venerdì 30 dicembre 2016

Arte dell'Antico Egitto

Pittura a fasce
foto di wikipedia.org



L'arte Egizia ha origini antichissime, precedenti al IV millennio a.C., si intreccia con l'arte delle culture vicine (Siro-palestinese e Fenicia) e si può dividere in due grandi periodi: l'arte predinastica e l'arte dinastica. L'arte egiziana è stata sempre legata a eventi celebrativi e di propaganda del potere centrale assoluto, questo termine non esisteva nella lingua egizia perchè il compito dell'artista non era quello di creare ma quello di concretizzare i simboli della potenza terrena e ultraterrena.

Vaso in calcite con boccioli di loto

Quest'arte si caratterizzò per la rigorosa armonia delle geometrie, per la vastità dei temi trattati e per la ricchezza del pantheon divino. La freschezza naturalistica dell'arte della III dinastia giunge poi all'astrazione geometrica delle piramidi di Menfi, quindi all'umanizzazione dei codici e delle norme durante il Medio Regno e infine all'arte magnificente del Nuovo Regno che subiva influenze mesopotamiche e cretesi.

Barca in calcite

Con le dominazioni straniere (Hyksos, Assiri, Persiani e Romani) inizia la decadenza artistica dell'Egitto.
L'arte predinastica si sviluppò dal VI millennio a.C. al 3150 a.C. circa, si manifestò con le incisioni rupestri dell'Alto Nilo e i primi strumenti musicali e fiorirono le necropoli. I vasi erano fatti in terra nel Nilo o in pietra, in un secondo tempo in argilla, poi statuette in terracotta e avorio.

Pettorale dalla tomba di Tutankhamon

Tutta l'arte predinastica fu molto influenzata dalla Mesopotamia. Le prime forme di scrittura geroglifica risalgono al periodo arcaico e le tombe a tumuli di mattoni crudi (mastaba) sostituiscono le semplici fosse.

Canopo in alabastro della tomba di Tutankhamon

L'Antico Regno (III-VI dinastia) definisce tutti i concetti della futura società egizia, come la regalità divina, la casta sacerdotale, la cosmogonia divina, la scrittura, la mummificazione dei defunti e le basi per l'arte futura. Inizia la costruzione delle piramidi colossali, con la V dinastia si svilupparono i primi templi solari (Abu Gurab) per venerare Amon-Ra, dio del Sole. La vita oltre la morte (inizialmente riservata alla sola famiglia reale) viene assicurata a chiunque abbia abbastanza denaro per erigersi una tomba, poterla decorare con dipinti e rilievi che indicano la via da seguire per raggiungere il regno dei morti e poter imbalsamare il proprio corpo.



Per la scultura erano usati l'avorio, l'osso, il legno duro, il granito e la pietra dura. Le opere pittoriche a tempera erano dipinte direttamente sulla pietra o su un intonaco costituito da uno strato di gesso, paglia e fango. In genere lavoravano in gruppi guidati da maestri ai quali spettavano le figure più importanti mentre i pittori riempivano gli abbozzi con il colore. I colori erano ricavati dal ferro, dall'ocra, il carbonio, la malachite, il gesso, la calce e sali di mare (per il verde).

 Pendente

Durante il Medio Regno i templi funerari diventano veri e propri palazzi, assieme alle piramidi di dimensioni ridotte. Compaiono cortili porticati, sale colonnate, cappelle e chioschi per le processioni e i riti legati al faraone defunto, e viali affiancati da sfingi e obelischi (Tempio di Karnak, Tebe). In pittura ci furono due innovazioni: il naturalismo delle tombe di Beni Hasan e la tendenza a dipingere il sarcofago delle mummie. Durante il Medio Regno la produzione di gioielleria, ricca di monili e collane, visse il suo momento miglior con diademi, pettorali dorati con pietre preziose, braccialetti, ecc.
In questo periodo si diffuse l'uso dei canopi in terracotta per conservare le viscere delle mummie e una raffinata arte del mobile. Nel II periodo intermedio il potere centrale si sgretola con le invasioni degli Hyksos, che poi assimilarono la cultura egizia e fondarono la XV e la XVI dinastia.



Venne introdotto il carro da guerra e il cavallo. Avendo gli Hyksos acquisito completamente la cultra egizia, non ci sono testimonianze artistiche e archeologiche palesi del loro periodo. Durante il Nuovo Regno i templi si diffondono ulteriormente, i complessi templari sono sempre più articolati e gli interni sono impreziositi da geroglifici e decorazioni policrome in rilievo. Particolare è il tempio a terrazze (di Hatshepsut). Un'altra particolarità del periodo è data dai complessi templari di Achetaton per il culto di Aton, trionfo della luce, con un susseguirsi di cortili con moltissimi "altari". Nel Nuovo Regno sono inaugurate la Valle dei Re e la Valle delle Regine, la statuaria monumentale si diffonde rapidamente, la pittura e il rilievo giungono a piena maturazione stilistica e creativa con decoratissime tombe e vi fu anche un alto sviluppo delle arti che sperimentano nuove tecniche, nuovi canoni e nuovi temi (Tomba di Nebamon, dipinti di Malqata).

Trasporto delle anfore di vino

Tra la XXI e la XXI dinastia i faraoni sono sepolti nella loro città di origine, quasi sempre dentro al recinto sacro del maggior tempio della città per evitare il saccheggio. Nei bassorilievi e nella pittura gli artisti egizi manifestano nei secoli una serie di convenzioni che rendono l'arte egizia unica e immediatamente riconoscibile, immagine di una società conservatrice e stabile nel tempo. Nella figura umana le spalle e il busto sono di solito collocati frontalmente, il bacino a 3/4, le gambe di profilo, di solito aperte della larghezza di un passo, il viso di profilo ma l'occhio è raffigurato di fronte. Tipiche le proporzioni "gerarchiche", cioè i personaggi più importanti sono raffigurati più grandi. L'uomo era più grande e con carnagione più scura della moglie, posta alla sua sinistra, la figlia del faraone era evidenziata maggiormente in quanto erede al trono. Le lucertole e la api erano raffigurate dall'alto, i coccodrilli di profilo. La scelta dei colori in pittura aveva un significato simbolico, in stretta relazione con le iscrizioni in geroglifico che accompagnavano le scene.




2 commenti:

  1. L'arte egiziana nel suo insieme (pre e dinastica) e' lunga di secoli! La sua evoluzione e' molto lenta e stabile come se fosse di riferimento per la societa' ... poi quando era ora di cambiare pagina, la cambiavano 'digerendo' anche le modifiche architettoniche e pittoriche ;o) Pochi popoli si sono dedicati alla pittura murale come loro ... per non parlare del culto dei morti :oD Le loro cose sono bellissime, particolari e preziose :oD

    RispondiElimina
  2. @ ZeN: Se l'arte egiziana fosse stata più longeva, chissà come si sarebbe evoluta! Le influenze esterne sono normali, ma ci mettevano molto di loro, gli Egiziani... ;o)

    RispondiElimina