Urano evirato da Crono
G. Vasari
foto da wikipedia.org
Urano (Cielo Stellato) è la personificazione del Cielo, padre dei titanidi e dei Titani fra cui Oceano e Crono, dei tre Ciclopi e dei Centimani. Questi titani genereranno altri figli a loro volta definiti Titani. Nell'opera di Esiodo è figlio e coniuge di Gea (la Madre Terra), altri ne fanno figlio di Etere (il Cielo superiore). La moglie Gea persuase i Titani ad aggredire il padre (perchè divorava i suoi figli, vedi Zeus), dette a Crono una falce fabbricata da lei così Urano fu evirato, i suoi genitali furono gettati in mare vicino a Cipro e dalla spuma marina che si formò nacque Afrodite e dal sangue caduto sulla terra si formarono le Erinni (personificazioni femminili della vendetta), i Giganti e le ninfe Melie (ninfe del frassino). Detronizzato Urano i Titani consegnarono il potere a Crono. Secondo Diodoro Siculo (storico) Urano sarebbe stato il primo re degli Atlanti, un popolo pio e giusto che abitava sulle rive dell'Oceano, egli avrebbe insegnato loro a coltivare la terra e a vivere civilmente, alla sua morte ebbe grandi lodi e onori divini. In questa tradizione gli si attribuiscono 45 figli, 18 avuti da Tite (Gaia). La bellissima figlia Basileia gli succedette al trono e sposò il fratello Iperione dal quale ebbe Helios (il Sole) e Selene (la Luna). La confusa genealogia di Urano non ha nessuna parte nei miti ellenici. Questo dio, piuttosto remoto, lontano dalla vita degli uomini, non sembra abbia avuto luoghi di culto o altari eretti in suo onore.
Crono divora un figlio
G. Tiepolo
Crono (Kronos, Saturno) è figlio di Urano (il Cielo) e Gea o Gaia (la Terra), titano della fertilità, del Tempo e dell'Agricoltura, padre di Zeus e dei primi Olimpi. Non deve essere confuso con Chronos (divinità del tempo). Con Rea genera Istie, Demetra, Era, Ade e Poseidone. Esiodo afferma che Crono, liberato dal Tartaro quando Zeus lo perdonò, divenne re dell'isola dei Beati dove sono destinati gli eroi (a metà fra uomini e divinità) lì felici e liberi dagli affanni.
Rapimento di Persefone
N. Mignard
Persefone (Persephone o Kore, Kora, Core, giovinetta) è entrata nella mitologia romana come Proserpina. Sposa di Ade, era la dea minore degli Inferi, regina dell'Oltretomba. Per sei mesi all'anno (autunno e inverno) viveva nel regno dei morti svolgendo la stessa funzione di suo marito Ade, negli altri 6 mesi (primavera ed estate) tornava sulla Terra da sua madre Demetra facendo rifiorire la natura al suo passaggio, ma senza nessuna funzione.
Figlia di Demetra e Zeus, fu rapita dallo zio Ade dio dell'Oltretomba che la portò negli Inferi per sposarla ancora fanciulla contro la sua volontà. Fu madre di Agrianome. La madre Demetra, dea della fertilità e dell'agricoltura, reagì disperata al rapimento impedendo la crescita delle messi e scatenando un inverno che non finiva mai. Zeus trovò un accordo per cui Persefone avrebbe trascorso sei mesi con il marito negli Inferi e sei mesi con la madre sulla Terra. Quando la figlia ritornava sulla Terra Demetra, felice, la accoglieva facendo rifiorire la natura, in primavera ed estate.
Persefone contese ad Afrodite il bell'Adone, anche qui Zeus lo affidò separatamente ad entrambe, vi sono comunque altre versioni della leggenda.
Il mito di Persefone trae alcuni elementi dalla mitologia mesopotamica, il suo maggior culto in Italia era localizzato a Catania nel territorio di Enna, a Reggio Calabria, Taranto e Oria (Brindisi) con culti in grotta legati alla fertilità.
Gea o Gaia è una dea primordiale della Terra, dopo Chaos sorse l'immortale Gaia progenitrice dei Titani e degli dei dell'Olimpo. Da sola, senza congiungersi con nessuno, genera Urano, sempre da sola generò i monti, le ninfe e Ponto (personificazione maschile del mare). Unendosi a Urano genera i Titani (Oceano, Colo, Creio, Iperione, Iapeto, Theia, Rea, Themis, Mnemosyne, Phoise, Tethys e Kronos). Dopo i Titani, sempre con Urano, genera i tre Ciclopi (Brontes, Steropes e Arges) e i Centimani (Cotto, Briareo e Gige) dalle 100 mani e dalla forza terribile.
Nell'antica Grecia i giuramenti fatti in nome di Gea erano considerati quelli maggiormente vincolanti, assieme a quelli in nome di Ade e del fiume infernale Stige.
Prima di iniziare a commentare e' bene che io specifichi che la maggior parte di tutto quello che scrivero' di seguito e' soltanto il frutto della mia fantasia dettato dalla voglia di voler dare 'un filo logico' alla mitologia al fine di poter distrigarmi meglio in questo grebano di personaggi :o)
RispondiEliminaLa mitologia geca e romna si basa principalmente sui dei dell'Olimpo ma giustamente non li fanno nascere dal nulla ma donano loro una serie di avi e di parenti con delle caratteristiche fisiche e caratteriali molto particolari. Se vogliamo assimilare gli dei alla massima espressione delle caratteristiche insite nell'animo umano, compresi i vizi e le virtu', giustamente bisogna dotarli di un albero generalogico importante. Nella primordiale visione umana nulla era piu' sacro e divino della natura circostante perche' piena di fenomeni per loro misteriosi e talvolta magici. Ed ecco quindi che il principale protagosta, Zeus, ha come genitori gli 'incestuosi' fratelli Crono e Rea, figli entrambi di Urano (cielo stellato) e Gea (madre terra). La figura di Gea (figlia di Chaos) si perde veramente nella notte dei tempi. E' lei, che fertile come madre natura solo lo e' , ma anche pura e non violata, riesce a far nascere quello che sara' suo figlio e marito Urano e tutta una serie di ninfe e presonaggi di 'contorno'. Incestuosita', tradimenti, nascite senza unioni e amanti vari sono esclusivamnte serviti per dare,, a tantissimi personaggi, dei genitori di 'estrazione nobile' ... e per 'nobile' intendo proveniente dalla natura o dalle sue manifestazioni. Come dici tu, le figure che daranno vita agli dei dell'Olimpo non saranno mai presenti nelle grandi mitologiche ma avranno comunque delle piccole storie personali come quella ad esempio dell'evirazione di Urano o della lotta al potere di Zeus contro il padre Crono.
Persefone, sposa e nipote di Ade, trascorre sei mesi nel regno dei morti e altrettanti in quello dei vivi. Benissimo la possiamo assimilare al ciclo vitale e alla speranza che la morte non e' fine di tutto ... ma e' magari la rinascita di qualcos'altro ... in questo caso, dei fiori :o)
Cosa dire per concludere? Non saprei ... forse la cosa 'piu' logica' che viene in mente e' che sia la mitologia greca che quella romana, altro non siano che 'evoluzioni con personaggi' delle ancora piu' antiche religioni, quelle in cui tutto faceva capo a Madre Natura o Terra Madre (che tanto e' lo stesso) nel caso specifico rappresentata da Gea.
@ ZeN: Le mitologie antiche erano, difatti, anche religioni. Modo per "giustficare" e spiegare il perchè delle cose. Questo in tutto il globo terracqueo... :o)
RispondiEliminaPer quanto il genere umano si autoconsideri "superiore" a tutte le altre specie viventi, sa benissimo che senza una potenza al di sopra di lui difficilmente se la può cavare, fin nelle cose più piccole e quotidiane. Allora si appoggia agli dei minori (casarecci) solo perchè, per esempio, gli lieviti il pane. Da lì è un'escalation di "protezione" fino alle imprese più ardue. Deve credere in qualcosa, specie ai tempi antichi. Ma da dove li facciamo spuntare sti potenti dei? La natura è madre di tutti i fenomeni, è miracolosa, generosa e violenta. Dà e prende. Come gli dei. I poeti e gli scrittori antichi hanno costruito una complessa società di dei pieni di difetti umani ma con poteri soprannaturali (altrimenti come farebbero a proteggerci?). La fantasia è tanta ma non può prescindere dalle radici prettamente umane degli dei. La confusione nelle versioni è totale e per "semplificare" il più possibile (saltando anche episodi importanti altrimenti diventerebbe un'enciclopedia sto post...) mi sono scervellata. Ahahaha! Il bello è che intorcinato tutto lo stesso! Figuriamoci com'era prima... O.o
Cerco solamente di dare un aspetto agli dei, di descrverne il ruolo e il carattere scrivendo solo alcuni episodi del loro mito molto succintamente, specie se strani o poco conosciuti.
Fra gli dei odierni la mia simpatia va a Persefone, porella...che però quando torna sulla Terra fa sbocciare i fiori. :o)