David Livingstone (1813-73)

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Esploratore e missionario scozzese di umile famiglia, si laureò in medicina ma la sua vocazione religiosa lo portò all'apostolato missionario.

Entrato nella Società delle Missioni di Londra, fu inviato nel 1840 nell'Africa meridionale (Botswana attuale). Esplorò la regione per 8 anni, nel 1849 iniziò la serie dei suoi viaggi: scoprì il lago Ngami e nel 1851 raggiunse per primo lo Zambesi. Fu uno dei primi esploratori europei a fare un viaggio transcontinentale attraverso l'Africa, il suo scopo era quello di aprire nuove vie commerciali, di accumulare informazioni sul continente africano e aprire e sostenere nuove missioni, che successivamente finirono in modo disastroso, con quasi tutti i missionari morti di malaria e altre malattie. Molti membri della spedizione rinunciarono o morirono, compresa sua moglie che nel 1862 morì di malaria. Intraprese un secondo viaggio nel tentativo di attraversare l'Africa, in Rhodesia (Zimbabwe) scoprì le cascate dello Zambesi che chiamò Vittoria in onore della regina della Gran Bretagna. Tra il 1858 e il 1864, in compagnia di alcuni europei e della moglie, risalì lo Zambesi, scoprì il lago Niassa e esplorò l'altopiano dei grandi laghi.

Barca di Livingstone sul fiume Zambesi (1858)

Cercava la sorgente del Nilo, ma si spinse troppo a ovest. Nel 1866 scoprì i laghi Mweru e Bangweulu, risalì il corso del Lualaba e si dedicò al rilevamento delle coste del lago Tanganica. Si persero poi le sue tracce, il giornale New York Herald organizzò una spedizione di soccorso affidata a Herny Stanley che lo rintracciò a Ujiji, sulle sponde del lago Tanganica, nel 1871. Livingstone, con le nuove risorse portate da Stanley, riprese le sue esplorazioni finchè, consunto dalle privazioni e dalle malattie, morì sulle rive del lago Bangweulu. Venne sepolto nell'abbazia di Wesrminster, a Londra, ma il suo cuore è sepolto nel luogo dov'era morto, sul lago.