domenica 27 novembre 2016

Città Sant'Angelo





In provincia di Pescara, Città Sant'Angelo conta 988 abitanti nel borgo, dista 18 km da Pescara, 31 da Chieti e 97 da L'Aquila.

La sua origine risale a tra il 1240 e il 1300, fu distrutta nel 1239 e ricostruita l'anno dopo nel nucleo fortificato. Nel XIV secolo arrivarono gli ordini monastici che edificarono monasteri, ampliarono le chiese e fondarono l'ospitale nel 1379. Il borgo si amplia e furono costruiti palazzi gentilizi per la borghesia agraria.

Il centro è di origini longobarde, da loro viene il culto dell'angelo. Belvedere naturale, il centro storico ha una pianta a spina di pesce con struttura urbanistica medievale, le stradine si chiamano "ruve", "rue". La chiesa di Sant'Antonio è ornata all'interno da stucchi barocchi; la chiesa di San Michele Arcangelo, divenuta collegiata nel 1353, è il monumento simbolo dalla cittadina, edificata su un edificio del IX secolo ha un pregevole porticato e un artistico portale del 1326. L'interno è Barocco con affreschi trecenteschi di ottima fattura, conserva la statua di legno policromo di San Michele (XIV secolo) e altre opere.
Meritano attenzione i palazzi Di Giampietro (con cortile medievale), Colamico, Sozj, Ursini (con elegante facciata) e Coppa Zuccari. La chiesa di San Francesco è inserita in un vasto complesso architettonico nel cui convento si trova la sede comunale. Ha un prezioso chiostro, un meraviglioso portale trecentesco, la torre campanaria del Quattrocento e il pavimento a mosaico del 1845. Il rifacimento barocco dell'interno è del 1741 ma l'impianto della chiesa è del XIII secolo. Conserva anche resti di affreschi rinascimentali.
La chiesa di Santa Chiara ha dei magnifici stucchi e dorature e un pregevole pavimento a mosaico, era la cappella privata delle Clarisse a cui apparteneva il vasto monastero oggi centro culturale. Il palazzo Baronale è la dimora gentilizia più antica della città, altri palazzi, palazzo Crognale, palazzo Colella, palazzo Maury e palazzo Castagna.
La chiesa di Sant'Agostino è ornata da stucchi e bassorilievi e ha una facciata di notevole effetto.

Prodotto tipico è l'olio extravergine Dop Aprutino-Pescarese e il vino Doc Montepulciano d'Abruzzo, poi il Trebbiano, il Cerasuolo e il Pecorino.
Tipici sono il timballo, i maccheroni alla mugnaia (fatti a mano), l'agnello "cace e ova" (cotto nel tegame e ripassato con una stracciatella di formaggio e uova) e i dolci natalizi "manucce" e "tatoni".

Il Museo Civico Luigi Chiavetta conserva una piccola statuaria del XVIII e XIX secolo e numerosi reperti archeologici del territorio.

   

2 commenti:

  1. Bella! :o) Picevolissima cittadina con un' ottima location tra montagne e mare :o) Mi ha entusiasmato la sua ricchezza di edifici antichi sparsi su tutto il suo territorio ... ben tenuti e valorizzati! Le amministrazioni comunali 'vivaci', come questa, che fanno manifestazioni ed eventi per far conoscere il proprio territorio, sono, oggi come oggi, forse la piu' grande ricchezza perche' generano economie e indotti non indifferenti ;o) Strutte antiche, eventi e buona cucina ... bhe' e' il massimo! :oD

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  2. @ ZeN: E' un esempio di come far vivere la propria città. Certo, il successo è dovuto al Comune e alla Regione che dovrebbero tener vive le varie realtà permettendo lo sviluppo e mantenendo le tradizioni. Con un occhio alla capillarità delle realtà spagnole, tutto può rinascere a nuova vita creando benessere. ;o)

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