venerdì 6 gennaio 2017

Giovanni Battista di Iacopo detto il Rosso Fiorentino (1495-1540)





Pittore nato a Firenze, formatosi alla bottega di Andrea del Sarto. Mostrò una personalità autonoma e originale fin dalla prima opera. Spirito aggressivo e iconoclasta, diede un contributo fondamentale al manierismo fiorentino, dalla macabra e demoniaca evocazione del celebre disegno degli Scheletri alla pala con Madonna e Santi, alla Deposizione, intellettualistico capolavoro. Nel Mosè e le figlie di Ietro dissacrò i temi michelangioleschi. Nella successiva attività non si ritrovano opere altrettanto originali. Operò a Roma, a Sansepolcro, a Venezia e in Francia, come pittore di corte di Francesco I. Nei lavori alla reggia di Fontainebleau si nota un'eleganza sottile, un tono più grave distingue i dipinti tardi.

2 commenti:

  1. A colpo d'occhio non mi e' piaciuto molto :o( Anche se le scene sembrano ben strutturate ho notato che i volti sono poco curati e 'freddi' ... i corpi dei personaggi mi risultano (ma non ci capisco nulla) molto disarmonici e spesso in pose innaturali. Sicuramente mi sbaglio ...

    RispondiElimina
  2. @ ZeN: Artista "di rottura", almeno inizialmente, credo sia questa la sua peculiare caratteristica. Per il resto, ricorda altri dell'epoca. In alcune opere mi sono piaciuti i colori. :o)

    RispondiElimina