mercoledì 4 gennaio 2017

Tagliacozzo





In provincia dell'Aquila, Tagliacozzo si trova a 740 mt sul mare, conta 1500 abitanti nel borgo e dista 50 km da L'Aquila, 80 da Roma e 120 da Pescara.

Il territorio fu prima degli Equi e poi dei Marsi, nel 1173 è feudo dei De Pontibus. Nel 1230 circa, dopo la morte di San Francesco, dei frati si stanziarono presso la chiesa di Santa Maria in Silvis, dando vita a uno dei conventi più antichi e importanti d'Abruzzo. Il feudo, nel XII secolo, passa agli Orsini che lo tengono fino al 1497. Nel 1400 il papa Alessandro V stacca la Contea dal Regno di Napoli e lo aggrega allo Stato Pontificio, successivamente la toglie alla famiglia Orsini e da cede ai Colonna, ai quali resta fino al 1806. Nel 1806 ritorna al Regno di Napoli e, finita la feudalità, il paese perde il suo ruolo centrale della Marsica e si avvia la decadenza.

Gli Orsini e i Colonna hanno lasciato gli emblemi del loro potere in paese, come le famiglie i segni della loro distinzione. Tra le viuzze ogni abitazione o apertura è sormontata da un frontone, indice di passata gloria. Le case sono abbarbicate alla roccia, fino in cima al paese. Tagliacozzo è ricca di storia, di chiese e di una meravigliosa piazza, tra le più scenografiche dell'Italia centrale.
La cinta muraria è del 1410, aveva 5 porte e un castello oggi in rovina. Piazza Obelisco è il centro del borgo, contornata da eleganti palazzi con graziose bifore, un loggiato ad archi e finestre rinascimentali. Il teatro Italia era un convento benedettino, adibito a teatro nel 1686; palazzo Ducale è il monumento maggiore di Tagliacozzo, risale al XIV secolo, con la parte costruita successivamente nel secolo seguente, ed è affrescato. Altre modifiche furono poi fatte dai Colonna, ha un cortile d'onore, finestre istoriate, bifore, sale ornamentali, dipinti, scaloni e una cappellina con splendidi affreschi di gusto tardogotico. La chiesa e Convento di San Francesco è citata nel 1252, la primitiva costruzione risale al 1115, fu ristrutturata nel Seicento, quando fu costruito il chiostro affrescato. Resa barocca nel XVIII secolo, fu chiusa dagli editti napoleonici nel 1809. Restaurata nel 1960, ha ripreso la sua funzione di sede francescana. Bellissimi la facciata e il portale, un capolavoro di rosone gotico con fregi orsiniani. La chiesa dei Santi Cosma e Damiano è la più antica e ricca di memorie, malgrado le espoliazioni. Tra il 1230 e il 1380 conservò il diritto di seppellirvi i defunti. Notevoli la facciata con il portale e il rosone, il campanile, l'altare centrale. Interessanti i dipinti. L'annesso monastero ospita monache di clausura. La chiesa della Misericordia, sede dei Cavalieri di Malta, risale al XVI secolo. Nelle vicinanze si trova il santuario di Maria Santissima dell'Oriente, del XIV o XIII secolo, vi si venera una sacra immagine. Fu ristrutturata radicalmente nel 1868.

La gastronomia del luogo è sostanzialmente montanara con influssi partenopei e romani con la pasta all'uovo fatta in casa, la polenta con farina di mais, le carni d'agnello e di vitello, la tradizione secolare della lavorazione della carne di maiale con salsicce, prosciutti, lonze, coppa, fegatelli, salami, guanciali e pancetta. A Natale c'è la pizza con le noci e le nivole ripiene; a Carnevale le frittelle e le zeppole con castagnole al miele e nocchietelle; a Pasqua la pizza e i biscotti (cavallucci e palombelle) confezionati dalle monache di clausura. Poi biscotti con semi d'anice, mostaccioli al cioccolato, barachiglie ripiene di marmellata, amaretti alle mandorle, ciambelle al vino o con la glassa di zucchero.
Piatti tipici gli gnocchetti con ceci, la polenta con salsicce e spuntature e l'agnello a cacio e uova.

Il Museo Orientale (al Convento del santuario della Madonna dell'Oriente) conserva collezioni di antichità egiziane, etiopiche e orientali, poi ex voto, monete e libri rari.

     
  

2 commenti:

  1. Correva l'anno ... (ero giovane) ci sono passata piu' di una volta molto vicino ... ma non l'ho mai visitata :o) Veramente gradevole con significanti 'impronte' delle famiglie patrizie che l'hanno posseduta ... presumo che per loro fosse un avamposto importante ;o) Bella la localita', buono il cibo e calorosa la gente :o) Si', in queste zone si vive ancora bene :o)

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  2. @ ZeN: E meno male... XD
    Bella cittadina, sì. Pare molto tranquilla e ricca di storia. Credo d'inverno ci nevichi, pare non abbia subìto infamie architettoniche. :o)

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