sabato 28 gennaio 2017

Cisternino





In provincia di Brindisi, Cisternino conta 480 abitanti nel borgo, dista 40 km da Taranto, 50 da Brindisi e 80 da Bari.

Casale nel 1180, Cisternino appartenente al vescovo di Monopoli, fu poi venduto a un nobile di Monopoli e appartenne per oltre un secolo a baroni civili. Tornato al vescovo nel 1463, è conquistato dalla Repubblica di Venezia (1495-1528), passando poi agli Spagnoli. Il malgoverno spagnolo e l'oppressione fiscale del vescovo causano il risentimento della popolazione che insorge nel 1647 e brucia la residenza del vescovo-barone, ma la rivolta non ha successo. Nuovi fermenti ci furono con la dominazione borbonica nel 1738.

Si dice che Cisternino fu fondata da un reduce della guerra di Troia, tutta la valle d'Itria è una terra spirituale ed esoterica con antichi insediamenti che testimoniano nei secoli il passaggio di santi e illuminati che vi trascorrevano periodi di penitenza e preghiera. C'è l'origine misteriosa dei trulli, con strani simboli sulla cupola conica. Qui son passati cacciatori paleolitici, i messapi, i Romani, i monaci basiliani, eremiti, califfi e vescovi-baroni detestati.
I vicoli, i cortili e gli spazi del borgo sono frutto di soluzioni architettoniche pratiche, con un senso della comunanza e del vicinato. E' un esempio di architettura spontanea con case imbiancate a calce e i vicoli stretti, cortili ciechi e scalette esterne, archi e balconi fioriti, spazi condivisi pubblici e insieme privati dalla pavimentazione in pietra. Tra l'Ottocento e il Novecento il paese ha iniziato a svilupparsi al di fuori della cinta muraria. La torre romano-sveva risale all'XI secolo, fu eretta dai Normanni, poi ricostruita nel XIV secolo e rimaneggiata più volte. La chiesa di San Nicola (chiesa Madre) è del XII secolo, modificata nel tempo. L'attuale facciata è di gusto neoclassico del 1848, all'interno si trovano magnifiche sculture in pietra viva di Stefano da Putignano: il tabernacolo della Madonna del Cardellino (1517) e un altro più piccolo con putti ed Ecce Homo. Sotto la chiesetta del Purgatorio (XVII secolo) è stata riscoperta la prima chiesa, dell'anno 1000. Il palazzo Vescovile risale al 1560, ha la facciata in stile tardo-rinascimentale; il palazzo del Governatore (XVI secolo) ha una triplice balconata con decorazioni rinascimentali. Da vedere i palazzetti nobiliari delle famiglie Pepe e Cenci; la chiesetta di Santa Luvia (XVII secolo); la torre  e il palazzo Amati; la chiesa di San Cataldo (1783, in stile barocco) e la chiesa di San Quirico (del Sei-Settecento). La Chiesetta romanica della Madonna d'Ibernia sorse intorno al 1100, incorpora un cenobio basiliano costruito vicino a un precedente tempio pagano dedicato alla dea della fertilità Cibele, antico culto del popolo.

Tipico l'artigianato in legno, pietra, delle ceste e dei rosari.
Piatti tipici le friselle, il cacio-ricotta, l'olio extravergine di oliva e il capocollo. Poi le orecchiette al sugo con il pecorino e formaggio ricotta o con le cime di rape e acciughe salate, il purè di fave e gli "gnummareddi", involtini di interiora. Cisternino è nota per le macellerie del centro storico, connesse alle osterie all'aperto, dove si consuma la carne comperata al banco cucinata al momento con una bottiglia di vino.

La campagna di Cisternino è ricca di masserie, le più antiche sono dei secoli XV-XVI, e di trulli, la Valle dell'Itria è Patrimonio dell'Umanità UNESCO.

In località Caranna si trova il Museo del Clima, dove si organizzano eventi sull'ambiente. Alla Mostra Archeologica sono visitabili gli scavi sotto la chiesa Madre.

      

2 commenti:

  1. Bella, veramente bella :oD Diciamo che ci son passati tutti si', ma nessuno ha veramente sconvolto questa graziosissima localita'. Le macellerie-osterie mi hanno ricordato la Grecia, e sono molto frequentate soprattutto dalla gente locale ;o) Ho osservato i trulli e mi sono sembrati diversi rispetto a quelli di Alberobello, qua sembrano 'accorpati' insieme :o) Sono anche rimasta colpita per l'attenzione che mettono in agricoltura e nella produzione di derrate tipiche! :oD Secondo me era meglio che intevistavano una guida turistica ahahah :o)

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  2. @ ZeN: Molti trulli sono "attaccati" per formare piccoli villaggi, oggi presi d'assalto dai turisti, tanto che parono finti... :o/
    Bella località, sì. Interessanti sono le piccole corti dove si svolgevano le attività comuni: un invito a socializzare (o a prendersi per i capelli). XD

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