Borgo in provincia di Savona (20 abitanti, 320 nel Comune di Castelbianco), dista 17 km da Albenga, 57 da Savona e 103 da Genova.
Il territorio fu già, nel 1202, proprietà dei marchesi di Clavesana. Il piccolo castello preveniva gli attacchi nemici, riscuoteva gabelle e controllava i traffici dei mercanti che percorrevano la strada fra il mare e i territori piemontesi e padani. Dopo essere stato feudo dei marchesi Del Carretto di Finale passa ai marchesi di Zuccarello che lo vendono nel 1623 ai Savoia. Il suo massimo sviluppo demografico si ebbe nel XIX secolo ma un violento terremoto causò lo spopolamento della borgata, fino al 1970 circa. Fu riscoperto da alcuni imprenditori nel 1993-99 che affidarono all'architetto Giancarlo De Carlo un piano di recupero nel rispetto dei materiali originari e delle architetture dotando il villaggio anche delle più sofisticate infrastrutture tecnologiche per consentire agli abitanti dell'entroterra ligure di lavorare a distanza.
Il borgo sorge nella Val Pennavaire, è il primo esempio europeo di villaggio medievale telematico con i carruggi, le piazzette, le finestre incorniciate di bianco, secondo la tradizione dell'entroterra savonese. Ogni abitazione dispone di connessione veloce a internet, tv satellitare e centralino telefonico, ma non tutto il borgo è abitato, nonostante la piscina, la sauna, il centro congressi, il teatro estivo all'aperto e la possibilità di lavorare in pace. Nei dintorni sorgono la chiesa dell'Assunta (a Veravo) e la barocca cappella dell'Annunziata (a Vesallo).
Il prodotto del borgo è la ciliegia, inserita dalla Regione fra i prodotti tipici, poi lo squisito olio extravergine d'oliva prodotto con olive taggiasche, castagne, funghi, erbe aromatiche, olive e fichi. Fra i piatti, la fonduta di tartufi neri di Castelbianco, i ravioli di borragine "au tuccu" e il coniglio alla castelbianchese.
Questa localita' e' veramente piacevole e il recupero fatto dagli architetti mi sembra ottimo! Trovo utilissima la connessione internet veloce per lavorare a distanza e i vari confort creati nella ristrutturazione ... ma in paesi come questi vivevano (credo) soprattutto agricoltori (e loro non possono lavorare virtualmente) Se Colletta e' ancora poco abitata credo che la causa sia da ritrovarsi nei collegamenti stradali della zona e nei servizi pubblici. Molto bella si' :o)
RispondiElimina@ ZeN: Penso anch'io...alcune case credo siano ancora in vendita. Penso siano disabitate per la situazione stradale...e non tutti amano stare fuori dalle rotte principali... O.o
RispondiEliminaMa l'idea è incomparabile. :o)