mercoledì 16 novembre 2016

Anversa degli Abruzzi





In provincia dell'Aquila, Anversa si trova a 585 mt sul mare, conta 430 abitanti e dista 15 km da Sulmona, 88 da Pescara e 90 da L'Aquila.

Nel 1187 era già corte di cause civili e penali, apparteneva al conte Simone di Sangro e alla sua famiglia. Nel 1431 la contea passa sotto la signoria dei Caldora di Pacentro, poi sotto quella di Niccolò da Procida, fu venduta alla famiglia dei Belprato che la tenne fino al 1631, periodo in cui raggiunse il massimo splendore. Nel 1500 arrivano nel borgo umanisti, scienziati e artisti provenienti da varie parti d'Italia richiamati dall'Accademia letteraria degli Addormentati fondata da Gianvincenzo Belprato. Nel 1656 il borgo è decimato dalla peste proveniente da Napoli, nel 1706 avviene un violento terremoto che distrugge il castello normanno. Dopo l'Unità d'Italia il territorio è interessato al fenomeno del brigantaggio. Qui è ambientata "La fiaccola sotto il moggio", una tragedia di Gabriele D'Annunzio.

Anversa sorge all'inizio delle Gole del Sagittario, ha una bellezza primitiva, misteriosa e barbarica. Terra dei Marsi (maghi incantatori di serpenti), è un paese di antichi produttori di pignatte e giocattoli sonori, di maestri muratori e pastori.
La chiesa di Santa Maria delle Grazie (XVI secolo) ha il portale rinascimentale del 1540, unico del suo genere in Abruzzo per il raro motivo iconografico e un magnifico rosone, conserva all'interno molte opere d'arte. Il castello normanno del XII secolo è ridotto in rovina, per giungerci la strada è costeggiata da una fila di case in pietra dei secoli XVI-XVIII con stipiti e archivolti decorati. Il borgo medievale è ricco di vicoli interni e sottopassaggi ad arco, le case sono costruite sopra dirupi e la chiesa di San Marcello risale all'XI secolo, con un elegante portale tardo gotico, e fantasiose sculture con motivi vegetali e antropomorfe. Le case dei Lombardi sono opera di maestranze settentrionali (1480-1520), molti sono i segni talismanici disseminati nel borgo. I resti della chiesa di Santa Maria ad Nives sono a valle dell'abitato, con il monastero dei Benedettini. Da visitare la frazione di Castrovalva in cui sorgono la parrocchiale di Santa Maria della Neve (XVI secolo) e la chiesetta di San Michele Arcangelo (XII secolo).





Un prodotto tipico è la "pignata", un recipiente in terracotta usato per cuocere i legumi, simbolo di Anversa, e il "cucù", il fischietto d'argilla dal suono caratteristico. Celebre la ricotta affumicata. Tra i piatti, i quagliatelli e fagioli (minestra di pasta con acqua e farina, senza uova), il capretto "cacio e uovo", le pizzelle cotte con il ferro artigianale e i dolci natalizi (pizze fritte e ceci ripieni).

Anversa ospita la Riserva Naturale WWF Gole del Sagittario e il Giardino Botanico.
Il Centro di Documentazione Archeologica raccoglie i corredi funerari trovati nella necropoli pre-romana di Coccinelle; il Giardino Botanico Gole del Sagittario (aperto da marzo a dicembre) è un museo a cielo aperto sulla vita naturale.

 

2 commenti:

  1. Piacevolissimo! :o) La zona un pochino la conosco anche se a Anversa non sono mai stata ;o) Paesaggi carsici e strade cittadine chiamate col francesismo 'rue'! Mi ha colpito, oltre la bellezza dei dintorni, la struttura arzigogolata dell'abitato :o) Si si si!
    Interessante quell'architrave misterioso ;o)

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  2. @ ZeN: Borgo antico con echi misteriosi...ha conservato non solo la storia ma segreti arcani ... :o)

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