domenica 19 febbraio 2017

Vico del Gargano





In provincia di Foggia, Vico del Gargano conta 1800 abitanti nel borgo, dista 18 km da Peschici, 36 da Vieste e 97 da Foggia.

Nel 970 mercenari slavi al soldo dei Bizantini cacciano i Saraceni dal Gargano, in cambio il loro capo ottiene come ricompensa la proprietà delle terre liberate e ne raduna gli abitanti in un villaggio. Il primo castello è costruito dai Normanni nell'XI secolo, nuovi conquistatori del Gargano, che viene ampliato nel 1240 dall'imperatore Federico II di Svevia. La cinta muraria con una ventina di torri è innalzata nel 1292 da Teodisco de Cuneo. Il feudo viene donato da Ferdinando II d'Aragona a Galeazzo Caracciolo nel 1495. Gli Spagnoli cannonano Vico nel 1529, che nel XVII secolo passa agli Spinelli e si ingrandisce con l'arrivo di numerosi coloni della Dalmazia.

Con le sue case costruite in pietra del Monte Sant'Angelo, Vico si snoda in un reticolo di edifici in semi-abbandono nei tre rioni più antichi (Civita, Terra e Casale), con una ricchezza di portoni, inferriate, stemmi, scalinate, capitelli. La sopravvivenza del borgo antico si deve allo svuotamento del borgo, all'emigrazione, così non si è snaturato come Peschici e Vieste, assalite dal turismo, e un pò alla volta ora Vico cerca di tornare all'antica bellezza nonostante i pochi mezzi.
Il borgo è pittoresco e decadente, con un'architettura spontanea: le stalle al piano terra e l'abitazione al primo piano con uno spazio domestico incentrato sul focolaio. I trappeti sono ricavati sotto le abitazioni, per la molitura delle olive. Molte le chiese fra cui la Matrice, quella di San Giuseppe, la chiesa di San Marco (XIII secolo), quella di Santa Maria degli Angeli (fuori le mura, con il convento dei Cappuccini, ricca di opere d'arte) e la chiesa di San Pietro (sul Monte Tabor, di lunga storia). Le mura in vari tratti sono inglobate nelle abitazioni; il castello ha tracce di vari stili, dai Normanni agli Aragonesi; il palazzo della Bella è neogotico del Novecento, una riproposta dell'architettura di Palazzo Vecchio a Firenze, al quale si ispira.

Prodotto tipico sono gli agrumi (arance). Fra i piatti, il "magliatello" (carne di capretto), il pesce con verdure, l'ostia ripiena (croccante di frutta, mandorla e miele).

Nei dintorni si trova la Foresta Umbra, parte del Parco Nazionale del Gargano, è una foresta sul mare.

Nel borgo si trova il Museo Archeologico; il Museo Civico svela il il mondo sotterraneo in cui lavoravano uomini e animali per la molitura delle olive.

 

2 commenti:

  1. Effettivamente il vecchio borgo, anche se molto tralasciato, appare bello :o) Non penso che ci sia da stare allegri pensando che 'il centro storico sia rimasto intatto e non sia stato snaturato come Vieste o Peschici!' ... snaturare e' brutto ... ma lasciare che tutto vadi a ramengo, credo sia anche peggio :o( Un giusto compromesso sarebbe la cosa migliore :oD L'amministrazione cittadina sembra che il suo 'lavoro' lo faccia perche' nonostante tutto appare ben pulito e lastricato :o) Una rinfrescatina alle facciate e un po' di turismo sarebbe quello che servirebbe :o)

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  2. @ ZeN: Vico è un borgo conosciuto, non preso d'assalto come la costa, ma conosciuto. Il riferimento credo si rivolga alle costruzioni selvagge spuntate come funghi per favorire il turismo. Necessita una più oculata manutenzione, sì, è comunque un piacevolissimo borgo. :o)

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