martedì 15 novembre 2016

Timidi





Mi hanno definita "timida", "riservata", "introversa". Non mi piace definirmi, anche perchè dal mio naturale stato pacifico e refrattario al confronto diretto e soprattutto polemico, posso passare a uno stato di aperta ribellione, di rifiuto totale e persino aggressivo se mi sento sminuita e sottovalutata. Non ho bisogno per forza di avere una vita sociale (che reputo estremamente impegnativa), ma mi piace una vita armoniosa con pochissime persone sincere. Certo, per entrare in un nuovo negozio, ci metto gli anni. Difficilmente mi metto a fare la "simpatica" per farmi benvolere. Rimango quella che sono: educata, sorridente, riservata. Da me nessuno avrà pacche sulle spalle, ma non avrà alcun problema. Genetica o no credo che i timidi e gli introversi siano l'ultimo problema della società.

4 commenti:

  1. Ho visto il video e ha confermato quello che pensavo ovvero che timidi si nasce ma l'influenza dell'ambiente puo' aiutare ;o) Quello che invece non so' e non capisco e' se esista un accadimento contrario ovvero se i nati non timidi possano essere influenzati dall'ambiente esterno e richiudersi in se stessi :o(
    Penso di averti imparato a conoscerti un pochino si si si ... ogni tanto certo di spronarti e spesso aspetto che tu ti esprima da sola :o) A me vai benissimo cosi' si si si! :oD TVB :oD

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  2. ...averti imparato a conoscerti... e' ostrogoto ahahah ma iii so' le lingue e se non le so' le invento :oD Pora bestia st'italiano qua :o(

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  3. @ ZeN: Nei miei sogni ho sempre pensato che se avessi avuto una famiglia che mi avesse fatto sentire apprezzata e protetta, avrei spaccato il mondo. Invece mi hanno imposto il silenzio (che appena parlavo, mi tacciavano per "molesta"), l'isolamento e la disapprovazione, anche quand'ero brava, anche quand'ero affettuosa. Non c'è stato verso di farsi accettare. Sono allenata da anni a fare il "fantasma", quella che appare e scompare e quella che c'è se chiamata. Il lato positivo di tutta questa violenza psicologica è quello che mi fa vivere perfettamente serena da sola. Ci sto talmente bene che son diventata un'outsider della società, che mi appartiene, ma io non appartengo a lei. Son timida, dubbiosa, sì. Ogni volta che esco dal mio mondo entro in un mondo parallelo di cui non sempre conosco le regole e molto spesso non le condivido. L'isolamento mi ha fatto crescere indipendentemente dagli altri. Non seguo nessuna regola ma ho le mie ben chiare. Posso passare per eccessivamente determinata o poco elastica, invece lo sono moltissimo. Amo tutte le diversità da me, le rispetto e non le critico. Ma se sospetto una presa in giro semplicemente elimino il problema. Chi lo fa, lo farà sempre. Desidero "condire" la vita che mi resta di sorrisi, di comprensione, di luce. Un timido è sempre un'outsider, uno che nessuno riesce a collocare. Meglio chi fa lo "splendido", loquace, apparentemente "aperto" e sociale, per poi rivelarsi, casomai, un grande stronzo. Noi timidini siamo un pò guardati con sospetto, ma quando ridiamo e siamo a nostro agio siamo imbattibili. Perchè quando ridiamo lo facciamo davvero. Non per convenienza. Viva i timidi!!! :o)

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  4. @ P.S.: Credo che alcuni bimbi nascano timidi, ma credo anche che la famiglia possa aiutarli molto efficacemente a sfruttare la loro timidezza per essere persone migliori, in quanto molto sensibili. A questo mondo di cacca sono necessarie le persone che hanno in sè una grande umanità. I timidi potrebbero essere una piccola soluzione perchè riescono a comprendere gli altri. Il lato negativo è che alcuni si approfittano di loro. E' questo il motivo che li fa chiudere a riccio. Ma è una difesa lecita. Dentro di loro nulla cambia, basta saperlo vedere. :o)

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