In provincia di Imperia, Seborga sorge a 517 mt sul mare, ha 325 abitanti e dista 52 km da Imperia, 163 da Genova e 37 dal Principato di Montecarlo.
L'originario castrum nel 954 fu ceduto dal conte di Ventimiglia ai Benedettini dell'abbazia di Saint Honorat di Lerins, in Francia, diventando poi un feudo. Per racimolare denaro i monaci iniziano a coniare monete d'argento a valore legale. Nel 1729 il feudo passa a Casa Savoia, poi al Regno di Sardegna e quindi al Regno d'Italia e alla Repubblica Italiana. La mancata trascrizione dell'atto di vendita di Seborga ai Savoia stimola, nel 1963, una parte dei suoi abitanti al desiderio di far rinascere l'antico "principato", indipendente dallo Stato italiano. Per motivi soprattutto turistici viene eletto un "principe" e ripristinato il vecchio stemma sovrano.
Da vedere, il piccolo oratorio di San Bernardo di Chiaravalle, del XIII secolo; la chiesa parrocchiale di San Martino con facciata barocca; l'antica residenza dei monaci chiamata "il palazzo", di proprietà privata e le prigioni costruite dai monaci. La struttura urbanistica è medievale, con un intreccio di vicoli in saliscendi.
Seborga è il borgo dei fiori, in particolare della ginestra, dell'olio extravergine di oliva taggiasca e dei suoi derivati, e del pomodoro nero.
Il piatto tipico è il coniglio alla seborghina.
Seborga ospita il Museo degli Antichi Strumenti Musicali che espone 135 strumenti realizzati tra il 1744 e il 1930, e quello dell'Antica Zecca.
Da vedere, il piccolo oratorio di San Bernardo di Chiaravalle, del XIII secolo; la chiesa parrocchiale di San Martino con facciata barocca; l'antica residenza dei monaci chiamata "il palazzo", di proprietà privata e le prigioni costruite dai monaci. La struttura urbanistica è medievale, con un intreccio di vicoli in saliscendi.
Seborga è il borgo dei fiori, in particolare della ginestra, dell'olio extravergine di oliva taggiasca e dei suoi derivati, e del pomodoro nero.
Il piatto tipico è il coniglio alla seborghina.
Seborga ospita il Museo degli Antichi Strumenti Musicali che espone 135 strumenti realizzati tra il 1744 e il 1930, e quello dell'Antica Zecca.
Ohhh che bel posticino! :oD Eheheh rimango sempre affascinata da queste localita' piene si' di storia antica e tradizioni ma anche di voglia di proporsi al turismo e di sopravvivere :oD Il turismo serve, come tutti sappiamo, a far girare l'economia ma un'altro aspetto positivo e' che coinvolge e diverte, con le varie manifestazioni pubbliche, anche tutti i residenti. Di Seborga ho apprezzato proprio tutto, dalla sua storia al suo territorio ehehe e alla gastronomia! Me piase si'!
RispondiElimina@ ZeN: Cittadina molto particolare, sì. Con velleità di principato (e la furbizia di attirare così i turisti). ;o)
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