bellunese come materiale da costruzione per le case in legno e per le tegole dei tetti, il legno è inoltre usato come legna da ardere. Alto fino ai 45 mt., il larice degli alti pascoli è molto migliore di quello di prato. Il legno è usato anche nella costruzione di imbarcazioni, ponti, parti interrate e immerse in acqua, pavimenti e mobili. A Santa Geltrude (Alto Adige) in una frazione di Ultimo, ci sono 3 esemplari ritenuti millenari, classificati come monumenti naturali, considerati le più antiche conifere d'Europa.



Il lauroceraso (Prunus laurocerasus) è un arbusto sempreverde alto fino ai 15 mt., ha foglie e frutti velenosi. Originario dell'Asia Minore e dell'Europa orientale, fu importato in Italia nel XVI secolo. Vive sotto i 700 mt. di altitudine ed è usato come pianta ornamentale e da barriera.

2 commenti:

  1. Belle da vedere tutte le specie di giunco :o) Utilissimo nell'arte dell'intreccio. Una volta, quando la maggior parte degli oggetti veniva prodotta artigianalmente, era usatissimo. Con l'avvento delle plastiche il suo utilizzo si e' scemato come cosi' sta andando perduta l'antica tecnica dell'intreccio :o(
    La gramigna rossa e' molto facile da vedere. Pur sapendo che e' infestante, mi piace vedere i suoi fiori a forma di zampetta di gallina :o) Quello che non sapevo e' che e' commestibile!
    L'ilatro e' facile scorgerlo tra le pianticine della macchia mediterranea :o) Non sapevo quale fosse il suo nome ma le sue fogliettine verdi mi sono molto famigliari :o) Lungo le nostre coste, laddove la natura resiste alla cementificazione, c'e' un mondo di pianticine che resiste ai venti, alla poca acqua e al caldo :o)
    Le castagne d'india le conosco benissimo e non capisco come molti le confondano con le castagne classiche ... son talmente diverse! L'albero invece non l'avevo mai visto ... e devo dire che appare molto bello soprattutto quando e' pieno di fiori! La tossicita' nel suo frutto mi e' nota ma non sapevo che veniva dato ai cavalli ... pur conoscendolo anche come ippocastano :o( ... credevo che il suffisso 'ippo' fosse solo un grazioso aggettivo e che non si riferisse assolutamente al fatto che 'gli ippo' se lo pappano :oD Sapevo invece che alcuni lo considerano un amuleto naturale e, oltre che venire portato con se', qualcuno lo tiene sotto il materasso :o) Un surrogato del caffe? azz! :o(
    La pianta dei cachi e' bellissima da vedere quando, completamente spoglia di foglie, e' piena di frutti maturi! ehm ... solo allora capisco che pianta e' :o(
    La gruaria e' un graziosissimo fiorellino si si si! Che bel colore!
    Il frutto del lampone, che vagamente assomiglia ad una mora oblunga e non ancora matura, e' tra i 'frutti di bosco' che gradisco di meno :o( Ci sento un retrogusto acidulo abbastanza sgradito :o(
    Mi ha fatto un immenso piacere scoprire che il legno dei larici diventa durissimo se a contatto con l'acqua! ... cosi' finalmente mi spiego perche' i legnami delle baite son si deteriorano! Ahahah difatti mi sembrava stranissimo che venisse usato del legno, che notoriamente non ha un buon rapporto con l'acqua, proprio nelle zone montane che sono le piu' soggette a piogge, nevi e quandi umidita' :oD C'e' sempre da imparare, si'!
    Intrigantissimo il lauroceraso con quelle belle foglie lucide e di gran effetto :o) Evitanto come al solito di mangiare olivette e pallette varie, penso che averlo in giardino sia molto ornamentale ... e il fatto che non perda le foglie, gioca ampiamente in suo favore :o)

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  2. @ ZeN: Mi piacciono i giunchi, senza di loro le paludi sarebbero scarne...putroppo la plastica ha sostituito il lavoro dei cestai. E' più economica e inquinantissima. Eppure adoro le ceste, le trovo molto decorative. :o)
    Belli anche l'ilatro e l'ippocastano. Con tutto il rispetto dei cachi altrui, non è fra i miei alberi preferiti...soprattutto quelli i cui frutti non vengono colti che si spiaccicano in terra e attirano le mie tanto amate vespe... O.o'
    La gruaria è un piccolo tesorino...mai mangiato lamponi ma solo fragole e more. Le more le trovavo in giro, sia mai che mia "madre" spendesse per queste sciocchezze. Ahahaha!
    Ci sono legni che, bagnati, danno il meglio di sè. Sostengono parte di Venezia (e stanno immersi in acqua salata!) da secoli. Altro che palafitte! Reggono palazzoni! :D

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